Scritta da: alessandro82
in Poesie (Poesie catartiche)
Dolci sussurri fatati
ricordano la notte
mentre sospesa
la sognata estate
si fa largo
nel tramonto stellare
vista mare.
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Dolci sussurri fatati
ricordano la notte
mentre sospesa
la sognata estate
si fa largo
nel tramonto stellare
vista mare.
E poi l'amore
cresce
ritorna
si ricorda
resiste
si dissolve
rinasce
riprova
sopravvive
mai definitivo
eppure così
perfetto.
Sporca di trucco
la lacrima sul fondotinta
traccia un solco
sulla scia del dolore.
E passi indiscreti
si trascinano
ciechi... sul ciglio del buio
in una notte senza luna.
In fondo la strada
si beava lo sguardo.
Tutto sembrava perfetto:
la neve imbiancava il sentiero,
e le ultime foglie
cadevano timidamente.
Sui rami, nidiate
di teneri uccelli...
e nell'incavo profondo
di un tronco d'albero,
un riparo prezioso...
ma poi un richiamo
insidioso:
la cattura di un'aquila
che non potrà più sfamare
fragili bocche innocenti.
Il solito bracconiere
che uccide per diletto...
perché ha deciso che
la vita non merita di
volare.
Remai a braccia
contro la rotta cieca
del mio destino.
E calpestai la morte...
per naufragar
il mio dolore.
Notizie
fine del mondo imminente
crisi globale
il vicino che litiga
la borsa che crolla
dibattiti sterili
parole per niente
di nuovo il telegiornale
il governo che arranca
le intese si spendono
i titoli dei giornali esagerano
la follia dilaga
il vero amore non esiste
l'italia è straniera
i problemi sono marginali
la salvezza è alle porte
la disoccupazione è alle stelle
la ripresa è lontana
forse c'è uno spiraglio di luce
comanda l'europa
il casino è la russia con l'america
per strada festeggiano
la gelateria è piena
la gente è ormai stanca
la gente è l'unica che lavora
lo stato è corrotto
in galera si ribellano
i ministri non hanno titolo
i confini vanno chiusi
dobbiamo essere solidali
tornare al lavoro nei campi
magari da casa
visti i tempi che corrono
ci sono risparmi
avanti coi tagli
tutele crescenti
garanzie di lavoro
guerra tra poveri
serrate porte e finestre
default trasparente
pacifica rivolta
nell'intermezzo di una breve vacanza
le proteste a distanza
si dia voce alla piazza
la mafia non è mai stata sconfitta
tutto ciò non mi è familiare
scendo giù
a portare il cane.
Ad essere liete
ci penseranno le rose
e le nuvole
e correre fuori
uno spazio aperto
la solitudine che accetti
il mondo che ti piace e lo vuoi
futuro e presente fermati
azzerati
lo sai
e non sai spiegarlo.
Un amore eterno finisce. E poi?
Ai lati della strada tra i fumi
dei lavori in corso
i papaveri in fiore.
Ho consumato le stelle
per far brillare la notte
e ho cancellato la luna
per spiarti nelle tenebre.
Tu eri pronto a partire
io ero pronta a sognarti.
Tra le rovine e
le macerie
un fiore nasce.
Il sole sorge
i cieli respirano.
La primavera dell'uomo
sta tornando.