Scritta da: Amedeo Susta
in Poesie (Poesie personali)
Voglio dirti
Basta voglio dirti ti amo
correndo piano piano
prendendoti per mano
bisbigliare "ti amo"
e lasciare che il vento
lo porti lontano.
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Basta voglio dirti ti amo
correndo piano piano
prendendoti per mano
bisbigliare "ti amo"
e lasciare che il vento
lo porti lontano.
Canto la Natura
canto i fiori bianchi del melo
e il vento che ne fa
neve di primavera.
Canto i tronchi fantasiosi
che con le loro
fronde indisciplinate
ricamano il cielo terso.
Canto i cespugli di ginestra che,
con il loro giallo acceso,
accompagnano
la strada sterrata.
E unisco la mia voce
a quella multiforme
degli uccelli,
grandiosa colonna sonora
che ormai pochi
sanno ascoltare.
E mi riempio
di Bellezza pura.
Partita persa
quella contro la primavera.
Per quanto
tu indurisca
il tuo guscio di disperazione,
lei troverà il modo
di piantare un seme,
anche piccolo,
che crescendo
sgretolerà
la tua corazza.
Prorompente forza vitale
della Natura,
esplosione di energia,
esondazione travolgente...
Lasciati inzuppare
e fatti trascinare
verso una foce
che ancora non conosci.
E giunse il tempo che tutto dimentica
prodigo curatore dell'anima.
Le porte torneranno ad aprirsi
su di un mondo diverso.
Abbracci e strette di mano
per tutti saranno nuove monete.
Prodighi ne distribuiremo senza pudore.
Come fenice
dalle ceneri di una amara lezione risorgeremo consapevoli dei nostri errori.
Sarà un nuovo inizio
genesi di un mondo migliore.
Certi che dopo la tempesta sempre il sole se desta.
Di primavera è il primo giorno
ma chissà se farò ritorno
stan fiorendo tutti i narcisi
nel mio letto guardo i visi
visi di malati ed intubati
ed i medici straziati
è fiorito un tulipano
mentre mi tendono la mano
sulla pianta un fior di pesco
ma di piangere non riesco
il ciliegio non è in fiore ma qui si vede tanto dolore
Primavera primavera che sarà di questa sera?
Ho raccolto le tue lacrime
i dolori e le angosce
nella disperazione
più cupa e fosca
Dobbiamo reagire
con coraggio e con forza
Siamo lontani
eppure vicini
Restiamo uniti
col pensiero
profondamente umani.
Sembra che un alito di vento
non possa scalfire dentro,
ma basta una parola
per far rinascere la speranza
di una nuova comunanza
di intenti e d'affetti
tralasciando i difetti,
siam tutti esseri umani
allora protendiamoci le mani
per poter venire incontro
al più umile bisogno.
Insinuato tra di noi,
orrendo prodotto alieno
libertà hai imprigionato,
il mondo hai segregato.
Manca il profumo dei fiori,
il vento tra i capelli,
ogni gioia ci manca
tutto ormai stanca.
Anche nelle necessità,
bardati come palombari
usciamo tentennanti.
I pensieri sono tanti,
ogni attimo che passa
ardua sfida restare a casa
per non dimenticare,
i morti da onorare.
Le mani stringiamo da lontano.
Lo sconfitto morirà,
ci sarà la pace che a tutti noi piace.
La primavera è arrivata,
beata lei molto spensierata.
Noi in casa non sappiamo più cosa fare,
per colpa del coronavirus che sta per arrivare.
I fiori sbocciano serenamente,
mentre le mamme in casa vanno fuori di mente.
I bambini spesso monelletti,
si distraggono con mille lavoretti.
Con gli amici vogliono giocare,
all'aria aperta o meglio al mare.
Purtroppo questa è la situazione,
il coronavirus ora fa da padrone.
Torneremo a stringerci forte,
e riapriremo di nuovo le porte.
È tempo di te.
Lasciati andare...
e conducimi
dove solo noi
io e te
sappiamo.
È tempo di te.
Stupiscimi con
una
cento...
mille
parole d'amore.
Che il soleggiato giardino
della gioia
ci veda insieme
cogliere la bontà... come i fiori
a primavera.
È tempo di te.
Scappa via
da logiche inumane che ti rendono
cinico
fragile,
omologato
a tanti altri...
è tempo di te,
mio cuore.
Stringiti forte
al mio petto,
ama.