Poesie di Elisa Grilli

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Donna-bambina

Figlia cara,
scrigno chiuso,
custode di segreti,
paure e sogni.
Quando ti guardo
rivedo in te me stessa
mentre timida e introversa
mi affacciavo al mondo...
donna-bambina
che arrossisci,
ti imbarazzi
e ti irrigidisci
dentro ad un abbraccio.
Vorrei poterti proteggere
da tutte le delusioni,
le sconfitte,
le ingiustizie
che la vita inevitabilmente
ti presenterà.
Tenere lontano la tristezza.
Ma non posso far altro
che guardare,
mentre piena di incertezze
cerchi il tuo posto nel mondo.
E non posso far altro che dirti: "ci sarò".
Ci sarò... ad aspettare quell'abbraccio.
Sempre.

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Sto sospesa per aria
come un palloncino.
A metà tra sogni
e illusioni.
In attesa...
e non so,
se prenderò il volo
o precipiterò verso terra.
Sei tu che tieni il filo.

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Tutto questo spazio,
tutta questa vita.

A cosa sono serviti
se di fronte ai tuoi occhi
mi sento morire?

Sono ancora io,
sotto lo spesso strato degli anni,
dei segni
lasciati dal tempo.

Sono ancora io.

Quella timida ragazzina
che tremava per un tuo bacio.

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Granelli

Oggi mi scopro
a osservar incantata
qualunque cosa
pareva scontata.
Or finalmente
mi rendo conto
quanta bellezza
c'è in un tramonto!
Quanti colori
può aver la natura
e all'improvviso
non ho più paura
di questa vita
che ci travolge,
che corre veloce,
che ci sconvolge,
perché nell'attimo
e nella sua brevità
riscopro frammenti
di serenità.
Così nell'azzurro
di un cielo terso
ritrovo quello
che avevo perso.
La felicità che cerchiamo
l'abbiamo già,
è dispersa in granelli
di semplicità.

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Soltanto una cosa vorrei chiederti...
io ti esorto,
ad essere con me il più franco possibile,
senza mezzi termini,
senza inutili giri di parole.
Quando sono inopportuna,
quando non hai voglia di parlare,
di sentirmi
o semplicemente non è giornata.
Tu dimmelo.
Ti assicuro che fa meno male di un silenzio,
in cui dentro può esserci tutto
e il contrario di tutto.
Un silenzio che mi lascia vuota
e mi fa sentire così:
un po' stupida, un po' patetica.
Come tutte quelle ridicole poesie
che scrivo soltanto per te.

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No, non chiamarmi amore.
Non chiamarlo amore
questo rapporto ammalato.
Se non conosci
spirito di sacrificio,
se non sai
prenderti cura,
se non sei in grado
di fare rinunce,
se non riesci
a condividere con il cuore...
no, non chiamarlo amore.
Chiamalo egoismo.