Come un granello di sabbia - Raccolta

Poesie dal Libro:Come un granello di sabbia - Raccolta

Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.
Anno:
2010
Autore:
PensieriParole Staff
Editore:
PensieriParole

Scritta da: heavypigeon

Bastano tre pensieri

Ultimo sospiro da un bicchiere
Una notte bianca
Che lenta non trascorre
Seduto tra favole e pensieri
Di continuo a te ricorro
Lontana... come sei lontana
Eppure io ti sento
Mi giro e non ti vedo
Sfiori la mia matita
Amorevole dolcezza
Alla ricerca del mio affetto
Madre è un nome di Dio
Un bimbo che non parla
Prega solo con i gesti
Madre è la sua unica preghiera.
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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    Scritta da: horsefriend

    MiniMinor UD 859773

    A chii-iì
    sorriderò... Leali in terzinato
    dal mangianastri
    sulla spalla di lui perduta lei
    col pendulo peluche a dirgli
    ti amo
    ad ogni sbalzo della provinciale

    Poi Baglioni a tenerli stretti stretti
    e Battisti coi versi di Mogol
    cosa vuol dir sono una donna ormai

    e l'assurdo
    di un urlo
    in Kawasaki
    che piomba deragliando sul lunotto

    Un rallenty di fari anabbaglianti
    le luci che sognavano nel duomo
    una sirena l'organo ed il coro
    la notte ha preparato
    mentre d'un telo bianco li ricopre
    e di stelle
    sposando i due peynet
    sul talamo d'asfalto
    in casto petting.
    Composta mercoledì 28 novembre 2007
    dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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      Scritta da: conche

      Il tempo che passa

      Il tempo che passa,
      inesorabile e viscido
      ma vivido nel ricordo
      e nel fracasso dell'animo
      si staglia contro di te

      il tempo che passa,
      inestricabile dedalo di emozioni
      si erge sulla nave della vita
      come un albero maestro
      quasi a toccarne il cielo

      e sprofondi nell'abisso.
      Composta venerdì 27 novembre 2009
      dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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        Scritta da: G. Valdemarin
        Dentro la sola cellula
        Immortale del mio corpo,
        Dove zampilla
        La luce onirica
        Ti ritrovo,
        Purezza scagliata
        Contro l'aridità del mondo.

        Ai confini della veglia,
        Quando tutto è permesso,
        Seguirò il filo d'oro
        Attaccato al mio seno
        Sulle tracce della tua presenza.

        Tra le labbra del vento
        Questa migrazione folle
        Mi spinge a contemplare
        Il corpo della notte.

        Eccoti ancora,
        Moltiplicato dall'invisibilità
        Segui la forma eccitata
        Dal fuoco degli astri.
        Violino incantato,
        Violenta armonia,
        Tu seduci lo sguardo lunare.
        Composta mercoledì 19 novembre 2008
        dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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          La resa del cuore

          Quel mattino
          nel tempio del Canova
          ebbi a ritornar
          con una dolce creatura,
          così soave e celestiale
          da avvolgere di mistero
          il profondo sentimento,
          poi con labbra intrise
          di ardente desiderio
          ebbe a proferire
          discrete parole,
          che traboccanti
          d'amor profondo
          trafiggevano per sempre
          un generoso cuore.
          Composta venerdì 10 aprile 2009
          dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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            Scritta da: Leomar
            Quando vidi questo sentiero d'amore, che volgeva nel tuo cammino, fui sconvolto per aver passato la mia esistenza a vagare inutilmente.
            Il quel momento scoprii che niente è vano, nulla si perde se il tuo cuore non si trova nell'ombra.
            Io mi avvicinai sempre di più a te, e finalmente diventammo un unico corpo, che fondeva le sue sensazioni amandosi ancora ed ancora, ma ad un tratto, come quando la lava di un vulcano si sposa con il mare, tutto evaporò diventando come una roccia impenetrabile.
            Ma malgrado questo finale, oggi ti dico, che ti amerò continuamente, perché senza di te sarei stato un uomo, senza speranza in questo nostro Mondo.
            dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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              Dal diario dei deliri - n° 33

              Hanno raccolto mentre tu cernevi semi malati.
              Dalla tua terra è germogliata una sottile fibra
              che hai reciso prima che potesse allungare ancora.
              E sei partita.
              Dove ti porta il treno crepuscolare?
              Guardi dal finestrino,
              i punti all'orizzonte sono fissi,
              quelli più prossimi a te si muovono così velocemente
              che non ti lasciano nemmeno il tempo di capirne il senso.
              Perché non rimani qui stanotte,
              non senti quanto silenzio?
              A te piace il silenzio...

              è per questo che mutili i germogli?

              Quella volta mi scongiurasti: "Chiamami col nome che preferisci..."
              Perché prima che io ti chiamassi non avevi un nome.
              In cambio del tuo nome ti chiesi gemme preziose
              Mi dicesti di sì col capo e gli occhi pieni di paura.
              Le ho dovute strappare dalle tue mani
              con le mie dita di ferro
              quando tu avevi già i seni gonfi.
              Non te le posso più ridare...
              Le ho perse mentre tornavo da te a mani vuote.
              Cosa guardi? Non c'è nessuno. Non c'è niente.
              Il cielo è vuoto, senza colore e tu sei trasparente, vuota più di tutto...

              Ho trovato la tua pelle distesa sul letto dove hai amato.
              Puoi riprenderla se vuoi, ma ti confonderà, non la riconoscerai.
              Il freddo l'ha privata dal tuo odore, trasformandola.
              Adesso, puoi solo ascoltare il silenzio.
              Composta venerdì 27 novembre 2009
              dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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                Scritta da: MrGreen
                Troppe volte la mia bocca s'è riempita
                In furor di vomito fluir dalla mia anima
                Di parole al richiamar d'un sentimento
                Il quale morente m'abbandona.
                E fu così che la stagione mia perfetta
                In fulgido amor per la mia vita
                La riempì e l'adornò d'ogni buono sentimento
                Il quale morente m'abbandona.
                L'illuminar di un immenso troppo dolce
                Mi sfociava sulle labbra e dagli occhi
                In salati fiumi lungo le gote allegre
                Le quali si ritraggono fulminee in una fredda notte
                La luce, morente, m'abbandona.
                dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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