Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sabbia

Sarò sabbia tra le tue dita
che lascerai cadere
per te sarò finita...
Tutto hai distrutto come i tuoi castelli
sogni e quanto
tutta la mia vita
passera per te
scrollandomi di dosso
ma per me un tormento
che dura fino adesso.
Come potrei mai dimenticare
se manchi a questa bocca
manchi al cuore.
Passeggio sulla spiaggia
e guardo l'onda
che accarezza i miei piedi
ed i miei sogni affonda.
Non ci sei più
ma all'orizzonte guardo la linea infinita
che divide il cielo e il mare
mi riporta a sognare
e penso che per me non è finita
rivoglio la mia vita
guardo dove comincia a tramontare.
È stupendo a quest'ora il mare.
Si... ritornerò ad amare.
Composta nel 2009
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Saprai dove trovarmi

    Dove verrai a cercare, quello che rimane di me
    forse dove il vento si confonde
    dove le voci si sentono sempre più lontane
    dove gli occhi si perdono
    ed i contorni spariscono.
    Mi cercherai nei tuoi pensieri, se vorrai
    mi terrai geloso tra i ricordi
    ed orgoglioso come sei
    mai mi dirai che è vero.
    Il mare grande amico mio
    mi porterà il tuo canto, che assomiglia al mio.
    Avrai voglia di rivedermi
    di tornare indietro
    ma è troppo tardi per ricominciare.
    L'amore si deve coltivare
    come una pianta rara
    che aspetta per sbocciare.
    Tu lo hai tenuto a secco
    senza annaffiare
    mai una lacrima, mai una scusa
    per recuperare.
    Ora vai cercando quel che hai perso
    e sai dove trovarmi...
    Ma che io torni indietro
    non c'è verso.
    Composta nel 2009
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      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ha indossato la camicia, ha preso l'ombrello
      non ha detto parola
      nemmeno io.

      Dpo che se n'è andato
      sono rimasta innanzi allo specchio
      ho estratto la lingua
      per vedere se erano rimaste impigliate delle parole.
      Purtroppo ho visto solo muscoli e vene.

      Ho ritirato la lingua
      sono scoppiata a ridere
      la risata non è una parola - poi ho infranto lo specchio.

      Da quel momento
      ho continuato a infrangere specchi
      invano
      cercandone uno
      che non riflettesse
      più, uno specchio
      che infrangesse me.
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        Scritta da: Giorgio De Luca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Oh, dolce Laura! (Laura, nel ricordo del Petrarca)

        Dell'amor mio parlai
        quando s'affacciò la prima ombra.

        Cullai l'amor ferito dove un dì,
        al sorgere del sole,
        l'incontrai.

        La sete d'amore non placai.

        Mi strussi d'un mesto pianto
        nel segreto rifugio.

        Ancor profumano le rose di colei
        che l'alma affligge,
        dal ciel nascosta.

        Oh, dolce Laura,
        nel tenebroso inverno
        il rimembrar m'è pena...
        Composta giovedì 8 agosto 2002
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          Scritta da: Giorgio De Luca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ovidio Nasone, Publio

          L'ardore poetico,
          l'amore per Livia,
          la passione per Giulia,
          le ire di Augusto.

          L'esilio,
          il mar Nero,
          la speranza del perdono,
          la vana attesa.

          Il rimpianto della natia terra.

          Canzoniere dell'amore,
          l'ultima nota si infranse sugli scogli
          dell'antica città.
          Composta giovedì 25 ottobre 2001
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            Scritta da: Giorgio De Luca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ancora vestito di primavera

            Vorrebbe essere libero,
            errare alla ricerca di se stesso,
            ascoltare l'allegro canto degli ubriaconi.

            Vedere le eternità della notte,
            aspettare ch'ella passi
            avvolta nel mantello del silenzio.

            Sentire il sussurro di una voce...

            di un bambino invecchiato ancora vestito
            di primavera!
            Composta lunedì 18 luglio 2005
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              Scritta da: Giorgio De Luca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Loro sapevano...

              Loro sapevano degli orrori
              nella Risiera di San Sabba,
              dei campi di sterminio di Mauthausen,
              delle camere a gas di Auschwitz,
              dei forni crematori di Zacao.

              Loro sapevano dell'odio spietato
              contro l'ebraismo, dei treni che partivano
              carichi di carne umana asserragliati
              dentro vagoni sprangati.

              Loro sapevano degli ebrei polacchi, russi,
              ungheresi, tedeschi, cechi, olandesi,
              internati nei lager di Dachan, Buchenwald,
              Sachsenhausen, Chelmno, Treblinka,
              Sobibor, Belzec.

              Loro sapevano del genocidio degli ebrei,
              dei crimini commessi dal Terzo Reich,
              dei numeri sulle braccia marchiati a fuoco,
              del disprezzo per il risveglio della libertà.

              Loro sapevano...
              della distruzione degli ebrei
              Loro sapevano...
              Composta giovedì 27 gennaio 2005
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Buio

                Passeggiavi lungo quel viale
                che ormai conoscevi
                le foglie in quel settembre
                cominciavano a cadere
                In volo sfioravano il tuo viso
                un brivido per quella carezza.
                Il sole tra le nuvole nascosto
                ogni tanto un raggio
                ma non ti accorgevi
                un ulteriore brivido per quel po' di calore.
                Con una stretta al cuore
                pensavi che solo quella, era la tua strada
                altro non potevi fare
                sola nel buio dove ti trovavi...
                Le tue mani sull'erba un po bagnata
                per sentirne l'odore
                di quella rugiada non ancora evaporata
                ed era la tua, una lunga camminata
                in quel viale alberato, senza principio ne fine
                fatta al buio di una triste giornata
                Nei tuoi occhi ormai, solo ombre
                che nella nebbia si perdono...
                come al tramonto, per te, nell'infinita nottata.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Paura

                  Cos'è quell'ombra
                  sul muro della stanza
                  accenderò la luce si allontanerà.
                  Cos'è quel fruscio
                  s'ode il vento, chiuderò la finestra
                  non si sentirà.
                  Cos'ho nella testa
                  tutti questi pensieri
                  non mi fanno riposare
                  ma è inutile, mi poggio sul cuscino
                  non riesco a stare
                  pulsano nella testa
                  vorrebbero uscire.
                  Stringo il viso con le mani
                  cercando di contenere
                  quello che mi sta scoppiando
                  ma inutilmente e piango
                  forse con le lacrime
                  spariranno quei fantasmi
                  impegnati ancora in una danza
                  sui muri di questa immensa stanza.
                  Calmerò l'anima
                  riuscirò a dormire
                  ma domani un altro giorno ci sarà
                  che mi farà paura....
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                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Fuggi

                    Fuggi da me, poiché io sono un miserabile. Ruberei senza alcuna pena, giurando il falso.
                    Fuggi da me, poiché io sono un millantatore. Convincerei lo stesso iddio di non esser poi così onnipotente.
                    Fuggi da me, poiché io sono un assassino. Ucciderei senza alcun dubbio, mangiando subito dopo e senza perder il sonno.
                    Fuggi da me poiché io sono un Poeta. Posso con le parole dipingere mondi e realtà ultraterrene, eteree, lontane dalla concezione dell'occhio.
                    Fuggi da me poiché io son tutto e son nulla, fuggi da me Fanciulla poiché tutto questo io lo farei per te.
                    Fuggi da me, perché?... Perché così dev'essere!
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