Poesie generazionali


Scritta da: Sabrina
in Poesie (Poesie generazionali)

Volare lontano

Volare lontano,
tra l'azzurro del cielo
ed il verde dei campi,
chiudendo gli occhi
per vedere solo la luce...
abbandonare il corpo
per diventare una stella,
senza avere più paura della notte
mentre la mia luce brilla
e corre lontano
dove il male non esiste
e dove tutto è armonia
e fa parte di me.
Vorrei volare da te
e sussurrarti il mio amore
curando le ferite,
mentre muoio
in uno dei tuoi abbracci
per rinascere insieme a te,
ammirando le anime libere
rinfrancate dal nostro amore.
Vorrei che l'amore che ho dentro
esplodesse e abbracciasse il mondo,
mentre serena volo,
tra i rami secchi
degli alberi in inverno
guardando la mia vita passata
per capirne il perché.
Vorrei... vorrei.
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    Scritta da: Lilly C. Arcudi
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ogni nuovo giorno

    Ricorda che
    ogni nuovo giorno
    non è un punto di arrivo ma un punto di partenza
    nell'amore del vivere quotidiano,
    nell'amore del vivere col prossimo,
    nell'amore della propria esistenza,
    nell'amore del dono e del donare,
    nell'amore di essere e non avere,
    nella gioia di alzarsi ogni alba e dire grazie,
    nella felicità di parenti e amici che
    ti vogliono bene, ti stimano e ti amano,
    con la forza che fa superare dolori e ostacoli,
    con la consapevolezza che la spiegazione
    di tutto è l'amore nei gesti e nelle parole,
    nella speranza che tutto questo resti
    nel vento del tempo
    e nella terra di ogni luogo,
    riempiendo di vita, di vissuto e di eterno
    tutti i giorni della tua vita,
    della tua famiglia e dei tuoi cari
    all'infinito anche dopo di te,
    perché non importa quanto tempo essere
    ma importa come essere
    vita vera anche in un solo secondo.
    Composta sabato 17 gennaio 2015
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Riminescenze

      Non avrei mai dovuto
      toccarti, stringere, baciarti
      ora sono folle per averti perso

      adesso sono nulla e niente posso darti
      Vorrei parlar con Dio
      perché mi apra una porta

      nel mare dell'immensità, ai confini
      della galassia dove ti avrei portato
      e dove tu hai portato me

      lì dove il tempo non finisce mai
      non consuma e non sbiadisce
      ti avrei portata sulle mia braccia

      dolcemente come una sposa al suo primo si
      invece non mi resta altro che
      il dolce ricordo soltanto della tua faccia.
      Composta lunedì 19 gennaio 2015
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