Poesie criptiche

Le poesie criptiche sono poesie enigmatiche in cui non si riesce a capire con certezza il soggetto.


Scritta da: Laura De Luca
in Poesie (Poesie criptiche)

L'angelo della terra

Cade l'angelo senza più ali
plana sul vento che lo porta giù.
Il corpo etereo diventa di carne
e l'angelo avverte l'istinto bestiale.
Non più purezza d'arpa celeste,
ma lussurioso ritmo di tamburo incalzante.
Batte, batte il tamburo di terra
infonde nel ventre l'antico richiamo.
Niente è più cielo intorno al suo corpo
ormai ricoperto da bellezza e peccato.
Lei è donna, condannata e divina!
Lei è sposa dell'Antico Signore
Niente è più cielo sopra di Lei,
ma solo terra e ovunque Terra.
Terra, sopra e dentro di Lei
Terra, Splendente e Divina, Bellissima... Terra!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gianmarco Simeoni
    in Poesie (Poesie criptiche)

    Abbandono

    Calda solitudine,
    Solo te mi hai reso meno abbandonato,
    nell'alternarsi di ogni vicissitudine
    al quale ormai sono abituato.

    Nel cielo, così vuoto ma pieno di te,
    Ci disegno figure unendo gli astri,
    per dare una forma a tutti i perché,
    costruendo illusori pilastri.

    Come può un essere finito
    sperimentare l'eternità?
    Il desiderio risuona come un bramito,
    ma come un abbaglio ad esso apparirà.

    Da questa trappola non vi è uscita,
    come un incubo che porta sempre ripresa,
    l'eternità da noi tanto ambita,
    rimane perentoria e incompresa.
    Composta martedì 2 aprile 2019
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: GiBì Chessa
      in Poesie (Poesie criptiche)

      La più grande rapina del secolo

      Gianni è una persona intermedia.
      Ho sognato di non aver più il pancione, di non essere più incinto,
      e dalla posizione supina
      riuscivo a vedere i miei piedi.
      È strano vedersi i piedi. Ed essere guardato dai tuoi piedi.
      In posizione eretta non li guardi, ti trasportano,
      dondolandoti il corpo su cui sono attaccati i tuoi occhi,
      cosicché, poche storie, non li vedi proprio, perché
      ti ballonzola la vista al passo.

      Gianni è il classico tipo che ti può trovar di tutto: hai bisogno di
      un auto per fuggire al porto?
      Te la trova. Ti trova auto, una prostituta,
      un travestito, pappagalli verdi brasiliani,
      droga e persino armi.
      Armi a noleggio.
      Armi a noleggio, è assurdo, non le paghi tanto.
      Tanto non le usi.
      Ma hai un'arma, e da quando nasciamo siamo disarmati,
      è rassicurante, per quel che dura,
      di fronte a questa vita improvvisa e veloce e feroce.
      E siamo anche illusi e tosto disillusi.
      A ondate talmente veloci che non hai il tempo di respirare,
      infatti la nostra vita si chiama Apnea.

      Gianni è una persona intermedia perché ha capito che
      la libertà concessa a un uomo, un animale, una pianta, sta
      negli interstizi della prigionia, del bisogno,
      dell'esigenza, della fame e del dover andare regolarmente di corpo.
      E così vive tra la libertà di essere solo
      e il crampo dell'essere solo.
      In mezzo. In un interstizio.
      Perché la libertà non è mai a 360°.
      È negli interstizi,
      e Gianni l'ha capito,
      e vivendo di questa percezione
      ha fatto la più grande rapina del secolo.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie criptiche)
        Ti ho visto.
        Ci siamo incontrati.
        Mi hai ignorato.
        Ma Non è bastato.
        Stavo passando di lì.
        Ero stremato.
        Dopo tanti sali scendi.
        In bilico sopra un fondo incerto.
        Mi sono avvicinato.
        Non sei scappato.
        Non ero certo pronto.
        Ci siamo trovati.
        E un po' anche capiti.
        Ci siamo scaldati l'animo.
        Poi sei sceso dal tuo trono e hai raggiunto il mio mezzo di trasporto con cui viaggio nei miei giorni di desiderio fuggiasco.
        Sono ripartito, sei andato oltre la gabbia e chissà se ti ricorderai di me, del mio odore e se non scapperai al nostro prossimo incontro.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Il pescatore
          in Poesie (Poesie criptiche)
          Uomo non sei più uomo ma chimera,
          bisogno non sei più bisogno ma flebile capriccio.
          Il tempo dell'antropomorfismo è finito gente!
          La complessità ci ha portati allo smarrimento,
          la ricerca ci ha portati all'incertezza.
          Ed io sventurato pescatore, in questa burrascosa mareggiata,
          inseguo il faro della virtù con la speranza di tornare a casa.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie criptiche)

            Qualcuno volò nel nido del cuculo

            Se sei schedato nell'igiene mentale,
            la tua vita è segnata per sempre,
            sei fregato,
            fottuto,
            bollato a vita e non te ne liberi più;
            intorno a te c'è sempre il sospetto,
            la gente ti guarda con pietà e sufficienza,
            ti parlano dietro,
            ti danno addosso,
            sei etichettato a fuoco vivo,
            tutto diventa più difficile,
            almeno il doppio,
            perché ogni volta devi dimostrare,
            non solo che sei in grado di fare,
            ma anche che non sei menomato,
            sei pure diplomato;
            ogni volta, sei preso con le molle,
            c'è prevenzione, dubbio,
            scetticismo, e si stupiscono,
            se non sei handicappato come pensano;
            l'igiene mentale,
            ha preso il posto dell'inquisizione,
            un tempo se eri un ribelle, venivi processato,
            e adesso c'è l'igiene mentale,
            se ti ribelli,
            se contesti, e non accetti il sociale,
            ti tolgono di mezzo, e ti sbattono in psichiatria,
            riempiendoti di robaccia e sedativi;
            e un sistema di reazione della società,
            e di controllo, dei sovversivi, dei diversi,
            dei ribelli;
            questo è quanto,
            e la libertà ce n'è poca.
            Composta mercoledì 26 dicembre 2018
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Gianluca Cristadoro
              in Poesie (Poesie criptiche)

              Sospensione

              Spariglio le pieghe dei ricordi,
              di tue dolci armonie attendo l'incanto.

              Non un sospiro ci sorprenda e ci illuda,
              non una lama brami lacerare le mie carni.

              Un giorno, forse, l'anima priva del suo corpo
              rimpiangerà l'amore negato.

              Ma ora sei tu a fermare il tempo, l'energia che prorompe e va oltre i sensi, il contrito stupore.

              Sospeso nel tempo ammiro
              l'Eterno e la memoria che fugge da sé.
              Composta mercoledì 12 dicembre 2018
              Vota la poesia: Commenta