Sono soltanto un giovane uomo un'ombra che passò nella storia una coscienza svanita nel nulla
Un giocattolo nelle mani dei potenti un niente, un soldato tradito dal suo principe
Carne da cannone sacrificata immolata all'inettitudine all'arroganza dei generali, dei re soldati degli infausti dittatori di tutte le epoche di tutti i colori
Quì nella terra arrossata dal mio sangue tutti aspetto con pazienza e silenzio, tutti sono venuti i potenti non uno ha disdetto il penoso appuntamento: tutti in ginocchio hanno implorato il mio perdono
Non il mio perdono voi dovete chiedere dissi: ma il perdono degli occhi sbarrati di milioni di madri
Cercherete il buio inutilmente! Chiuderete gli occhi inutilmente! Con le mani coprirete il viso inutilmente!
Vi scruteranno! Vi scruteranno! Vi scruteranno!
Severi giudici gli occhi sbarrati delle madri giudici severi per tutta l'eternità.
Caro maestro il tuo canto cancellò i tristi pensieri del tempo rubò alla vecchiaia regalandoci una sorsata di giovinezza
La tua voce potente cristallina autorevole sbaragliò gli invidiosi, i mediocri annullò degli uomini le differenze le divergenze accumulandoli in un applauso liberatorio
Ora anche adesso lassù susciterai l'applauso del buon Dio degli angeli e di tutti i bambini della terra.