Sfioro con le dita la tua fronte corrugata e imperlata di sudore, ti passo leggera le mani fra i capelli, cercando d'alleviare il tuo dolore, guardo i tuoi occhi fissare il vuoto, ti chiamo, sussurrando il tuo nome.
T'abbraccio con forte intensità. non sento che il tuo rabbrividire, ti bacio, per asciugare le lacrime, che copiose discendono sul volto, pallido, emaciato, la barba incolta, ti chiamo e ascolto i tuoi sospiri.
Taciti il pianto, ti sembra di sentirmi? T'avvolgo dell'immensa e dolce quiete, ascolti, forse il vento ti porta la mia voce, alzi lo sguardo perforando la penombra, ti scuoti, mentre spando il mio profumo, ora lo senti, ed io sento la forza del tuo amore.
Ma non trovi pace, ancora incredulo, stordito, mi giunge il tormento della tua disperazione, ho perso la mia veste, non puoi più vedermi. Mi credi ormai perduta, invece sono essenza, che con soave trasparenza, nell'aria flutto leggera. E solo per te, nei tuoi sogni, rivestirò il mio corpo!
Sento il cuore che accelera il suo battito, quando la porta s'apre cigolando piano, lento il tuo passo avanza nella stanza, che in penombra immersa mi nasconde. Sento il tuo respiro un po' affannato, come a voler frenare l'ansia e la paura, di non trovarmi o di trovar sorprese.
Ed io ti lascio fare, quasi godendo, mentre inciampi in spigoli inattesi, trattenendo a stento un'imprecazione, ti fermi incerto, cercando direzione, riprendi il passo tuo, di felino a caccia. Sento e son lì che scruto il tuo disagio, e rido in cuor mio per l'assurdità del caso.
Sento che vuoi farmi una sorpresa, dopo la lontananza e una lunga attesa, ma sono pronta a renderti pariglia una vendetta che un po' mi rassomiglia, balzandoti davanti al colmo del terrore, gridando a più non posso "al ladro! al ladro!" Al ladro per amore! Sì tu, mi hai rubato il cuore!
Amo l'amore e lui lo rappresenta, amo lo sguardo suo, ma mi spaventa, amo il passo e l'incedere elegante, il suo respiro, calmo e rilassante, amo le sue parole, ed il pensiero acuto, i suoi silenzi e l'ammiccar arguto, amo il profumo, dei suoi bianchi capelli, gli anni trascorsi e i ricordi più belli, amo le sue mani e il dolce suo sorriso, l'espressione e i marcati tratti del suo viso, amo le labbra sue e i baci che mi ha dato, i giochi e le baruffe di quand'è arrabbiato, amo, ancor lo amo, anche se, se n'è andato.
Correre a perdifiato mano nella mano tra i prati che la primavera ha trapunto di fiori multicolori, stare sdraiati sulla sabbia a scambiarci baci e carezze sotto il caldo sole estivo, inoltrarci abbracciati nel bosco al quale l'autunno ha donato riflessi dorati, d'inverno stare coricati su un tappeto davanti ad un focolare acceso che riscalda ed illumina i nostri corpi nudi uniti in un amplesso per un meraviglioso anno d'amore assieme.
E penso a te lassù, lontano e perso chissà dove, in quale firmamento. Forse un giorno ci rincontreremo e tra morbide nuvole danzeremo, in memoria di antiche vestigia che ci videro insieme: amanti e ribelli!
La notte immensa s'avvicina e io mi sento così piccina, avvolta stretta tra le sue braccia in un manto caldo di cielo stellato. E parlo al mio amore un dì lontano e amato: raggiungimi presto qui nel mio mondo fatato!
Oggi la brezza marina tra i capelli ci spettina i pensieri, e noi due liberi e leggeri inseguiamo ciechi solo i nostri desideri. Tra rocce bianche e antiche mura dimenticate dal tempo ho mani sudate e roventi a consumarti il corpo e tu morbide labbra vogliose che mi divorano l'anima. Ormai perduti anneghiamo in questa folle passione! Siamo ostaggi di un momento che mai passò, che ci avvinghia a sé in eterno figlio del nostro amore immenso.
Donna, con le tue forme voluttuose che mutano con il mutar del vento, in questo prato, dai purpurei fiori abbandonati all'erba che, spontanea, nasce e cresce, salendo verso il cielo,
Sei come una farfalla agli occhi miei che, dai mille colori colorata, voleggia, saltellando tra le rose, baciando il verde dell'immensa valle.
Il sole coi suoi raggi adamantini riscalda l'aria che ti gira intorno mentre, festosa e allegra, te ne stai, solitaria, a goder succhi di luce.
Ed io, povero uccello della notte, travolto dalla ebbrezza dell'amore ad ali aperte volo su nel cielo, beccando il dolce della fantasia di un sentimento che finisce in un sogno.
Infinita essenza d'impavido sogno prisma d'amor di luce e cristallo frase nascosta tra fili di seta... un respiro d'affanno sovrasta la notte che sola si perde in occhi smeraldo.