Scritta da: Egizia Russo
in Poesie (Poesie d'Autore)
Buonanotte!
Alza gli occhi al cielo...
c'è un sorriso per te!
Un sorriso al chiaro di luna...
l'ho disegnato
con amore
per augurarti...
Buonanotte.
Composta giovedì 3 novembre 2011
Alza gli occhi al cielo...
c'è un sorriso per te!
Un sorriso al chiaro di luna...
l'ho disegnato
con amore
per augurarti...
Buonanotte.
Il sussurro del cuore...
in fondo
all'anima
un mare
impetuoso
di silenzi
stelle
cadute...
speranze
assopite
dal tripudio
della fantasia
sogni
assopiti
nel groviglio
dei sensi...
sul palmo
della mano
sfiorano
ali di farfalla
al sussurro
del cuore!
Novembre...
spoglio e gelido
arriva novembre!
Nella grigia foschia
sibila il vento...
prepotente
invigorito
dalle tempeste
spazza via
gioie e sorrisi
della povera gente...
spacca
cuori
da ogni desìo...
incombe
la sua ombra
seguendo
le sue
intemperie...
sprigiona
simpatia...
sorridendo
al capolino
del sole!
Spoglio e triste
non è stanco!
Prosegue
il suo cammino
lasciando
le sue orme
per la via...
Il traguardo della vita
è restare in armonia
una laurea conseguita
fa intraprendere una via...
Puoi giocarti la partita
tu, da solo, o in compagnia
ogni sfida è consentita
purché onesta, sempre sia
I costanti sacrifici
tuoi e di chi ti è stato accanto
son preziosi e con gli amici
grande festa, sei un Dottore!
Ciò sarà di grande vanto
per chi ha dato... tanto amore.
Nelle mie poesie troverai me, quello che ho avuto
la mia storia in frasi scritte
ed in quelle solo pensate
perché il coraggio a volte l'ho perduto.
Ricordi che volevo mettere da parte
cicatrici che fanno ancora male
ma in quello specchio ci sono sempre io
mentre il tempo passa e mi riconosco
nelle giornate tristi come d'autunno in un intricato bosco...
Forse ho sbagliato nel concedermi troppo
nell'amplificare i sentimenti
nel confidare tutti i miei tormenti
nel riporre fiducia a chi non meritava
sono qui a fare il mea culpa
non volevo certo farmi dire brava...
Nonostante tutta l'esperienza
non riesco a cambiare
agisco sempre in buona fede
e metto al primo posto la speranza.
Molto è scivolato sul mio viso
ma qualche ruga segna ogni passaggio
ho trovato alla fine un comodo posto
e mi sono fermata
non era certo il mio sogno
mi sono adattata
la vita spesso non ti fa scegliere
come tu vorresti
ma ti fa sognare ancora
come potresti...
ed io ho trovato nello scrivere e nella fantasia
per fortuna un'altra via...
Ogni anno puntuale c'è la potatura dell'olivo.
Intorno alla mia casa in cima alla collina
un simpatico vecchietto ogni mattina
ci svegliava di buon'ora:
oi signù s'è fattu juorn
ca ce stà Giuann.
Tutti all'erta che è arrivato
non facciamoci trovare impreparati
ecco o vin l'haj purtat
e dov'è quel suo bicchiere?
Presto sai che deve bere
questo è l'unico suo vizio
e vuoi mettere lo sfizio...
Cominciava a far baccano alle cinque appena l'alba
e poi pronta la bisaccia:
ne signò la si tajata la saciccia
voju pur la frittata
che me faccio na magnata...
Quella era colazione per un vecchio ultra ottantenne
guai a togliergli il suo vino
"rosso sangue chiglu buon".
Lavorava tutto il giorno
sempre col bicchiere in mano
"gliu dottor ha ritt chianu
Su nu bicchier agl juorn
ma se chell ca me resta è sta stozza e stu vinello
vogliu murì buon e nu poc stunat
nun me ce fa pensà
mo me veress n'goppa a chesta pianta
quann m'ha raccumannat
de nun lavurà
dottò; gli aggie rispuosto
è meju a beve vino e a magnà
ca può, può pur faticà
ancora nun si capit
ca voju murì cu stu bicchiere n'mano
ca m'aiuta a campà.
Uoje m'è rimast sul chest
at cos nun pozz chiù ca nun me fir
e tu mo vuò levà... ma lassa fà.
La mia casa era circondata da un grande giardino
dove la nonna piantava fiori
la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori
ed io di questa cosa ero un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
Una palma al centro, alta e fiera cresceva
con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
la nonna sotto aveva messo un tavolino
lì raccontavamo favole, era proprio bello il nostro giardino.
Su una delle sue grandi foglie aveva fatto un nido un timido uccellino
che la mattina si sentiva cantare.
Un giorno tutta quella gente protestò
per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva
la palma per dispetto, fecero tagliare.
Io disperata la vedevo cadere, tra le sue foglie volevo morire...
Raccolsi il nido del povero uccellino, lo posi dentro una gabbia d'oro
ma come potevano vincere loro
più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
La mia infanzia mi han tolto un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto
con me cresceva e dalla mia finestra
sentivo che cantava l'uccellino.
Quei maledetti...
Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
Per sempre, in alto, dove nessuno può arrivare
felice di volare
attraversare nuvole, sole e tempeste
mai mi fanno male
perché sola mi sono promessa di sfidare
crescere i miei piccoli senza farmi aiutare
ed imboccarli fino a vederli crescere
capaci di aprire le forti ali ed andare...
vedo le montagne e pianure immense, il mare
felice di provare fin dove voglio arrivare
il coraggio non manca solo librarmi in volo e salutare
il mondo da quassù non può far male
e quando decido di scendere devono solo tremare.
Seguirò la strada
promesso, nella tua stessa direzione
a volte guarderò sconsolata il paesaggio
ma hai scelto tu solo dove andare
io starò al finestrino e con la mano fuori a sentire il vento.
Qualche parola detta solo per non addormentarmi
a volte per ferirmi e non posso scappare
dovrei aprire lo sportello e lasciarmi cadere
troppo pericoloso, tu continua a guidare
voglio proprio vedere dove mi vuoi portare.
Decido allora per distrarmi di accendere la radio
per non ascoltarti a volte
troppo lungo questo viaggio
che ci ha fatto invecchiare
e la strada mi sembra lunghissima da percorrere
non vedo l'ora di scendere e camminare
spero da sola... per un po'
ecco un incrocio, un bar
che fretta di scendere e respirare
forse rimango qui, fingo di sentirmi male
non voglio sentirmi costretta in un viaggio
che non volevo fare.
Quando te ne andrai lascerai un vuoto, incolmabile.
Ecco perché ogni volta che ti guardo
non smetterei mai di starti vicino,
perché le sensazioni che oggi provo,
saranno gli unici ricordi che mi resteranno accanto
a riscaldarmi l'anima d'inverno,
quando tu non ci sarai.