in Poesie (Poesie d'Autore)
All'improvviso
Delle religioni del tuo tempo ooh Dio,
con la ragione malata decennale
sfatta nel corpo con l'anima che palpita
di passione, dalla nascita la mia vita è
assolata nel cervello sola nella preghiera.
Ora, è abitudine come il vedere una farfalla
che vola libellula nell'aria e, muore di gravità
riposando in attesa della tua venuta.
Accettando interim l'inseguire la tua fede
l'Anima mia, oltre non vuole proprio venire senza
capire perché il patire dolore impone alla base reale
il vivere ambiguo nel male incurabile vive la tua vita.
Signore! Lo vede come un lavoro il rappresentare
la tua passione, maH è eterna ooh Dio,
Il corpo è da lenire preda ubriaca com'è allo stato
Rap in un Rave Party perpetuo disabile pare da vivere.
È umanamente impossibile! Lenire i dolori per tutta la vita.
La Passione arriva per caso, poi la Pasqua passa e, nel mentre
il tuo giorno giunge... io. cosa faccio? Signore? Per me,
non ho visto alcun segno fattivo di risurrezione
e, seguo il mio cammino da disabile solo nella disperazione.
Dio, dove sei? In quale terra hai il luogo della tua dimora.
Su! Avanti il tuo dire aspettiamo da tempo.... su,
dimmi ora dove sei per bere in un sorso la tua voglia di vita
da vivere, poi in un attimo è da restituire... perché di sicuro
con la morte, si deve morire... all'improvviso.
Composta martedì 24 aprile 2012