Poesie d'Autore


Scritta da: nina.*
in Poesie (Poesie d'Autore)

Tu!

Se con i grandi occhi
silenziosi di Giuseppe
sai accorgerti di Gesù
che nasce in te.

Se con il cuore dei pastori,
gonfio di attesa,
sai camminare
verso di Lui.

Se con le braccia accoglienti
di Maria sai stringerlo a te.

Allora Gesù verrà proprio oggi.
E sarà il tuo Natale.

Auguri!
Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ombre sul muro

    Le ombre sul muro screpolato
    entrano negli anfratti vecchi
    di anni segnati di gelo e di sole,
    incisi con punte secche di cuori,
    e parole d'amore e frasi oscene.

    Sono ombre sottili, striscianti di noi
    che siamo passati indifferenti nelle
    Estati profumate di tigli e di erbe, negli
    Inverni gelati di umide brume, nello
    Inconsapevole andare del tempo.

    Ora le ombre inserite nei buchi, nelle
    crepe della nostra anima, un giorno
    ribelle, s'allungano diafane, sperdute
    in questa superficie secca che sapeva
    di sole, che profumava di un altro Natale.
    Composta lunedì 12 febbraio 2007
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      Scritta da: Gabriella Bellino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Al più bel Bambinello

      Caro Bambinello
      lì nella tua culla
      ogni anno
      sei sempre più bello.
      Culla povera e umile
      che ospita un Bambino
      dall'origine nobile,
      non per casta
      o discendenza,
      ma perché
      la sua provenienza
      è legata da sempre
      a Colui che è
      e mai sarà.
      E quando avverrà
      che Lui tornerà
      giustizia si farà,
      ma io lo spero già
      ogni anno che ti vedo là
      nella tua culla
      con cui sempre mi commuovi
      e dolcemente mi conduci
      nel mistero della tua natività
      che affascina da sempre
      tutta l'umanità.
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        Scritta da: Silvio Squillante
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        14-12-2010 "Roma"

        Urla! urla! urla...
        fino a sentire il fremito dell'uguaglianza
        che tutti dicon di vendere.
        Corri! corri! corri...
        sul valzer cadenzato dei tuoi ideali pulsanti.

        Protesta! protesta! protesta...
        muro invalicabile prima del nostro cuore.
        Violenza! violenza! violenza...
        deflagrazione in bocca alla bambina
        che porta il nome di "libertà".
        Composta giovedì 16 dicembre 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Un deserto senz'acqua

          Il mio soffrire è quasi appariscente
          come l'aria di Novembre,
          i miei seguaci avvistamenti
          nel torpore del mio destino
          sorreggono con mano il paradiso,
          l'autunno squarciando il tempo
          inonda l'azzurro di un mattino
          freddo all'improvviso,
          caldo come la neve dai candidi coriandoli
          pesanti come sassi nel vento,
          l'odore del mare non è in vendita,
          le nuvole rosso fuoco
          sobbalzano di forza propria
          e con fare armonico svelano i segreti
          del proprio contemporaneo infinito.
          Più di una volta con le mani
          sporche del mio stesso sangue
          mi sono chiesto chi ero
          e che fine ha fatto il mio sorriso
          schivato dal mio pianto
          costretto, crocifisso dal tempo e dallo spazio,
          più di una volta ho scelto
          le tenebre alla luce
          purtroppo mi ero abituato
          allo sconforto sonante
          di leggere foglie levigate
          dallo scuotere incessante
          di paure ed emozioni sussurrate
          da un cuore senza nessun ritegno
          e devozione per questa vita amara
          ma deliberatamente vissuta
          fino all'ultima libera lacrima
          versata in un deserto senz'acqua,
          più di una volta ho riesumato
          la mia anima sotterrata nel profondo,
          di un corpo nudo, bello
          e privo di qualsiasi emozione
          che il color del cielo
          possa ironicamente far brillare
          come stelle nell'Universo represso.
          Composta domenica 12 dicembre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Viaggio senza ritorno

            Avevo preso quella decisione,
            volevo donare la mia vita al niente,
            cancellare tutto questo dolore
            cancellare le lacrime salate, bastarde dal pavimento
            e cadere nel buio, cadere per sempre
            e non alzarmi,
            volevo sperare la morte con lieve pazienza
            senza aggredirla o impaurirla,
            ho desiderato morire nei boschi
            pieni di fragole mature, avvelenate dal mio
            cuore diviso, squarciato in due.
            Una puttana che ha perso
            la via si perde negli occhi di chi la sua
            dignità calpesterà,
            un angelo suicida per le strade e le montagne
            cerca invano un cuore da poter
            seppellire assieme alle sue ali,
            un carnefice, uno stupratore con le mani giunte
            inginocchiato sul tappeto sporco
            ancora dal sangue innocente
            di colei che l'amore ancora aspettava,
            prega un Dio che nel suo cuore
            ha già tradito, prega, si pente,
            chiede perdono per i suoi peccati così orrendi,
            non passa molto tempo
            il cielo è ancora scuro,
            il carnefice ha consumato un'altra vita,
            si pente ancora e prega ancora
            quel suo Dio così amato, buono, tradito.
            Maledico il mio essere poeta
            in un mondo strumentalizzato
            da un Dio che non ha padroni.
            Steso a terra rincorro colori e sogni,
            sono già morto dentro,
            una parte del mio cuore è ancora illuminata
            da una strana luce,
            osservo gli smeraldi e penso al vuoto
            che nel profondo non sono
            mai riuscito a colmare,
            corrò verso l'Africa
            per poter così donare la parte
            illuminata di questo
            mio cuore sconosciuto a coloro che sicuramente
            ne hanno bisogno e forse anche più di me.
            Composta sabato 11 dicembre 2010
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              Scritta da: Fiorella Cappelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Aspettando la Neve

              La notte regala
              ovattati rumori.
              Luci di plastica
              penzolano nel vuoto
              vi si aggrappano
              i ricordi
              di un Natale di festa
              fatto di profumi
              di zenzero e cannella
              di canti gioiosi di bimbi
              semplici, raccolte armonie
              letterine di porporina
              e piccole mani giunte
              Aspettando la neve...
              ci accolga il calore di una Famiglia
              da ospitare... nel cuore.
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                Scritta da: Maurizio Fratacci
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il bene al limite

                Basta la luce di una tenue fiamma
                per far brillare tutta la tua vita.
                È come aggrapparsi ad un raggio di sole,
                come sospinti dalle onde del mare
                che rendono più breve la salita.
                E poi volare in alto
                con le tue stesse ali,
                fino a toccare il cielo con le dita,
                dove basta un accenno di sorriso
                e una parola detta piano piano,
                e come per magia
                il male è un po' meno doloroso.
                È questo il bene al limite,
                al limite del bene.
                Ma senza andare oltre,
                perché oltre quel bene
                C'è l'amore.
                Composta sabato 25 dicembre 2010
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                  Scritta da: Barbara Brussa
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Introduzione

                  Ho visto il vento accarezzare la terra,
                  e foglie secche e calpestate levarsi in volo
                  per danzare nel vento.

                  Ho visto occhi leggermi nell'anima,
                  e ho udito l'anima narrarmi storie silenti.

                  Ho visto un Cavaliere e la sua Dama
                  amarsi nell'oscurità, bramando la luce del giorno;
                  infine, ho visto la luce del giorno
                  esplodere nelle tenebre
                  per accendere d'eterno il loro amore...

                  Guardando con gli occhi del cuore,
                  ho assistito alla magica metamorfosi
                  che trasforma l'impossibile
                  in realmente possibile.
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