in Poesie (Poesie anonime)
Il piumone
Vecchio piumone azzurro,
soffice e conciliante,
nuvola leggera,
carezza alle braccia stanche.
Per lunghi anni,
e ancora oggi,
ignaro supplente notturno
di un calore
che non ho avuto
e ancor mi manca.
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Vecchio piumone azzurro,
soffice e conciliante,
nuvola leggera,
carezza alle braccia stanche.
Per lunghi anni,
e ancora oggi,
ignaro supplente notturno
di un calore
che non ho avuto
e ancor mi manca.
Poco tempo ancora è passato
e nella mia mente nulla ho dimenticato
si dice che il tempo cancelli i ricordi
o almeno li renda velati,
ma quello che tra noi c'è stato
niente e nessuno cancellare potrà mai,
i tuoi occhi,
il tuo sorriso,
il tuo amore vero,
i giorni con te passati,
uno squarcio mi si è aperto nel cuore
una ferita che porterò dentro
e con essa un gran dolore,
tutto mi riporta a te
tutto mi parla di te,
vorrei che capissi i miei silenzi
e poter riuscire a farti guardare il vuoto che ho dentro,
l'orgoglio, l'odio, ci ha rovinto,
io non ti ho mai tradita,
e nemmeno il pensiero ho sfiorato
ti avevo giurato con te o con nessuna
ti sembrerà strano, forse non crederai
un giorno mi auguro di reincontrarti
e coi tuoi occhi guarderai
che quest'uomo, il giuramento ha mantenuto
nonostante tu non mi hai creduto,
e mentre scrivo
la gola è stretta in una morsa, mi attanaglia,
stringe forte, fino a togliere il fiato,
vago senza una meta
i miei occhi ormai spenti
non godranno mai più della tua luce,
queste parole son dettate dal cuore
non dalla mente,
che ormai spenta
nulla immagina, nulla pensa,
ma tutto è fatto ormai
e queste, lo so bene,
sono parole che non leggerai mai
ti amo forever.
I miei versi sono candele accese
al cuore dell'amore
ferito nella lotta coi pensieri.
La lotta, si è conclusa
con la sconfitta di entrambi.
I pensieri hanno smesso di pensare
Ora chiusi nell'onda delle notti
implorano con gli occhi spalancati
qualche sonno pietoso che li copra.
Il cuore ferito all'altra sponda
su pavimento freddo
coglie cocci di sogni frantumati
nel reliquario delle cose care.
Ora ciascuno guarda l'altro lato
senza più forza di ricominciare.
Perché mi ha fatto questo
dice il cuore,
chi ti ha dato il permesso
di entrare nella mia stanza?
hai rovinato i sogni,
hai staccato dal cielo le mie stelle?
Gli rispose il flusso di pensieri
con un filo di voce, è colpa tua.
Hai eluso le mie competenze
ti sei permesso di tagliare i fili...
e gli porse anatema di parole:
Confuso tra rigagnoli d'amore
senza riscontro di una tenerezza
senza manco il chiarore della luna
avrai paura a disegnare un cuore.
Eccomi son qui,
alzati, guardami, avvicinati.
Nei tuoi occhi vedo la libertà,
la speranza di crescere e la felicità.
Su, adesso dammi la mano
e incamminiamoci lungo la via
che ci porterà nel mondo della vita.
Quel che fu
or non è
ma sarà.
Solo tu davanti ai miei occhi
solo tu l'eredità più bella
solo tu un sogno infranto
solo tu una carezza sofficemente vellutata
solo tu il soffio del vento
che tra i miei capelli fa capolino
solo tu una bugia
solo tu la mia magia
che ha fatto che questo sogno
costantemente si avverasse
ti amo così tanto.
Il ripetersi incessante d'armonie di pianto,
ricordi sparsi, persi rancori
lacrime d'odio e di dolce perdono,
grida mutate dal pianto,
desideri, sopiti nell'animo,
di dolcezze nel mondo sparse
e nel cuor svanite
Un lamento costante permane
nello stravolto volto avvolto nel pianto,
eterno e muto in frammenti
tra delicati e devastanti eventi,
Un lamento sparso nel vuoto
di un anima dolorante
che implora dolcezza
Il gridare d'una sola notte
di freddo lacrimare,
il rifletter del vile dolore,
il tremare della delusione
coglie convulsi spasmi di pianto
che, implacabili, conducono
l'anima a vani pensieri
Il ricordo di tenere voci,
suadenti menzogne,
tormento dell'anima affranta
e sorgono tra fiumi di pianto
ingenui perché.
Ampolle di cristallo s'infrangono,
fittizie illusioni di relazioni sopite
Deluse speranze, illuse e tradite,
rantolano morenti tra crudeli realtà,
come pesci su nuda roccia
ma non spirano, vivono sofferenti e contorte
tra mari di sangue versato
dal cuore impigliato e squarciato
da acuminati rovi di false promesse...
Nulla... né rancore né odio...
Nulla... nemmeno conforto.
Solo cupa rassegnazione,
pace corrotta da un nero oblio,
vuota serenità dal sapore di morte...
Un Nulla vorace che tutto divora...
Unico superstite.
Sangue pulsa scorre
graffia l'odore, sorge
striscia desidera ghermisce
sfascia il clamore, gioisce
tu mia pazzia
pulsa
pulsa
pulsa
stride
soffoca corre, fugge
cade digrigna
lotta non si arrende.
Uomo, se lo desideri puoi essere libero
un cavallo ha il dono di insegnare
a superare le angosce e sognare.
Scopri nuovamente la natura
i suoi colori, il suo profumo e la bellezza
il tuo fiato ed il suo diverranno brezza.
Senti il vento mentre corri in sella
in una valle di erba verde
e la tua mente si perde.
Senti i muscoli della potenza
si contraggono e si rilassano
e i battiti dei vostri cuori aumentano.
Quando ti fermi in fondo alla valle
accarezza il manto sudato,
così lo avrai ringraziato.
Con una semplice corsa
ti ha donato un po' della sua libertà
tratta il suo animo con cordialità.
Rispetta ogni suo gesto
e lui ti ricambierà con emozioni,
una delle più meravigliose relazioni.
Ciao papà, è trascorso tanto tempo
da quando ti parlavo.
Ora capisco come ti sentivi,
le tue frustrazioni venivano annegate in un bicchiere.
Ti stordivi, volevi dimenticare
una vita squallida, priva di amore
e comprensione.
Solo il vino ti dava la forza di continuare
a vivere... o sopravvivere
non ti ho compreso, aiutato
e amato per quello che eri.
La tua sensibilità
nascosta dietro una maschera
le tue debolezze negate erano la tua forza.
troppo tardi ho guardato,
troppo tardi ho capito
il tempo perso non tornerà più.