Poesie di Marco Nuzzo

Nato (Italia)
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Il dolce peccarti

Luci spente
e mani nude
osanti carezze
su corpi
affannati...
irrompono
respiri
nel silenzio
di ricerche
labiali
su facce distese...
l'immorale
passaggio
scrosciante
su lingue di fuoco
di laccati sguardi
riganti il buio
con brusco piacere
sguainato
da astucci
riposti
su lievi lenzuoli,
macchiati
del dolce peccarti
orgasmi squisiti.
Marco Nuzzo
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    Pettini d'anima

    Leccarti cuori
    già battuti
    da venti contrari
    scandenti il tempo
    di ore e cruore
    dentro petti
    di marmo prezioso...
    e se baciarti
    i sorrisi
    bevuti d'un fiato
    servirà
    a giudicarmi
    onesto
    ad occhi
    di arbitro fermo,
    corretto sarà
    l'acconciarti
    i pensieri
    coi miei,
    sguardi disillusi
    tra denti
    di pettini d'anima.
    Marco Nuzzo
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      Pura come il peccato

      Sognarti eterna fanciulla
      e vestirti di bianco
      per sporcarti sulla rena,
      poi,
      bagnata nel mare
      traspari nuda,
      poco celata
      dal tuo ingenuo
      crederti valva
      senza Venere dentro.
      Pura come il peccato
      mi guardi e sorridi,
      non sai cosa provo...
      o forse si
      e ogni ora ti scopro
      perla nera
      dalle mani d'avorio
      tra bianche,
      scadenti
      stelle infinite
      eclissate
      da tuo immorale
      candore
      in cristallo pregiato.
      Marco Nuzzo
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        Fioca celi l'incanto

        Assurdo sorreggerti
        paracaduti col fiato
        e strade dove cammini
        leggera
        ridendo di me
        tra un abbraccio
        e un caffè amaro...
        però amo
        zuccherarti i pensieri
        se sembri lontana
        tra folle d'idee,
        forse tristi,
        - niente -
        mi dici,
        poi torni e mi baci...
        sei luna nel mare
        col sole d'agosto
        e sei stella al tramonto,
        fioca celi l'incanto.
        Marco Nuzzo
        Composta sabato 13 febbraio 2010
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          Il canto del cigno

          Dalle acque più buie,
          e senza propormi
          di cedere il passo
          a convulse tempeste
          salirò,
          maestoso
          sopra cieli imponenti,
          contandomi i fievoli,
          residui battiti
          d'ali e di cuore
          uno per uno;
          chiamato a morire
          nella scena finale,
          intonando potente
          il mio verso appassito
          io me ne andrò,
          con l'ultimo grido
          che mareggiate superbe
          non sedimenteranno
          tra gli arenati brandelli
          pescati
          dalla risacca
          e spenti sul sudicio lido...
          onnipresente,
          non affogheranno più
          la mia eco mandata nell'aria...
          al tramonto
          del mio corpo in agonia
          non fermeranno più
          il canto del cigno.
          Marco Nuzzo
          Composta domenica 31 gennaio 2010
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            Risvegli

            Occhi a oriente
            scoprono aurore
            nascenti
            dall'acqua al cielo
            sopra orizzonti,
            che in verticale
            s'inastano alte,
            draghi,
            dai soffusi colori
            primeggiando sul sole
            e nel silenzio
            avvolgono la notte...
            decantare risvegli
            di giorni d'estate
            meditando
            i sorrisi dentro
            quando il vento
            nelle orecchie
            sussurra:
            "respira".
            Marco Nuzzo
            Composta sabato 30 gennaio 2010
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              Nel mare... i ricordi

              Eccome si abbracciano,
              nel mare
              i ricordi,
              della mente amanti e sposi
              in giuramenti
              avallati nel sangue
              e padroni del cuore,
              esiliato nell'amarezza
              del tempo,
              che eternamente batte ore
              scandite tra i taciti dissensi
              di lotte inique,
              finite ìmpari.
              Sabbie bianche,
              slittate sulla battigia
              dal temporale...
              affondano...
              ma poi tornano,
              sfregandoti la pelle bruciano
              ... fanno male.

              Eccome si abbracciano...
              nel mare...
              i ricordi.
              Marco Nuzzo
              Composta venerdì 15 gennaio 2010
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                Non sono vele leggere

                Salvami,
                da mari di te in frantumi
                su crude scogliere d'odio
                lambite da fili di stille
                inconfessate
                al faro sul versante ad est,

                gocciola ancora, senza guarire
                astro pulsante di passati presenti
                recisi senza prammatici addii
                e il solco si palesa, urla,
                gode del fastidioso vuoto
                alla fine del tramonto.

                Me ne andrò nel silenzio,
                con pesanti bisacce
                accelerando vigori di tempre
                ammaccate da assenze
                sopra te costruite;

                l'ultimo sguardo
                su questa sponda
                bersaglia vele leggere,
                ma anime lacerate
                non risanano pronte
                come scie sull'acqua.
                Marco Nuzzo
                Composta martedì 19 gennaio 2010
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