Poesie generazionali


Scritta da: Andrea Calcagnile
in Poesie (Poesie generazionali)

Il pomeriggio silente

Il pomeriggio silente,
mi spinge verso un paesino
denso di infiniti frammenti.
Sono in un vagone,
ascolto il mormorio del vento
che percuote sui finestrini,
ascolto altre voci che parlano,
ma il mio cuore ascolta
solo il sangue che mi scorre
con tanta destrezza,
per la tensione
che mi cinge dappertutto.
Ammiro il cielo pacato
e un elisir mi avvolge,
il treno suona l'ultimo colpo,
sto per arrivare dal mio amore.
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    Scritta da: Carla Compierchio
    in Poesie (Poesie generazionali)
    La felicità abita dentro di te,
    è solo che nemmeno tu sai cos'è.
    Cercarla ti conviene
    per superare tutte le pene.
    Non è una cosa eclatante
    ma nella tua vita è importante.
    Come non l'hai capito?
    Non la devi rincorrere
    perché sarà vano,
    arriverà piano piano:
    accarezza un bambino,
    accogli un sorriso,
    godi del sole di un caldo mattino,
    vivi la vita con tutta la gioia che puoi,
    è questa vedi la felicità che vuoi.
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      Scritta da: Susanna Scarlata
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Mai più vetri rotti sotto i piedi scalzi.
      Sa anche non svanire la felicità.
      È un tesoro che trovi per caso,
      il posarsi leggero di un'ape su un fiore.
      Mai fuochi d'artificio e colpi sordi che fan crollar la notte.
      È qualcosa che si aspetta essere gigantesca
      e invece si rivela quasi fosse minuscola.
      Sa durare, sa farsi assaporare tutta,
      tanto da riuscirla a trattenere.
      Si ferma e permette alla vita di ritrovare il suo senso
      rimangiandosi l'intera inconsistenza dei troppi perché.
      E farei di tutto io per lasciarla afferrare anche a voi
      che non cercate altro che un po' di bene, di pace e accettazione.
      Vorrei potervi disegnare sorrisi ovunque
      così che possiate rubarne uno ogni volta che sentite di non trovarne più.
      Vorrei ammorbidire le strade rigide che vi ostacolano e vi bloccano.
      Vorrei far parte del vostro buon umore,
      contribuire in tutto per non subire ancora.
      Vorrei che possiate conoscerla, stringerla,
      portarla sulle spalle con fierezza, la felicità.
      Perché non è impossibile incontrarla, non è invisibile,
      la si può vedere se solo lo si vuole.
      Sta accanto a tutti e probabilmente dipende proprio
      dal nostro modo di arrampicarci, aggrapparci per poi salvarci.
      Dipende da noi, da voi.
      E farei di tutto io. Farei di tutto.
      Mai più vetri rotti sotto i piedi scalzi.
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Gioele

        Ti voglio bene come il sole
        ti voglio bene come il mare
        ti voglio bene come il pane

        sei tu la mia speranza di vita
        senza di te mi sento un troglodita
        sei un concentrato di intelligenza e loquacità

        che faranno di te un beniamino della comunità
        un bene prezioso per la società
        un valore aggiunto per l'umanità

        Mi stupisce la tua facilità di apprendere
        mi disarma la tua puntualità nel rispondere
        ma ancora non ho capito se sei un bambino prodigio o un prodigio di bambino?

        Comunque a me basta sapere che
        quando vedi la nonnina ogni mattino
        la tua prima domanda perentoria che gli fai
        è: "ma dov'è nonno Peppino?".
        Composta mercoledì 11 febbraio 2015
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          Scritta da: Fragolosa67
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il nulla è un buio di pace in assenza di te

          Il nulla è un buio di pace in assenza di te.
          La luce è il rumore della vita nel mio esistere.
          Il suono della terra quando passi.
          Quel tuo vivermi dentro anche se non ti vedo.
          L'oscurità è un luogo incognito dove non posso cercarti.
          Fermati allora e dimmi dove vai.
          Non voglio perdermi per altre vie.
          Ci sono sentieri oscuri e ombre da schiarire.
          Composta giovedì 11 dicembre 2014
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            Scritta da: Fragolosa67
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La sapienza ha risvegliato la mia anima

            La sapienza ha risvegliato la mia anima
            falsamente sopita.
            Ho aperto gli occhi all'esistere eppure, c'ero.
            Non conosco il nome dell'angelo che mi ha condotto qui.
            Mani amiche hanno accarezzato la mia vita.
            Non un grazie solo ciao.
            Il mio nome nei suoi ricordi.
            I suoi occhi nei miei.
            Composta giovedì 11 dicembre 2014
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              Scritta da: Carlo Sorangelo
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Vorrei

              Vorrei che tu leggessi nei miei occhi e
              trovassi il romanzo che parla di noi

              Vorrei che tu possessi ascoltare il mio cuore
              e sentissi la nostra melodia quando siamo insieme

              Vorrei che tu guardassi nella mia mente
              e vedessi il quadro che ritrae la nostra storia

              Vorrei che tu percepissi la mia anima
              e avvertissi la felicità che sprigiona

              Vorrei donarti il mondo
              ma non esiste universo che possa paragonare a te.
              Composta martedì 10 febbraio 2015
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