Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)
Le tue mani
leggiadre come farfalle
planarono sui miei polsi
e le mie braccia
il mio petto
furono come attraversati
da impetuose scosse
che scorrevano
sottopelle.
Le tue mani calde
a custodirmi
dal vento della malinconia
a rifiorire in me sensi
ibernati nel freddo dell'ipocrisia!
In quel tepore trasmesso
in me, nell'anima mia,
ci fu letizia
un tripudio d'agio
e mi lasciavo abbandonare.
Le tue mani
compiutamente
sulle mie
a placare l'errare
di un amore in perdizione
per il rifiorir di un amore
senza condizione.
Composta domenica 16 novembre 2014
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    Scritta da: Vera Santoro
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Quest'amore che era cucito nella tasca del cuore,
    preme per venire fuori
    e come una goccia sulla pietra
    scava scava, fino a trovare la via
    e piano piano conduce le parole
    alle mie labbra che però restano serrate
    e allora continua a scavare e
    le porta agli occhi che in uno sguardo
    ti gridano il mio amore.
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      Scritta da: Li_mas Mastropaolo
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Volo d'amore

      Ti cercherò
      dovunque tu sarai
      ti troverò
      seppure costerà,
      e t'amerò
      per sempre senza avere.
      Ti porterò in eterno
      nel mio cuore.
      Non muterà il sentirti
      dentro me
      forte presenza
      intensa bramosia.
      E voleremo insieme
      nel profondo,
      dentro quel cielo
      in cui sconfina
      il mondo.
      E ci ameremo sempre
      e ancora più.
      Composta venerdì 14 novembre 2014
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Amico tirolese

        Oggi, mentre camminavo
        e sentivo la pioggia
        un po' sul viso
        un po' sull'ombrello,
        pensavo che sei tu,
        il mio Tirolo

        Stai nella roccia dolomitica
        nell'abete annoso
        nei sentieri erbosi
        nel mugghio delle malghe
        nelle acque che scrosciano
        nel fuoco tonante

        Nei ghiacci e nei crepacci
        nella pioggia e nel sole
        Nell'aria
        fai parte degli uccelli
        predatori
        delle api e delle farfalle
        Sei, nella lunga valle

        Nei fiori
        e in tutti i colori
        che riempiono i tuoi occhi
        e la tua vita.
        Composta lunedì 24 giugno 2013
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          Scritta da: sirinot
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ricordo

          Parlare ora è facile
          nella stanza vuota
          non ritorna che la mia voce

          dove sedevi ci sono panni
          una chitarra silenziosa
          note spente su una pagina

          il sole penetra di taglio
          si scompone nel pulviscolo
          mangio vecchie briciole

          sogni e speranze si cozzano
          un rumore silenzioso
          una lacrima un ricordo.
          Composta martedì 12 novembre 2013
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La vigilia

            Profumo di Puglia.
            Si tramanda la tradizione dei sapori unici
            di un vecchio passato,
            la nonna alla madre, la madre alla figlia,
            Tutta riunita la famiglia.
            Orecchiette con le cime di rape,
            le frittelle incantate,
            frittelle vuote,
            o frittelle dal sapore intenso ripiene di tonno e cipolle soffritte,
            c'è chi ama ricotta forte e pomodorino, dal sapore sopraffino.
            Tra un po' è l'ora della festa.
            Tutti infuocati i falò, tutti riuniti a cantar canzoni.
            È pronto il calzone focaccia ripiena con cipolle e baccalà.
            Una grande tavolata, va avanti la tradizione,
            si gioca a carte, tombola, burraco, mercante in fiera,
            si gioca a tarda sera, a tarda notte,
            chi invece torna a casa a prima mattina.
            Rievocata la tradizione di quand'ero bambina.
            Composta sabato 15 novembre 2014
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              A poco da te

              Avessi un nome in testa
              io lo darei a te,
              perché tu lo portassi dentro.
              Nascosto,
              perché nessuno lo conoscesse.
              Un nome segreto.
              Perché nessuno ti potesse chiamare,
              far voltare,
              conoscere o riconoscere.
              Avessi tasche ampie al mio mantello
              tirerei fuori le mani e stringerei le tue
              per accompagnarti.
              Ti parlerei in una lingua
              che solo tu ed io conosciamo
              perché restino nostre le confidenze che ci facciamo.
              Ho tutto questo,
              ma ti osservo passare e taccio,
              abbasso gli occhi,
              e mi resti segreta.
              Composta sabato 15 novembre 2014
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Una notte in albergo, l'undici settembre

                Stanotte,
                disteso
                abbracciato alla novità della serata.
                Lei che si fida e dorme,
                io che resto sveglio
                e quindi che mi fidi o no
                non cambia niente.
                E domattina invece
                ad occhi chiusi
                fingendo di dormire,
                per lasciarla andare
                senza doverla salutare.
                Poi
                con la sicurezza di esser solo
                chiudere gli occhi per davvero
                e provare un po' a dormire.
                Composta sabato 15 novembre 2014
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