Poesie di Sabrina Bertocchi

Libero professionista, nato martedì 17 febbraio 1970 a Milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: piumarossa70

Sugar free

Scrivo mentre mangio caramelle alla menta,
gommose e rotonde così da masticare, da mordere
come vorrei mordere la vita che ancora non ho scartato
ma che ne percepisco il gusto,
caramelle senza zucchero per non farmi abituare
al dolce che vorrei assaporare sulle labbra, nella gola,
tra le dita...
menta per rinfrescare le idee e per togliere quel dolciastro
del miele che invischia i miei sogni...
e io che vorrei lasciare
orme di zucchero su un sentiero senza sbarramenti...
carte verdi che spiccano tra i mozziconi spenti,
carte accartocciate su se
stesse e la paura che possano assomigliare all'esito
delle mie inconsistenti speranze.
Sabrina Bertocchi
Composta sabato 3 ottobre 2009
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    Scritta da: piumarossa70

    Wild...

    Ricordo da bambina quando parenti
    e conoscenti mi additavano
    come "selvaggia", la "selvatica",
    il "lupo solitario"...
    quanto ne ho sofferto,
    sofferto al punto di ricercare la mia identità
    fino al centro di me stessa e oltre ancora...
    Oggi sorridendo penso che
    quegli appellativi
    siano stati i migliori
    complimenti che potessi mai ricevere.
    Sabrina Bertocchi
    Composta lunedì 14 settembre 2009
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      Scritta da: piumarossa70

      Mutaforma

      Una magia, una spirale rossa violacea dall'abisso di uno
      specchio...
      del mio specchio che deforma la mia anima, che la
      prende che la plasma forse come io vorrei.
      I miei lunghi capelli neri lentamente vorticano e
      scivolano in piume assenti e presenti nel mio io...
      io che mi prende le mani e che mi fa salire fumo azzurro
      agli occhi, e ancora mani trasformate a tre dita e lunghi
      artigli neri, non rimango stupita ma chiedo e voglio
      le ali, si ali ai lati del mio corpo, ali marroni, striate e
      fiere... spiegate da rimanere sospesa più in alto del vento
      così da guardare piccoli punti muoversi, così come
      piccoli granelli innocenti, minuscoli esseri che non
      comprendono ancora il loro cammino.
      Il volto tramutato da un adunco becco, da aprire, da
      parlare, da comprendere a chi mi somiglia, da spiegare
      a chi si sente differente e da mostare a chi la differenza
      la trasmuta in indifferenza, a chi solo io voglio...
      e aria addosso e aria dentro le narici calde, e velocità
      mai provata, ma desiderata tanto da toccare
      l'immaginazione... e l'immaginazione che prende il
      sopravvento e si mescola tra spirito e sogno irreale.
      Lo specchio lentamente si colora d'argento, e io no, non
      voglio, ma imperterrito mi riporta al mio odore, alla
      mia bocca che ancora intrappola il grido
      del falco.
      Sabrina Bertocchi
      Composta giovedì 20 agosto 2009
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        Scritta da: piumarossa70

        La signora nera

        Pensavo di avere imparato, di poterla governare, gestire,
        intrappolare in una bottiglia di vetro scuro...
        e invece silenziosa
        scivolando lentamente
        è diventata prepotente, e si prende tutto ciò
        che mi appartiene, guida i miei sogni e gestisce i miei
        pensieri facendoli vorticare
        impregnandomi lo stomaco di echi
        sordi...
        colora con i suoi pennelli di setole setose cancellando e imbrattando
        i miei disegni, senza chiederne il permesso, così
        con il suo profumo acre si fa sentire, lei...
        l'assenza!
        Sabrina Bertocchi
        Composta giovedì 13 agosto 2009
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          Scritta da: piumarossa70

          Ciocche di... pensieri

          Che serata strana...
          che mi fa soffermare a pensare mentre
          tolgo ciocche fastidiose dalla fronte,
          capelli lucidi e sciolti: sciolti come i pensieri che vorrei,
          lucidi per togliere questa nebbia che sale
          nelle mie convinzioni, o pseudo convinzioni.
          Credere, ascoltare il dubbio come un serpente a due
          teste
          o
          ascoltare una distesa d'erba a riposo?
          Male, oh si, come so fingere di nasconderlo,
          come è facile sorridere ridere, cammuffare le
          ciglia bagnate con gesti di dita veloci o semplicemente
          capelli negli occhi e ridere ancora
          e combattere con la paura di una nuova e
          antica delusione che mi schiaccerebbe, si
          questa volta mi schiaccerebbe, la consapevolezza
          in questo mi disidrata
          un'altra ciocca che prende vita, che sposto nervosa,
          un pensiero che porto lontano, una domanda che fugge
          per non ascoltare l'eco di una risposta.
          Risposta che potrebbe rimbalzare contro un muro
          bianco,
          e portarmi semplicemente il nulla.
          Sabrina Bertocchi
          Composta giovedì 13 agosto 2009
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            Scritta da: piumarossa70

            Kimimila sicun (Spirito di farfalla)

            Lo spirito di una farfalla, lo sto cercando con la mente con il credo
            nella sua essenza.
            Leggerezza per confondere i pensieri cupi, pesanti di oggi che mi
            affievoliscono le braccia vuote... vuote, vuoto che ho imparato a
            conoscere e a non confondere, così come una lezione pesante
            da imparare in ogni sua sfumatura, sfumatura languida,
            elegantemente languida nel suo cappuccio di velluto scuro.
            Leggerezza intrinseca in ali sbattute come fiori impazziti... ti vorrei
            sentire danzare e vorrei luci di colori a raggi,
            ma ascolto solo il rumore sordo, tonfo di un sasso
            lanciato in un fiume che attraversato
            intravede sentieri di voli leggeri.
            Sabrina Bertocchi
            Composta martedì 28 luglio 2009
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              Scritta da: piumarossa70

              Anime in vetro

              E mi ricordo biglie colorate,
              passate tra i raggi del sole per credere in una magia,
              e le ricordo si magiche e preziose da tenere in una piccola
              scatola a tener compagnia ai pezzetti di tesoro
              trovati per strada.
              Biglie come segreti importanti, da fare rotolare nelle mani,
              da far correre sulla terra con cura, per non farle
              scheggiare per non fare rubare alla polvere quel lucido
              che mi permetteva di sognare.
              Che belle che erano, con la loro anima intrecciata di
              colori...
              che bello mostrarle appena appena agli amici, con la
              gelosia di bambina e con la paura che qualcuno potesse
              portarmi via il mio angolo di sogno...
              e poi "tieni te la regalo", così forse ingenuamente per
              regalare un pezzetto dei miei colori, e in cambio un'altra
              biglia con anima diversa, da fare mia da cambiare
              sfumatura alla mia fantasia.
              Sabrina Bertocchi
              Composta giovedì 16 luglio 2009
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                Scritta da: piumarossa70

                rosse ciliegie

                E mangio ciliegie in questo momento,
                così rosse, quel rosso che mi infuoca, ciliegie per portarmi un
                pizzico di ricordi quando da bimba le andavo a rubare e quando
                allungavo il gusto e le mani per quelle più in alto, irraggiugibili
                se non per gli uccelli... e io oggi mi sento così, con le mani limitate,
                con il gusto che si accontenta distogliendo il magico dolce che vorrei
                masticare.
                Una ciliegia in bocca e una tra le mani, lucida bellissima, mentre
                scrivo lettere azzurre limitate... limitate che stanno e non possono
                esplodere.
                E mangio ciliegie e tra le dita mi accorgo
                che manca il gusto del sole.
                Sabrina Bertocchi
                Composta lunedì 15 giugno 2009
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                  Scritta da: piumarossa70

                  La voglio

                  Io che guardo da anni nelle vite di altri,
                  che cerco di percepire il percorso migliore o più affine
                  negli occhi o nel sentire,
                  io che forse non ho mai chiesto niente ma che
                  inconsapevole cercavo il tutto
                  senza sapere cosa fosse, senza una strada che fosse
                  alberata, senza una luce che non fosse immaginaria e
                  senza che quella reale non si affievolisse dopo un
                  arrampicarsi di umido muro, e io con mille persone dalle
                  cento domande, punti interrogativi esigenti senza
                  espressioni senza permettere un respiro diverso, io forse
                  sola o forse accompagnata da piume antiche a volte
                  evanescenti a volte rumorose, io tra i miei sorrisi dedicati e
                  tra il ridere cercato e voluto per forza, io... che nemmeno
                  uno specchio lucido sapeva riportare la fedele immagine, e
                  sempre io, quella di fiori e api quella che ama la pioggia e
                  che nasconde e tiene stretto
                  il mare e un falco e l'uomo che ama,
                  quella che ha combattuto con se stessa e che sfinita ha
                  finalmente chiesto e voluto la vita,
                  la mia!
                  Sabrina Bertocchi
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                    Scritta da: piumarossa70

                    Io...

                    E vorrei essere diversa e vorrei essere come sono,
                    e vorrei le ali e vorrei riposare le mie,
                    e vorrei andare lontano e vorrei trasformare il posto
                    in cui vivo,
                    e vorrei sapere urlare e vorrei imparare ad amare il
                    mio silenzio,
                    e vorrei non vedere e vorrei una vista buona,
                    e vorrei non aver paura e vorrei parlare con le mie
                    paure,
                    e vorrei cambiare il mio nome e vorrei tenermelo stretto,
                    e vorrei darti tutta me stessa e vorrei imparare ad
                    esserne capace.
                    Sabrina Bertocchi
                    Composta martedì 2 giugno 2009
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