Poesie personali


Scritta da: Antonietta Cacace
in Poesie (Poesie personali)

La nascita del giorno

Cullata dalle onde
oscillo e danzo,
nell'infinito blù di questo mare...

Un peschereccio scivola lontano,
ed un gabbiano vola in su nel cielo...

La spiaggia è vuota e silenziosa,
all'orizzonte il sole nasce e mai riposa...

Il vento gioca con le nubi
e tutto tace,
in questa alba di serenità così fugace...

Ne colgo l'attimo struggente e schivo
con quella sfumatura,
che spesso sembra una pittura....

La nascita del giorno è tal prodigio,
che a rimirarla pare mi sia concesso,
un beneficio e dolce privilegio..
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    Scritta da: Bruno Centomo
    in Poesie (Poesie personali)

    C'è una poesia da fare

    C'è una poesia da fare.
    Avrà mare per camuffare le lacrime.
    E terra per seppellire semi di pane.
    Polvere che potrà nascondere i sogni.

    C'è una poesia da svelare.
    E avrà pioggia per lavare il mare.
    Mani per arare e raccogliere.
    Luce per mostrare la speranza.

    E voce per gridare forte,
    in faccia al giorno e al destino,
    sgusciare via per accogliere l'impeto
    della vita da vivere.

    Incerta, l'eco d'una preghiera piccina
    parrà tacere tutto ciò che siamo stati
    e urlare forte quel che saremo.
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      Scritta da: Massimo
      in Poesie (Poesie personali)

      Tutta la città

      In questo tempo di primavera
      la piazza dei caffè e delle osterie
      soffoca nel riso e nella spontaneità.

      La gente in ordine di prestigio
      con aria artefatta d'insofferenza
      rimugina nelle pieghe della voce.

      Lei mischia i suoi dolori
      li candida in una nota sola
      apprendista d'un fare muto.

      Bande di sentimenti
      sono ora euforici
      per scambi di risate.

      Lei si ferma per incanto
      e scopre denti piccoli
      quasi strofe strette...

      La ragazza offre gelati
      ma in verità sa guardare
      oltre le ciocche dei capelli.
      Composta lunedì 30 marzo 2015
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        Scritta da: Bruno Centomo
        in Poesie (Poesie personali)

        L'olio per le lampade

        Scompiglia l'ombra sul muro,
        il luccichio del fuoco tremolante.
        Disegna i contorni delle figure
        intrappolate in un silo di voci:
        ne ammaestra i profili, i sussulti
        ne placa, le ansie nasconde.

        Le lacrime protegge e non fa scoprire.

        Quando si aspetta ritorno,
        si teme partenza.
        Mentre l'olio per le lampade
        termina e non rimane che l'attesa.
        Il buio, il senso delle cose intatto.

        Una promessa da colmare,
        una speranza da sperare.
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          Scritta da: Rosita Matera
          in Poesie (Poesie personali)

          Non arrenderti

          Non arrenderti perché il vento, d'improvviso, rovescia sorti e tempi.
          Ad ogni vento, anche impetuoso, sopraggiunge poi, puntuale, una quiete di montagna, anche se non te lo aspettavi.
          Non arrenderti mai,
          anche se tutto ti sembrerà perduto,
          perché finché avrai tra le dita anche un granello di vita
          tu stringilo con forza,
          poiché quel piccolo granello è un sole immortale che ti batte nelle vene
          ogni volta che sceglierai di volerti ancora bene.
          Composta martedì 31 marzo 2020
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            Scritta da: Alessandro Russo
            in Poesie (Poesie personali)

            Anima

            Ho immaginato un mondo dove
            l'acqua era acqua
            la terra era terra
            l'aria aria
            ed il fuoco fuoco
            Dove l'amore era amore
            l'amicizia era amicizia
            il sangue sangue
            il coraggio coraggio
            Dove i bambini erano bambini
            le donne erano donne
            gli uomini uomini
            i fedeli fedeli
            Ho quindi aperto gli occhi
            ho iniziato a sognare
            il mondo era un'immensità bianca
            le macchie erano rosse
            le ombre erano verdi
            l'uomo era giallo
            Poi ad un tratto
            sono volato via
            dall'alto ho guardato e in fondo ho trovato...
            L'anima.
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              Scritta da: Luca Paletti
              in Poesie (Poesie personali)

              Un metro

              Finalmente scopriamo che
              un metro è la distanza che
              ci separa da un abbraccio
              e che quando eravamo liberi
              di percorrerla forse non avevamo
              abbastanza voglia o coraggio
              per farlo;
              E quel metro ora ce lo dobbiamo riconquistare,
              con le unghie e con i denti
              lottando centimetro per centimetro,
              scavando solchi nel terreno,
              e solo quando saranno abbastanza profondi,
              per seppellire il dolore,
              saremo pronti per rivedere
              l'alba insieme
              con il sedere attaccato
              e lo sguardo incollato al cielo.
              Composta lunedì 30 marzo 2020
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                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie personali)
                Mi sveglio di sobbalzo.
                Colo di sudori.
                Butto a terra le lenzuola
                e scappo per le scale
                così come sono
                in pigiama
                e niente mi ferma
                corro per le strade
                grido
                e sento solo la mia eco
                che mi rincorre
                appena passo
                e le finestre
                sono tutte nere
                sembrano murate
                e i portoni sono tutti
                senza uscita
                e sale polvere e freddo
                e più grido
                e più sento il silenzio.
                Di colpo
                mi sveglio
                e sento il suono disturbato
                di una tv
                che annuncia:
                "è finita. W la vita."
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                  Scritta da: Vellise
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Arriva l'amore

                  Aprite le porte
                  arriva l'amore
                  con bande e fanfare.
                  In piazza c'è un matto
                  che urla e che ride
                  vestito d'arlecchino,
                  lasciatelo fare.
                  Aprite le porte
                  abbiamo in mano le palme
                  vogliamo far festa
                  al tumulto del cuore.
                  Son gli occhi ben aperti
                  impavidi e fieri
                  a mostrare le insegne.
                  Un sorriso è sempre
                  stampato nel viso.
                  Avanti!
                  Aprite le porte
                  arriva l'amore.
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                    Scritta da: Vellise
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Poesia ai tempi del coronavirus

                    14-3-20
                    Ci han tarpato le ali,
                    ma i nostri cuori volano
                    dove un respiro si spezza,
                    dove si lotta e si vive.
                    Segue il filo dei ricordi
                    il pensiero.
                    Malinconia e nostalgia
                    di quando eravamo spensierati.
                    Misureremo il tempo
                    in prima e dopo
                    di questo,
                    perché niente
                    sarà più come prima.
                    Ma ne usciremo più forti
                    se a guidarci
                    sarà il cielo.
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