Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Un angelo

Miché...
Guarda il cielo,
c'è una stella con le ali!
-No, non la vedo!
Miché...
Guarda! Sta venendo verso a noi con le ali stese
-No, non la vedo!
Miché...
Guarda! Ha le ali grandi bianchi che scintillano argentino nell'azzurro,
-No, non la vedo!
Miché...
Guarda! Si è posato sulla mia mano e mi inonda di luce bianca rutilante,
-No, non la vedo!
Miché... Si!
No la vedi, sono certa,
non sei uno di noi,
una luminosa stella con le ali,
un soave benedetto
Angelo!
Composta mercoledì 10 novembre 2010
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    Scritta da: Andrea Baron
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    I giusti

    Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
    Chi è contento che sulla terra esista la musica.
    Chi scopre con piacere una etimologia.
    Due impiegati che in un caffè del sud giocano in silenzio agli scacchi.
    Il ceramista che premedita un colore e una forma.
    Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
    Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
    Chi accarezza un animale addormentato.
    Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
    Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
    Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
    Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
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      Scritta da: Silvio Squillante
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Osservando la realtà

      Si perde lo sguardo nel firmamento terreno
      un calmo, lontano, colore unico.
      Ben riconoscibili i versi di cornamuse,
      sentori di vita, misti a sentori di sale.
      Un vento freddo di Norvegia,
      tanti fili d'erba mi urlano
      la bellezza del mio mondo
      sotto la pioggia di impavide onde.
      Bussa alla porta dei sogni la realtà...
      "ho di nuovo le ali, salterò nel vuoto per essere libera".
      Composta domenica 21 novembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Forse il vento mi salverà

        E mi sento solo,
        solo alla ricerca di un bacio
        tra i raggi dorati della luna,
        perso nell'orizzonte
        di un sorriso scomparso
        fra le onde del mare,
        l'amore vero dov'è?
        Chissà se il vento mi salverà,
        che significato ha la verità
        se nel mio cuore non ho spazio
        nemmeno per un altro amore.
        Colori e giardini vagano nei miei pensieri,
        voglio precipitare,
        fuggire ed essere sotterrato
        dalla pioggia fredda e bastarda
        di quella notte di Novembre,
        quanti sbagli hanno perseguitato
        la mia innata adolescenza lasciandola
        navigare fra le lacrime
        di un povero naufrago
        disperso nei confini
        e gli orizzonti di un altro
        lontano destino immerso ancora nei suoi occhi.
        Ho voglia di soffrire ancora
        di morire ancora
        ma perché io piango
        e tu non sei accanto a me,
        io piango solo con le mie stelle
        ormai scadute,
        nascoste tra le conchiglie e la sabbia
        che odora ancora di lacrime
        salate e scomparse nelle mie mani
        che nel inferno del mio strano passato
        ricercavano ancora una volta
        i tuoi sorrisi stuprati dai miei sospiri.
        Composta domenica 21 novembre 2010
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          Scritta da: Maurizio Fratacci
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Viaggio

          Fai la valigia e parti
          porta con te solo il necessario.
          Portati un sorriso,
          una coperta calda,
          un libro e un foglio bianco,
          portati l'amore, quello che ti è rimasto...
          e inizia il viaggio.
          Regala il tuo sorriso a chi ne ha più bisogno,
          e nutriti di quel che gli altri danno,
          recati in ogni posto,
          non tralasciare niente,
          ascolta tutti suoni e guarda attentamente.
          Dona tutto l'amore che hai portato,
          vedrai che sarà più di quel che pensi.
          Ascolta quel che l'animo ti dice
          e tornerai felice.
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            Scritta da: Piero Valle
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Fiore

            Reciso resta a guardare il mondo.
            Il colore scorre su quella mano che lo osserva.
            Profumo di una vita,
            respiro di dolcezza.
            Petali di velluto segnano il cuore con il loro calore.
            Un gesto improvviso,
            una spina tagliente.
            Una goccia di sangue.
            Scorre lentamente.
            Viaggio di dolore.
            Cammino di quel colore che come fuoco, incendia l'anima.
            Fiore che lentamente avvizzisce.
            Ma che splendidamente
            fa dono di se.
            Composta sabato 20 novembre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              L'anziano e il giardino incantato

              Un cespuglio,
              un tappeto di foglie stese
              sul pavimento umido e macchiato
              dalle mille lacrime
              di noi angeli senza ali
              e stelle da perseguitare
              C'era una volta un signore
              seduto su quella panchina
              abbandonata da un Dio scomparso
              tra le onde del mare,
              mi fermai e l'osservai
              mi fece avvicinare
              e mi raccontò la sua storia,
              osservai i suoi occhi pieni di lacrime
              trattenute da rimpianti e dolori
              nascosti nel profondo del suo cuore,
              con aria assorta e sofferente
              mi disse: "osserva quel giardino
              arancione, osserva i tulipani
              e i girasoli che lo consacrano
              e regnano tra le erbe
              e il fango di mille diamanti sospesi
              da quel raggio di sole che sostiene
              perfino i nostri innoqui sentimenti,
              ragazzo in questo giardino
              dormiva una donna con mille
              speranze e pochi sogni,
              dimenticata dal cielo, dal mondo
              e dalla sua anima,
              fra le mani un coltello
              e una sigaretta spenta e devastata
              dalla paura di un amore che fa male,
              pioggia e lampi sconfinarono l'infinito
              quella notte di Settembre,
              il vento ululava più forte
              e un angelo dalle ali bianche
              raccolse la donna e la porto con lui,
              ragazzo, da quel giorno ogni notte
              la terra smette di girare
              e dal cielo un raggio color verde smeraldo
              penetra l'orizzonte più lontano,
              cade sul terreno umido
              ed è proprio li ragazzo,
              che la donna morì,
              ci sono ancora le sue lacrime,
              il suo sangue e i suoi mille
              tulipani e girasoli avvolti
              ancora dal dolore e dal respiro
              della sua anima".
              Composta mercoledì 17 novembre 2010
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