Siamo semi pronti a germogliare
in attesa del primo sole...
Siamo gocce in un mare
pronte a crescere in una grande onda...
E poi siamo respiri...
respiri
sulla bocca di chi crede,
di chi si compromette
in attesa di un'emozione,
siamo respiri sulla bocca di chi
sussurra piano
così da farsi sentire solo
dall'orecchio più sincero.
Solo quando il cielo è blu
meravigliosi pensieri, albergano il cuore;
pensieri che si traducono in parole;
la vita si accende
altrimenti noia e monotonia
ricoprono il lume
con un velo grigio, color morte.
Solo quando il cielo è blu,
riesco a scrivere e descrivere
la gioia dei colori,
poiché essi, vivi
donano l'ispirazione
come fosse una grazia;
rallegrano la vita, regalano voglia di vivere;
e forse riesco anche ad amare
perché l'amore,
una fiamma,
soltanto in una certa condizione, si mostra.
Su pioppi argentati si dondola la mia giovinezza avvicinata dal volo di una rondine che beata fa ritorno al suo nido.
È primavera mentre volano nell'aria i pollini ed i profumi di una vita intera scanditi dal suono di campane sul fondo di papaveri rossi e viole.
La rete chiude i confini del grano che si espande a vista d'occhio ma infondo rimane solo il colore del biancospino che racchiude la cornice di questo mio mondo.
Resto ferma tra i ricordi di una infanzia sbiadita ma mai dimenticata.
Ho conosciuto una vecchia signora di nome Vita, una spietata killer che mi rincorreva chiedendo il mio sangue, la mia anima.
Mi ha graffiato e più volte strappato le carni dal petto per arrivare al mio cuore.
Sono riuscita a incassare i suoi colpi fino a restare senza forze, ma i miei occhi continuano a guardarla con compassione e tristezza.
Forse un giorno smetterà di colpirmi e di colpire i miei simili ma fino ad allora cercherò di sorriderle per accecarla ogni tanto ed evitare qualche colpo.
In questo momento in cui stiamo percorrendo
una Via Crucis
che ha colto di sorpresa tutti
per la sua vastità,
si espande velocemente
in tutto il mondo,
lo smarrimento,
le difficoltà, le sofferenze
che ne stanno derivando
nelle nostre città,
nelle nostre strade,
che consideravamo al riparo
da questi drammatici eventi.
Le nostre vite sono sconvolte,
le nostre sicurezze
hanno iniziato a vacillare,
il nostro sguardo è offuscato
verso il nostro futuro...
Un futuro non più sicuro
come lo sognavamo.
Da dove viene il dolore
che ora più schiaffeggia
il cuore cupo, senza posa
nell'interminabile attimo
umiliando rude il sentire
Affetti veri non vivono
nel gelo fitto del profondo
Freddi contano i morti
appigliandosi così laceri
sulle pietre vive dei muri
che piangono senza lacrime
Occhi soli, dispersi nel vento
ricercano sguardi d'amore
oltre il corto respiro sibilante
per immaginarsi ancora la vita.
Nel tempo oscurato
dal sole nero vuoto
acchiappo sogni
invisibili agli occhi
Volano gai, festosi
nel turbine mosso
giocando con me
fisso sul mondo
che tutto piange
Li tocco, li lascio
li riprendo ancora
mentre volano alti
nel cielo del profondo
Riempiono più larghi
le mancanze d'amore
ammaliando l'anima
che non vede domani
Con sorriso traslucido
cantando in allegria
mi dicono: vieni con noi
ti faremo gustare libertà
imprigionata dal dolore
La vita avrà sapore vero.
In assenza di battiti
freddi sassi inariditi
dal dolore nel cuore
per domani lontano
vuoto di giorni lucidi
rotolano in solitudine
nell'ombra di vita
avvolti nel silenzio
di ore senza eguali
Tra nuvole dense
di pianto evaporato
appare come straniero
un tremulo giallo sole
con raggi traslucidi
Toccano lievi il gelo
incrostato di morte
Nascosta nel pietrame
lacerato negli affetti
spunta lieve ondulante
una timida margherita
Espande profumo di vita
in speranza di amore vero.
D'istinto mi vedo, guardo, ma non sono io.
Sono Dio.
Mai superba ma serva di me stessa, scarsa poetessa.
Questa è la condanna, trovare dentro di noi il mistico, sport, di oggi, agonistico.
Tutti a casa, nello specchio il riflesso,
dell'amplesso di noi, voi
non dire che t'annoi
restare è il compito di tutti noi.
Il mondo
è un'immensa
unica
famiglia in lutto.