Poesie d'Autore


Scritta da: Manuela Maria Pana
in Poesie (Poesie d'Autore)

Eternelle

Abbracciami amore,
come se queste mani fossero rami,
o alberi,
Come se queste onde vigorose dal mare
tornassero a riva,
E corolle di stelle mi venissero incontro.
Stringimi ancora,
Come se il vento mi dovesse portare via,
lontana da qui,
E parlami,
Parlami tanto da poter riempire tutti quei silenzi,
che ti sei lasciato in serbo per le mie malinconie.
Poi amami, amami tanto,
Perché dei giorni senza amore,
L'eternità non ha memoria.
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La notte è ancora nostra

    Questa notte
    non voglio lasciarti andar via...
    Sinuosa e raffinata
    mi prendi con fare armonico le mani
    e poggiando le tue labbra sulle mie
    mi baci lasciando scorrere brividi sonanti
    e nuovi sulla mia pelle.
    Le tue eleganti parole accarezzano il mio corpo
    nudo e impaziente del tuo...
    Voglio te, voglio goderti,
    voglio sentirmi tuo.
    Le serrande si chiudono sole...
    Nessuno può osservarci,
    soli in questa notte eccitata
    dal muoversi simultaneo
    dei nostri corpi affamati, insaziabili.
    Voglio assaporare il tuo fiore
    e sentir cader gocce
    di rugiada nelle mie calde labbra...
    L'orgasmo arriva sfiorando l'orizzonte
    mette in mostra i suoi doni.
    Non mi stanco voglio sentirmi dentro di te
    ancora...
    Entrare senza sosta nel tuo paradiso,
    baciare i tuoi seni e nell'aurora sfiorare
    l'infinito nelle più strane
    e perverse fantasie d'amore.
    Il tuo sudore sulla mia pelle
    lentamente si poggia sulle lenzuola color
    smeraldo dall'odor ciliegio avvolgono
    dolcemente i nostri corpi sospesi
    da questo vortice di passione e dolore.
    Ti prego non fermare il tuo istinto...
    Nei tuoi occhi mi perdo
    per poi riscoprirmi vivo
    e desideroso di te, del tuo corpo,
    delle tue mani che delicate
    sfiorano lo stelo vittima d'amore.
    Composta martedì 7 dicembre 2010
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      Scritta da: Marco Giulini
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il rimorso

      Il rimorso assale
      crudele, tremendo
      di colpe forse innocenti?
      Arde e sale: di stridi gemèndo
      udir pensier crudi e saccenti.

      Ricordo l'esile dono
      porto a un tenero bimbo.
      Un dolcetto, un profumato corimbo;
      ma poi un parlante frastuono
      passa e passa squillando:
      so e non so di quali colpe mi sta accusando.
      Composta domenica 31 ottobre 2010
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        Scritta da: Alberto Iess
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Serenata notturna

        Calcedonio su distese cerulee di cielo,
        han lasciato le foglie i rami del melo.
        Ore di luna, sonetti composti a bei volti,
        parvenze di tramonti dai tiepidi risvolti.
        Ispirato dall'ombra che sfuma i contorni,
        nostro per sempre, più forte dei giorni.
        Composta mercoledì 1 dicembre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          La poesia ovvero

          Bastò un distico di Rimbaud
          a sradicare la mia esistenza
          dai valori a tutti noti.
          Bastò quel respiro per inseguir
          la parola che "parla da sé"
          per ritrovarmi, poi, appeso
          come cencio nel fiume della poesia.

          Sarò violento ed arroventato,
          nero figlio del mio stesso bruciare
          e con mano ferma segnerò
          l'attimo più alto del mio impetuoso ardere.
          Sarò lo spirito pigro e privo di fiamma
          che appoggiato alle "sue stelle"
          ammirerà di esse la bellezza e la frammentarietà.
          Composta venerdì 10 dicembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Un indifeso ricordo

            Uno stridente tintinnino di lacrime,
            mille cerchi concentrici
            nascono, goccia dopo goccia,
            nell'ormai saturo specchio liquido,
            un indifeso ricordo.
            Lastra fredda e luminescente
            sulle gote del giovinetto
            che schiacciato nel suo viso
            ammira stupefatto
            la magia della neve,
            un indifeso ricordo.
            Osservare in silenzio il corpo tuo
            mentre fai finta di dormire,
            distesa dolcemente sul fianco
            illuminata e cullata dal nostro amore,
            un indifeso ricordo.
            Composta venerdì 10 dicembre 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Un braccio teso verso il tuo viso...

              Un braccio teso verso il tuo viso,
              caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
              Accoglienti lacrime,
              figlie inattese della gioia,
              solcano le tue limpide iridi.
              Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
              Un inaspettato bacio raggiunge
              le tue labbra dischiuse in sorriso,
              un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
              Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
              ma per evitar di capire che fuori
              il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
              Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                Scritta da: Dora
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Capitolo sesto
                Parla il colpito
                (opera di Rino Gaetano)

                Un dì, nel cammino della speranza,
                Mi soffermai per un rimprovero
                Venutomi dalla pura ignoranza.

                Mi ordinarono a limite di Omero
                Ire coi fagotti della mia irante.
                Io, che no sapea rifugio al sombrero,

                Mi difesi come mai e usai il calmante.
                Nel mio spirto poetico trovai nel core
                Una rima d'offesa e come Dante

                La inveii contro bruto l'inflittore.
                Osai e dirolle come gettar la sabbia,
                Ero il primo contro quel dottore

                Che non rispettava che sua rabbia.
                Non val mostrare la prepotenza,
                Non suffice celar passato in gabbia,

                Quando poi di intelletto è senza.
                Ma lui di educazione è pressoché manco,
                Or che già mostravansi fuori e a menza.
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                  Scritta da: Phantastica
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Lo spiraglio dell'alba
                  respira con la tua bocca
                  in fondo alle vie vuote.

                  Luce grigia i tuoi occhi,
                  dolci gocce dell'alba
                  sulle colline scure.

                  Il tuo passo e il tuo fiato
                  come il vento dell'alba
                  sommergono le case.

                  La città rabbrividisce,
                  odorano le pietre
                  sei la vita, il risveglio.

                  Stella sperduta
                  nella luce dell'alba,
                  cigolio della brezza,
                  tepore, respiro
                  è finita la notte.

                  Sei la luce e il mattino.
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                    Scritta da: Antonio Prencipe
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Due Anni

                    Due notti, due vite, due amori
                    non riesco ancora a dimenticare
                    il sapore della tua innocenza
                    che brutalmente ti è stata strappata via,
                    violentata come un petalo di rosa
                    gettato nel fuoco assassino
                    di un dolore maledetto
                    che la vita ti ha sottoposto.
                    Due notti, due vite, due amori
                    vorrei poter dimenticare
                    le stanze chiuse, il gelo
                    sulla mia pelle,
                    il sangue gocciolare dalle mie mani,
                    dai miei occhi, vederlo attraversare
                    il mio destino era come morire
                    in angolo paludoso
                    corroso dalla ruggine e dal fango
                    che come pioggia assaliva la mia vita.
                    Due notti, due vite, due amori
                    fa freddo,
                    siamo soli in casa
                    vino rosso e marlboro,
                    tranquillità, amore,
                    i nostri visi si riflettono nel fumo
                    che tra i cieli costellati
                    di stelle e mari massacrati
                    dalla luce tiepida del tempo
                    mascherano il respiro straziato
                    di mille anime disperse,
                    disprezzate perfino dai loro cuori.
                    Due notti, due vite, due amori
                    la clessidra sta per giungere al termine
                    l'ultimo granello di sabbia
                    cade lasciando un forte boato
                    nelle mie orecchie stanche
                    di ascoltare il rumore del mondo
                    che senza pazienza si porta via
                    anche il più scortese degli amanti,
                    a piedi nudi attraverso il tempo,
                    ritorno indietro di due anni,
                    sono felice, fiero, innamorato,
                    la luce del sole accarezza il mio
                    corpo lasciandolo brillare
                    come cristalli in un mare di lacrime,
                    due anni fa donai il mio cuore,
                    oggi ho deciso di regalare
                    la mia anima al mare.
                    Composta giovedì 9 dicembre 2010
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