Scritta da: Susan
Stasera
ironicamente
chiudo il sipario,
con un po' di ironia,
un po' di
malinconia,
accompagnata
dalla follia,
un altro giorno
è andato,
e resta il dilemma
dell'essere o
non essere!?
In fondo, zitti
zitti noi siamo!
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Stasera
ironicamente
chiudo il sipario,
con un po' di ironia,
un po' di
malinconia,
accompagnata
dalla follia,
un altro giorno
è andato,
e resta il dilemma
dell'essere o
non essere!?
In fondo, zitti
zitti noi siamo!
Oggi ho fatto
un incontro
un po' strano,
sono venuta
faccia a faccia
con il
mio destino.
mi ha guardata
mi ha sorriso
e poi
ha cambiato strada!
È solo un altro anno,
mi dico,
si solo un altro anno,
mentre
i ricordi attraversano
l'anima,
quanti?
Troppi,
forse troppi,
sorrido,
mentre asciugo
quella lacrima,
e penso,
Auguri a me,
si auguri a me,
mentre
un'altra lacrima
bagna il mio volto,
penso ad alta
voce,
un altro anno
è passato!
Come un ruscello
scorre
la vita,
attraversa rocce,
montagne,
e si disperde,
ovunque,
la sua meta è
l'infinito,
anni passano,
lenti,
tempestosi,
per abbracciarsi
nell'infinito
del mare,
per vivere in eternità,
la vita,
un ruscello che si disperde
per morire in una goccia
d'acqua chiamata
oceano!
Lui l'accarezzò e,
quasi sussurrando
le chiese
perché piangi?
lei,
lei sorridendo
lo guardò
con i suoi occhi
offuscati dalle lacrime,
sussurrò
Finalmente sto
abbracciando
l'amore!
Spesso accade
di sbagliare strada,
così ti perdi in posti
sconosciuti, e
nel frattempo, cresci,
poi arriva il destino
ti prende
per mano e
ti conduce a casa.
Non posso prometterti
un ciel sereno,
ci sarà sempre
qualche nuvola,
non posso prometterti
un sempre,
il sempre non esiste,
non posso promettere
che sarà sempre primavera,
perché esiste
l'estate, l'autunno,
e l'inverno,
ma posso prometterti
amore,
posso prometterti che se
cadrai io ti solleverò,
se resterai in silenzio,
ascoltero'il tuo silenzio,
non posso prometterti,
il sempre terreneo,
ma una promessa
io posso,
quando il mio ultimo
respiro arriverà,
del mio amore ti
parlerò,
mai una lacrima
dovrai versare,
perché mi hai amata
perché ti ho amato,
e ci siamo amati,
ecco questa è l'unica
promessa,
la mia promessa
d'amore!
Tutti la consideravano
diversa
lei camminava e sognava,
sognava sempre,
ed è così che era nata la sua
vena poetica,
lei così donna
così bambina,
le parole non erano
il suo forte,
lei,
lei si perdeva nella
sua timidezza,
timidezza che tutti
vedevano come
arroganza,
e nessuno vedeva
che lei soffriva,
nessun vedeva le sue lacrime,
ed è così che lei creo'il suo
mondo,
in quella vena poetica nata
da dolori, dalle violenze di
amore ed incomprensioni,
e tutti,
tutti la vedevano come
la matta del paese e,
non capivano!
Quelle scarpe vecchie,
così consumate,
quanta strada avevano
percorso quelle scarpre,
Lei le guardava con
nostalgia,
quanta strada in
quelle vecchie
scarpe,
un pensiero lontano
la sfiorò
un desiderio
mai vissuto
l'abbarcciò,
e fu così
che prese le scarpe
le indossò,
aveva voglia di camminare
ancora,
non le importava
nulla di cosa l'aspettasse,
se erano strade in discesa,
o strade coperte da rocce
lei sapeva,
sapeva che la strada
era sua solo sua,
da conquistare!
Tienimi stretta a te,
in quest'abbraccio
silenzioso,
che fà tremar
l'anima mia,
tienimi stretta a
te affinché
la mia tristezza
vada via, e tu resta
stretto a me,
affinché io mi senta
meno sola in questo
cammino di vita,
che vita non è!