Oggi ho poco da dire... penso sì penso molto, a volte troppo oggi è uno del mese uno... un inizio... fuori silenzio interrotto da qualche tram che sferragliando tranquillo passa con nessun viaggiatore... solo chi guida c'è sul tram... e io curiosa continuo a guardare e a pensare... il pino di fronte la mia finestra è leggermente imbiancato dalla polvere di neve caduta sta notte... guardo uno dei miei gatti che silenzioso osserva e forse ancora si sta chiedendo cos'è stato tutto quel rumore di boati e lampeggi colorati... gli altri due dormono abbracciati sul divano... e penso e ascolto questo inizio di ciclo, questo numero uno che è già un passo in più per camminare nei sogni in cui credo, senza conoscerne la meta ma nello stesso tempo imparando dalle stesse orme che lascio...
Nonostante il mio "lavoro" sia decisamente pesante, lo amo molto, non potrei rinunciarci mai, il mio lavoro è semplicemente una parte di ciò che sono. Ci sono giorni in cui mi chiedo quanto ancora io sia in grado di portarlo veramente avanti e giorni in cui mi domando se effettivamente tutto ciò che faccio sia abbastanza o se potevo fare ancora di più... amo si il mio lavoro, le persone mi dicono grazie eppure sono io che dico grazie a loro... ogni volta mi insegnano e mi donano un passo in più. Ho imparato una cosa grande, ho imparato che l'umiltà sta nel riconoscere e sentire veramente che tutti abbiamo bisogno di tutti. Che non esistono gradi superiori ma che anche un bimbo di due anni può insegnare a un uomo di novanta... l'umiltà è capire che non si arriva mai, perché il giorno che credi di essere arrivato cadrai da un momento all'altro... umiltà è capire di volere migliorare ogni giorno di più per il bene di se stessi e degli altri. Al mio lavoro dico grazie per dire un profondo grazie a tutte le persone che ho incontrato e conosciuto e che mi hanno insegnato di sperare di rimanere un eterna allieva! Un abbraccio stretto e... una piuma per tutti voi.
Come posso fare... come farti sentire le vibrazioni di questa nuova melodia. Note che cantano al fuoco... e l'aria che le porta in una spirale fatta d'acqua e di terra... come posso fare... affidarle ad un cervo viaggiatore che segue il suo sentiero consapevole della sua differenza... o affidarle all'ombra del gufo che ama la tua notte... le senti?... anche il mare si è increspato ora... le senti? Come posso nella spirale del tempo fermare queste note e nello stesso tempo che non esiste, avere fede nel fuoco. Le note continuano il loro canto e io vorrei essere loro, con loro per assaporare ogni cosa e per donarti una piuma...
La magia vive anche nel percorso lento di un fiume... ogni forma di vita è un magico miracolo! Non servono bacchette magiche... tutto ciò che occorre è un cuore aperto... perché solo un cuore aperto può sentire e vedere la magia viva che da sempre abbiamo dentro e intorno.
Fermati e guardati... osserva! Le tue mani non sono tanto diverse dai rami che dolcemente si innalzano al cielo e i tuoi capelli sono come erba che respira sulla terra le tue lacrime come il mare hanno lo stesso sapore di giorni gioiosi e ore malinconiche le nuvole come i tuoi pensieri cambiano colore e forma trasportate dal vento e lo stesso vento è come il tuo respiro e il tuo cuore... come il sole contiene la stessa forza di vita e lo stesso calore che solo tu puoi riscoprire. Guarda! Ascolta! Osserva! Tutto è parte di noi e noi siamo parte del tutto, nessuno è solo... l'infinito non è poi così differente da noi e lo stesso infinito considera le stelle sue sorelle... fermati, non senti? Tutto parla di te!
Ho cercato di inseguire le ali che tu stesso mi hai creato ho cercato di aprirle per farle brillare nelle stelle le stesse stelle che cadevano in un girotondo sereno di noi ho cercato di volare più in alto possibile per restare in silenzio nelle tue notti più buie ho cercato e riuscendoci quelle ali sono scivolate lontane e ora che posso solo camminare vorrei ali di rondine per migrare lontano.