Poesie di Giuseppe Bartolomeo

Pensionato, nato venerdì 27 agosto 1943 a Cirigliano (MT) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi, in Diario e in Preghiere.

Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Appesa a una grua c'è una nuvola bianca
su una strada di città piena di motori accesi
mentre il vento con la sua tavolozza a colori
trasforma la nuvola in figure sempre nuove.

Sembra un gigante che avanza nell'azzurro
sdraiato tra terra e cielo sotto un velo rosso
trasparente coprendo faccia e braccia stese
come volesse abbracciare un corpo terrestre.

Più la guardo e più si trasforma in forma e colori
come se fosse un essere umano in movimento:
sarà la mia ombra camminando nel cielo cenerino
contemplando i colori della sera nel tramonto?

Appeso a una grua ammiro il biancore del cielo
mentre la nuvola si trasforma quando la guardo.
Saranno esseri celesti che si divertono giocando
trasformando le nuvole in fantasmi con anima?
Giuseppe Bartolomeo
Composta giovedì 30 novembre 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Seduto sui cigli del tramonto
    ascolto le ultime note del giorno
    racchiuse in canne di organo antico
    mentre una ragazza si offre al suo Dio.

    C'è nell'aria un odore a fumo d'incenso
    voci bianche cantano un inno gregoriano
    stesa a terra davanti all'altare delle offerte
    la ragazza vestita di bianco abbraccia l'Amato.

    La sposa è di creta vergine, lo sposo un Crocifisso
    le cui piaghe sono aperte all'Amore senza confini.
    Due fiamme che bruciano illuminano la sera
    eliminando ostacoli tra la terra e il cielo.

    Purezza, povertà e preghiera sono la dote
    della novella sposa offerta alla Chiesa
    dove un Dio fattosi vero Uomo
    prepara l'eterna storia dell'Amore.
    Giuseppe Bartolomeo
    Composta martedì 30 novembre 1976
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Erano sogni nati sul mare del sud
      dove le conchiglie mi salutavano
      con voci marine di dolci echi
      perduti nel loro ventre.

      Camminavo su spiagge deserte
      dove il cielo e l'oceano erano in festa
      baciando le aurore e i tramonti
      al suono di onde venute da lontano.

      Il silenzio era la cappa che mi copriva
      dai primi raggi di sole nascente
      mentre i miei occhi erano fissi
      sull'orizzonte che si svegliava.

      Erano tempi di una gioventù spensierata
      che sognava limiti sconosciuti
      dove la gioia e la bellezza
      erano doni di una forza celeste.
      Giuseppe Bartolomeo
      Composta venerdì 30 novembre 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Il vento soffia spingendo il giorno al tramonto
        mentre osservo l'accendersi dei lampioni
        sulle strade silenziose e strette del borgo.
        Tremano le foglie degli alberi sui viali
        prima che le tenebre inghiottano il giorno
        pieno di fumi di scappo e ingorghi.

        Chiuso nello studio osservo dietro i vetri
        il giorno che stanco si ritira lento
        chiudendo i suoi occhi nel cielo oscuro
        richiamando con dolcezza le stelle
        per accompagnare gli uomini
        a contemplare il silenzio.

        Vento, luce, oscurità e silenzio
        sono parole con un gran messaggio dentro.
        il vento ci spinge le nuvole nel cielo
        mentre la luce si diverte a dipingerle.
        L'oscurità partorisce i nostri sogni
        mentre il silenzio ci matura come uomini.
        Giuseppe Bartolomeo
        Composta venerdì 30 novembre 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          Cancelliamo i giorni sui nostri umani calendari
          per far fiorire i sogni nascosti nei nostri occhi
          chiusi dalla luce del giorno e buio della notte.

          Le lacrime sono i brillanti dei nostri sentimenti
          che creano piccoli ruscelli sulle nostre guance
          per dimenticare ore tristi e i sospiri più ardenti.

          Rileggendo le pagine dei nostri vissuti giorni
          rivediamo le scene di un film in bianco e nero
          che vorremmo trasformare a colori vivi e sinceri.

          La nostra vita iniziò trastullandoci in una culla
          dove apprendemmo da soli a ridere e piangere
          per affrontare la vita e la morte senza rimpianti.
          Giuseppe Bartolomeo
          Composta sabato 6 ottobre 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            Il giorno si sta rinchiudendo nella tana
            insieme all'ombra che lo segue attenta
            per non perdere le dolci note musicali
            riempiendo le ore di una sera ardente.

            Sento le voci dei ragazzi che giocano
            infrangersi sui colori del pomeriggio.
            Penetrano lente nella sera che avanza
            per richiamarci a una preghiera amica.

            Passano i nostri giorni, maturano i pensieri,
            gli anni galoppano sulla groppa della luna,
            le grida della vita sono nascoste nelle rughe
            di uomini stanchi che sognano il loro futuro.

            La vita dell'uomo è un grido nascosto nell'eco
            che matura nei colori limpidi di un arcobaleno.
            Da vecchio non so ancora se il giorno mi lascia
            o sono io che porto appresso la mia bisaccia.
            Giuseppe Bartolomeo
            Composta domenica 14 ottobre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Resistono alle intemperie del tempo
              i vari e bei cactus con fiori multicolore
              che mi accompagnano da anni
              sul balcone e in tutte le ore.

              Passano gli anni mentre li guardo
              con le spine che mi parlano
              nel silenzio del giorno
              e l'allegria di un fiore
              che sboccia nella notte.

              Ammiro queste piante pungenti
              con fiori spettacolari e passeggeri
              che spuntano d'improvviso
              su piante a pala, colonnari, pendenti,
              con spine, senza spine
              con fiori annuali
              o misteriose assenze
              perdute negli anni.

              Più li osservo e più li vedo umani
              chiusi nel loro silenzio
              con spine esposte alla luce
              respirazione notturna
              per riempirsi di liquidi
              per non morire
              prima di baciare la terra
              con i loro fiori
              effimeri ma belli.
              Giuseppe Bartolomeo
              Composta mercoledì 13 ottobre 2021
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Rose rosse si specchiano nel mattino
                mentre le gocce di rugiada brillano
                su petali chini che ascoltano
                il profumo della notte umida
                allontanarsi in grotte
                di cielo azzurro.

                Tocco la rosa bagnata nella notte
                taglio il gambo con delicatezza
                in questo autunno ancora caldo
                sperando che spiri il vento
                calato dai monti pirenaici
                lungo il corridoio dell'Ebro.

                Il leggero profumo della rosa rossa
                si nasconde nella luna che sparisce.
                La luce del mattino bacia le ombre
                che dormono in un tramonto
                che domani sarà aurora
                chiusa in una rosa rossa.
                Giuseppe Bartolomeo
                Composta domenica 7 ottobre 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Il poverello di Assisi mi accompagna
                  negli stretti vicoli della mia vita
                  piena di luci e ombre
                  da mattina a sera
                  mentre tranquilla scende la notte
                  con le stelle e i suoi misteri.

                  Mi diede una mano da piccolo
                  affidandomi ai frati cappuccini
                  dove appresi a studiare e pregare
                  per essere un uomo di pace e bene
                  captando un messaggio di umanità
                  in una terra africana piena di fede.

                  Tu che portasti le piaghe di Cristo
                  tu che inventasti il primo presepio
                  tu che sposasti madonna Povertà
                  e le apristi le porta nella Chiesa
                  aiuta con il tuo sguardo celeste
                  questa terra che cerca la Pace vera.

                  Tu, mediatore di pace e libertà,
                  fa che i ricchi vivano da poveri
                  e i poveri siano ricchi di bontà.
                  Siamo molti che ti seguiamo
                  donando a questo mondo
                  pace e serenità.
                  Giuseppe Bartolomeo
                  Composta giovedì 4 ottobre 2018
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    La sera è piena di grida umane
                    mentre la luce del giorno si nasconde
                    dietro muri diroccati dal tempo.

                    Sono grida nascoste senza volto
                    in echi chiusi della memoria
                    di un vecchio che sogna.

                    I colori trasparenti del tramonto
                    brillano negli occhi lacrimosi
                    ricordando la gioventù di un tempo.

                    Il vecchio e la sera sono i nonni
                    che riempiono le ore del giorno
                    contemplando la gioia della notte.
                    Giuseppe Bartolomeo
                    Composta mercoledì 10 ottobre 2018
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