Scritta da: Rossella Porro
in Poesie (Poesie personali)
Tu
Con un solo sguardo
mi dipingi il volto
coi colori dell'aurora
che scolora nella sera
quando chiusi
come finestre
gli occhi tuoi
non sono più miei.
Composta domenica 27 novembre 2011
Con un solo sguardo
mi dipingi il volto
coi colori dell'aurora
che scolora nella sera
quando chiusi
come finestre
gli occhi tuoi
non sono più miei.
Allora fu la paura
che arrestò il passo
strinse le mani
in pugni chiusi
serrò le labbra.
Allora fu la paura
che tu non comprendesti.
E ricordo
di aver visto
il tuo sorriso
mentre correvi sull'orlo
dell'abisso
ti chiesi
perché sorridessi
ma non ricevetti risposta
i tuoi occhi guardavano avanti
e il piede nudo
mai una volta mostrò
incertezza.
Amare
le tracce che hai lasciato
sulla bianca sabbia
che neppure il mare
osa cancellare,
amare
le cose che mi hai regalato
e che forse
non ho ancora capito,
amare le lacrime
che t'hanno amato.
Non è
la tua assenza
una sedia vuota
attorno al mio tavolo
una mancata risposta
al mio saluto
una pagina bianca
stropicciata dal vento
è una linea sottile
invisibile e profonda
nella mia anima.
Eppure torno nuovamente qui
in un gioco sottile
tra l'andare e il venire.
Mi ritrovo ad aspettare
che si spieghi
al vento
la tua perenne ambiguità.
Se mi bastasse quell'ora
nel sperare di vederti
e quell'attimo
nell'incrociare i tuoi occhi
per scrutare il tuo cuore
forse sarei felice.
Si scrive
quando non si ha nulla da dire
quando le parole faticano ad uscire
quando le mani tremano
quando gli occhi smettono di guardare.
Si scrive
senza pensare
senza doveri
né obblighi per alcuno.
Si scrive per bisogno
o per piacere
per dolore
o per amore.
Si scrive
perché non si conosce
altro modo
che lo scrivere.
Mai arriverà la pioggia
a placare la sete
e continuare tra stanche
dune
l'eterno viaggio
senza meta
seguire
l'ultima stella della notte
che arde
prosciugando
quelle calde
goccie di lacrime
di laghi ormai
esausti
chiusi nel profondo
abisso di un niente
che nasconde
inaccessibili mondi
e vagare
senza più voglia alcuna
di cercare...
Ha il sapore
del sale
la tua assenza
è un'eterna compagna
la tua mancanza
è un continuo bisogno
la tua presenza
che entra dalle finestre
chiuse
al sole morente
come un soffio silente
di metà novembre.