Scritta da: Lory791
in Poesie (Poesie d'amore)
Io amo
Mi affezionerò troppo
ma non voglio conoscere l'odio.
Il motore del mondo
si chiama amore.
Soffrirò di più
ma non importa.
Detestare qualcuno
ti fa stare meglio?
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Mi affezionerò troppo
ma non voglio conoscere l'odio.
Il motore del mondo
si chiama amore.
Soffrirò di più
ma non importa.
Detestare qualcuno
ti fa stare meglio?
Cielo stellato in questa notte d'estate,
la luna illumina a giorno le strade deserte.
Solo due anime in pena passeggiano,
solitarie, in cerca ognuno dell'altra.
Due luci eternamente distanti,
che solo adesso si incontrano.
Cuori spezzati che cercano di aggiustarsi,
cancellando un passato dimenticato.
Ma i ricordi tornano a farsi sentire,
nascondendo agli occhi la presenza dell'altro.
Ma le anime si sentono
e i cuori battono all'unisono.
Se ben distanti i due amanti si trovano,
specchiandosi l'uno negli occhi dell'altro.
Senza vedersi,
si uniscono in un tenero abbraccio.
Desideri nascosti di entrambi,
che in questa notte di stelle
possono avverarsi.
Ma le labbra di lei sono salate,
riportando entrambi alla realtà.
Il tempo passa,
e si è sempre più distanti.
Guardo le lancette del tempo lentamente muoversi,
un infinito scorrere del destino.
Ormai sono lontani quei momenti felici
quando mi specchiavo nei tuoi occhi
e vivevo dei tuoi sorrisi.
Adesso sono in attesa,
forse di qualcosa che mai accadrà,
che tu possa, almeno nei sogni,
ricordarti di me.
Starti lontano è una dolce sofferenza
che non serve a lenire il dolore.
Non so chiudere questa porta
per aprirne un'altra,
sono troppo legato ai ricordi
da non potermene privare.
Ma il tempo passa
e io posso solo scrivere sulla sabbia
quello che provo per te
sperando che la marea
non cancelli i miei ricordi.
Le onde avanzano sulla riva,
nulla le può fermare.
Presto tutto sarà dimenticato
come le illusioni che rimarranno celate
nel profondo del mio cuore spezzato.
La notte scorre nei silenzi del cielo,
sotto mille stelle cadenti.
Desideri di dolci melodie
e di parole che scaldano il cuore.
I tuoi occhi riflessi nei miei,
le tue labbra sulle mie posate,
un abbraccio infinito
che ferma il tempo e lo spazio.
Istanti scritti in ricordi indelebili
racchiusi nel profondo dell'animo.
Gabbia dorata
di cui solo tu hai la chiave.
Una stella lascia la notte
per illuminare il mio desiderio.
Che questo istante non finisca mai,
ma che sia l'inizio di un sogno
da poter vivere in due.
Sono sempre più incantato dai tuoi occhi,
perso nel loro profondo.
Sguardi che parlano di sentimenti nascosti,
di emozioni racchiuse nel cuore.
Non so se c'è un posto anche per me
o se ancora me lo devo guadagnare.
So che nel mio hai il posto più importante.
Ormai il tempo passa
e ricordi si legano a nuove emozioni,
come la risacca nella spiaggia
che unisce onda con onda.
Guardo il giorno morire
in un tramonto infuocato,
con la marea che sale fino ai miei piedi.
Affondo nella sabbia come i miei pensieri,
che muoiono sulla tua bocca salata,
dopo averti rubato l'ultimo bacio della sera.
Rossi bagliori all'orizzonte
nel calar della sera,
tra colline ormai spoglie e valli nebbiose.
Solo della natura i rumori si odono,
rumori che il freddo inverno presto cheterà.
Una foglia cade nel suo silenzio,
lasciando ora spoglio il suo ramo.
I rari lampioni cominciano ad illuminare
il lento passo del viandante tremante.
La nebbia pian piano si dissolve
per lasciar spazio ad una gelida stellata.
Le prime timide gemme di neve
lentamente scendono
a coprir i malanni delle passate stagioni,
con un velo bianco di seta.
E noi due,
distesi su questo morbido tappeto,
osserviamo il mondo
dal lato caldo del vetro.
Dietro al crepitar della legna nel camino,
noi assaporiamo i nostri sensi
e scopriamo,
con i nostri corpi abbracciati,
il calore di un cuore innamorato.
Lei mi sta chiedendo di fare all'amore
strano
non sento il profumo
non ne sento il sapore
strano
eppure l'ho incontrato
me lo sento addosso
non ricordo se ho mai fatto all'amore
ricordo soltanto il suo profumo
il suo sapore.
Occhi che osservano, inquisitori
Occhi che ammaliano, iridescenti,
Occhi che affascinano che intrigano
Occhi che scrutano, che chiedono spiegazioni...
Occhi che abbagliano di una luce indefinibile
Occhi che piangono, aperti ad albe infinite
Occhi... ma quelli che ti appartengono sono
Belli, amorevoli, indescrivibili,
Occhi che raccontano, di un amore senza fine.
Gli occhi osservano il mondo minuziosamente,
mi lascio trasportare dal vento, dai miei pensieri.
Lascio parlare il cuore...
una penna e dei fogli di carta,
questi sono i miei strumenti.
La mano scrive, quei versi che mi appartengono.
Mi lascio andare e mi sento libera, leggera!
Siamo io e il mio cuore,
non c'è vergogna, non c'è paura,
scrivo ciò che sento.
Scrivo l'amore... l'amore per la poesia.
Dovrebbe urlare il vento
innalzando onde
in possenti alti e bassi
senza grigi a spegnere.
Strappare capelli e vesti
comunque avvinghiato
al bisogno di respirarsi
pelle su pelle.
Dovrebbe lasciare senza fiato
questo amore
alternando bianco e nero
rabbia e gioia.
Non questa quieta onda di risacca
ad annegarlo.