Troppe cose non dette Che vagano senza dimora. Cercano dove posarsi Ma trovano solo spazio per navigare. Come una nave senza un porto per sostare. Vagano nell'infinito Parole non dette Che feriscono per il non aver detto. Per non aver fatto sentire a chi volevi cio che avevi da dire.
Mi chiedo spesso babbo quale è stato il momento in cui sei morto
Cosa puoi aver provato mentre ti abbracciava la fine. Se hai sentito il freddo di quell'ultimo respiro.
O se il gelo e i graffi dell'anima non fossero troppi e i sogni non fossero stati troppe volte spezzati nella "corsa della vita" per non provare calore nell'andartene via.
E se tutti quei se e ma non avessero già scritto la tua fine. Se la tua anima non fosse troppo stanca per fermarti ancora.
Mi chiedo spesso babbo cosa hai provato mentre la morte ti rubava alla vita o se la morte non ti fosse giunta quando ancora eri in vita.
Se hai provato paura freddo o liberazione nel momento dell'addio.
Hay huecos que llenan las palabras, otros que cavan las palabras. Hay silencios que soy un regalo, otros que matan que no tienen sentido. Hay palabras justas, palabras equivocadas, palabras dichas o calladas para no hacer mal. Palabras esperadas, suspiran. Hay palabras... Hay silencios... Un "yo soy" faltado, un "me siente" no pronunciado. Un "suspendido" no llenado. Hay silencios què esperan la llegada de una explicación para poder apagar el tormento de aquellos porque sin sentido.
Ci sono vuoti che le parole colmano, altri che le parole scavano. Ci sono silenzi che sono un dono, altri che uccidono che non hanno senso. Ci sono parole giuste, parole sbagliate, parole dette o taciute per non fare del male. Parole attese, sospirate. Ci sono parole... Ci sono silenzi... Un "ci sono" mancato un "mi dispiace" non pronunciato. Un "sospeso" non colmato. Ci sono silenzi che attendono l'arrivo di una spiegazione per poter spegnere il tormento di quei perché senza senso.
Vorrei bere un caffè con Te Allah con un cucchiaino di "perché" amaro senza zucchero com'è amara la morte in nome Tuo.
Io e Te per comprendere il tuo di disegno per comprendere perché un padre dovrebbe mandare a morire un figlio e guardarne il sangue scorrere.
Il mio di cuore non comprende il tuo di disegno il mio di cuore traccia l'infinito di un sogno di speranza non di un ieri barbaramente ucciso ma di un domani che deve nascere. Il mio di cuore con o senza Dio non disegna la morte dei suoi figli non vuole il loro sangue ma darebbe il suo di sangue per regalargli anche solo un giorno di più.
Vorrei bere un caffè con Te Allah per comprendere il perché quel perché che non c'è che vaga muto urlante nelle lacrime del mondo ammutolito dal sangue versato lungo le vie di Parigi laddove il cuore di ognuno di noi è ferito e lacerato.
Un caffè con Te Allah cosi che tu possa comprendere che il tuo di disegno non è fatto con amore.