Poesie di Dario Motti

Nato venerdì 1 settembre 1950 a milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Umorismo.

Scritta da: dax

Devo vedere il mare

Devo vedere il mare,
l'accavallarsi delle onde,
il fugace volo dei gabbiani
la sua onirica immensità.

Devo sentire il suo fragore,
la sua voce che sussurra
dolci frasi d'amre,
parole ardenti di vita: di felicità.

Devo sentire il suo profumo
il suo odore, la sua sessualità
androgena la sua vitalità,
i suoi colori la sua camaleontica
armonia, la sua collera di tremenda
angosciante bellezza.

Devo vedere il mare
per immaginare l'immortalità di Dio.
Dario Motti
Composta nel novembre 2009
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Scritta da: dax
Sento la morte prendermi le mani,
il suo gelo raffreddda le palme,
le dita arrancano la sferzante aria.

Sento il silenzio, l'assenza del futuro
turbare i miei pensieri, i miei sonni.

Sento la mia voce chiamarmi
dal prato dei ricordi,
dal profondodel passato,
dall'assurdità del tempo.

Terrra terra primordiale,
accogli il mio stanco corpo,
le mie speranze infrante,
i miei sogni abortiti.

Terra terra assoluta madre,
possessiva madre, amorosa madre.

Terra terra consolatrice
che tutti accogli, che tutti ami,
che tutti liberi dal peso del tempo,
dalla zavorra dei ricordi,
dal rimorso del peccato,
dall'inutilità della vita.
Dario Motti
Composta nel marzo 2010
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Scritta da: dax

Copenaghen

Elaboreremo silenziosi pensieri,
silenziose paure,
sul nostro pianeta moribondo
sui nostri cuori straziati.

Ancora una volta avete vinto voi
padroni dell'oro,
ancora una volta avete
schiacciato la speranza.

Sulle nostre ossa spezzate,
sul pianeta morente
avete innalzato il vostro
mausoleo di sangue e d'oro,
di lacrime e putrefazione.

Annegherete nel vostro sangue
maledetto, maledetti dai vostri figli.
Dario Motti
Composta nel dicembre 2009
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Scritta da: dax

Tien an men

Hanno spezzato il cuore dei bimbi
sul sangue calpestato,
il potere costruisce le sue menzogne.

La speranza dei bimbi è stata schiacciata
ma dal loro sangue rappreso
sboccerà un nuovo fiore.

Un fiore
giallo
rosso
nero
bianco
legato allo stelo verde,
che unisce tutti i viventi
a nostra madre la terra.
Dario Motti
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Scritta da: dax

Paola

Ho aspettato invano il tuo saluto
disperate ore in attesa di un tuo cenno
ma tu sei lontana dal mio cuore muto.

Camminano i giorni senza sapore
senza speranza di un tuo ritorno,
grigie disperate passano solitarie le ore.

Chiazze di ricordi sporcano la mia memoria
è finita l'estate della giovinezza spensierata
sono cadute le speranze in giorni ormai senza storia.

Solitudine è l'espiazione dei miei peccati
abbandonato anche da tè
come sono soli, e tristi i miei fati.

Colombe venite al mio capezzale
il vostro svolazzare rallegri l'agonia
mentre il sole s'accinge all'appuntamento serale.

Addio amore!
Dario Motti
Composta nel settembre 1979
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Scritta da: dax

Alla poetessa

Siete voi che rincorrete
la vostra anima bambina,
che vivete i sogni,
le parole, voi che umiliate
il tempo, regalandovi
uno spicchio d'eternità.

Siete voi che sornioni
osservate la nostra pazzia,
il nostro male di vivere,
i nostri compromessi
il nostro malaffare.

Dall'alto della vostra
torre di vetro, nudi
ed inermi soffrite
voi il nostro dolore
noi che inconsapevoli
viviamo inutili giornate,
inutili vite.

Siete voi che dalla vostra
innocente percezione
mostrate una nuova vita,
una nuova sensibilità
un nuovo futuro

Siete voi che ci presentate
noi ignudi, vergognosi
allo sguardo del Dio
Giudice Terribile.

Di tutto questo ti ringraziamo
tu ci hai ricordato la nostra fragilità,
la nostra umanità ch'era tua.

Grazie Alda.
Dario Motti
Composta nel novembre 2009
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Scritta da: dax

Fugge il tempo

Ormai tutto è perduto,
la morte allunga l'ombra
sulle giornate sempre
più corte, sul mio corpo
sempre più vecchio: inutile.

Ricordo, i volti,
le persone
distrutte dal vento
ardente della morte,
persone che si credevano
indistruttibili, intoccabili.

Arroganze punite!
Stupidità derise!
Cattiverie condannate!

Ladri; usurai, sfruttatori,
decomposti nella terra
infetta dei cimiteri.

Re, imperatori, condottieri,
tiranni dimenticati,
ridotti a macabri pagliacci.

Fugge l'eterno tempo,
dimentico del nostro dolore,
del nostro soffrire.

Lentamente nell'infinito:
silenzioso asettico crudele: fugge!
Dario Motti
Composta nel novembre 2009
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Scritta da: dax

Un nuovo sentire

Un nuovo sentire
s'avverte nell'aria,
un nuovo vento percorre
le valli, inerpicandosi
rabbrividendo le nostre
schiene, le ossa ascoltano
il rumore del tempo.

Un nuovo sentire
s'avverte nell'aria,
di paglia che brucia,
di casacche, di divise
gettate nel fuoco,
di pensieri di ricordi
abbandonati a sé stessi
dove soli ci disperiamo
per il furto del tempo,
del nostro tempo.

Per il furto del sole
della pioggia che più
non irriga né il grano
né le vette Alpine,
dove solitari
osserviamo fiumi
di sabbia ardente,
navigati da tristi
navigli, da marinai
che hanno
perso la stella polare
la rotta sicura.

Per il furto del sole
piangiamo,
per il furto della pioggia
piangiamo,
per il furto del tempo
piangiamo.

Per il furto delle nostre ossa
piangiamo,

Un nuovo sentire
s'avverte nell'aria.

Un nuovo sentire.
Dario Motti
Composta nel novembre 2009
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Scritta da: dax

Cosmocronos

Per tutti i nostri fratelli anima-li
e per Te! Cosmocronos
Dio del tempo e dell'evoluzione.

Voi a cui noi tutto dobbiamo,
voi che ci donate il tempo,
la giovinezza, la vita.

Perdonate i nostri delitti,
i nostri genocidi,
la distruzione della vostra,
la nostra casa.

Per tutti i nostri fratelli anima-li
e per Te! Cosmocronos
Dio del tempo e dell'evoluzione.

Estirpate dalle nostre menti,
dalle nostre anime
la cupidigia per l'oro,
per l'ingiustizia; la guerra.

Sul terrore, sulla tortura,
sulla morte di miliardi
d'innocenti, piante,
animali, uomini
abbiamo costruito le nostre
case, le nostre civiltà,
le nostre religioni.

Avendo come obiettivo
il disprezzo della vita
in tutte le sue manifestazioni,
l'ingordigia per il potere,
l'arroganza di crederci immortali.

Per tutti i nostri fratelli anima-li
e per Te! Cosmocronos
Dio del tempo e dell'evoluzione.

Vada la nostra preghiera,
la speranza d'un mondo,
più giusto, più libero, più pulito.

Che tutti i viventi della terra
rendano questo pianeta
un piccolo paradiso
perso nell'immensità dell'universo.

Per tutti i nostri fratelli anima-li
e per Te! Cosmocronos
Dio del tempo e dell'evoluzione.
Dario Motti
Composta nel ottobre 2009
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