Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie personali)
Silenzio
Chiudo la porta.
Intorno a me il silenzio.
Così tanto silenzio
che si sente persino
il rumore delle nuvole
che volano
sopra il cielo di casa mia.
Composta mercoledì 25 marzo 2020
Chiudo la porta.
Intorno a me il silenzio.
Così tanto silenzio
che si sente persino
il rumore delle nuvole
che volano
sopra il cielo di casa mia.
Osservo in silenzio la pioggia che cade
copiosamente sui tetti delle case
non risparmiando acqua alle cose
rigando di lacrime piccole rose.
Per ogni goccia riaffiora un ricordo
che nella mente è un eterno ricorso
una bilancia rimpianto – rimorso
sperando il peggio ne venga rimosso.
Tu per caso sai dov'è finito il sole?
Col grigio tempo la mia tristezza sale.
Infinita tenzone tra bene e male
restando in attesa d'un segno che vale.
Lunedì lunatico.
L'una di notte di una notte senza luna.
Tra le braccia dell'oscurità
l'unico punto di luce è un granello di sabbia
di una clessidra che consegna il presente al passato
sospesa tra il soffitto e il pavimento
qui dove i muri hanno il colore del vento.
Scatola di latta, profumo di gelsomino,
album di foto ingiallite e silenti.
Ecco... le prime gocce di pioggia,
fanno il solletico al davanzale della mia finestra azzurra.
Resto immobile per mettermi in viaggio.
Bonne nuit.
Poker di tristezze m'assale
su rampe di scale esatonali.
Immagine gelida,
angolo di porto senza coperte
all'alba di sconfinati inverni.
Scoppiano le minuscole ore
sature di vuoto,
ruvidi satelliti immobili nel loro moto antico,
isole senza terra, senza mari, senza madri.
Il monotono arpeggio di città fantasma
condisce nostalgia di rivivere luoghi mai visitati.
Abbraccio esoterico, e so
che tocco il velo con un rito primordiale.
Nella quiescenza del qui ed ora
è tempo di tornare alla nuvola di passaggio,
prima che sia troppo presto per partire.
Raggiungo gli angoli più nascosti dell'orizzonte
aperto oggi solo mezza giornata.
Continuar veleggiando,
andando in tondo o semicontinuo,
l'importante che è che facesti il tuo.
Fare in tuo: esser realizzati dal proprio agir,
si auspica di buon senso.
L'incubo che stiamo vivendo
sembra senza fine...
il virus killer che sta uccidendo
migliaia di persone, incute terrore
tutto è cambiato all'improvviso
senza preavviso, senza avvertimento
il male è entrato nelle nostre bocche, narici e occhi
velatamente come un enzima incolore e velenoso
si è appoggiato nei nostri polmoni
scavando morte e togliendoci il respiro,
sembra un altra realtà, un altro mondo
a volte non sappiamo più chi siamo
ne dove andiamo, cosa ci aspetta nel futuro,
a volte pensiamo di non avere un futuro
che sia l'inizio della fine. Incubo.
I sopravvissuti forse avranno imparato
un nuovo modo di vivere, l'amore verso la creazione
rispetto, umiltà, onore, ottemperanza verso Dio,
gli uomini e l'intera umanità.
Forse.
Un altr'anno quando racconteremo di quest'anno diremo io c'ero
un altr'anno ci abbracceremo come non mai
un altr'anno andremo a far visita a tutti i parenti, anche a quelli che non ci sono più
un altr'anno andremo a fare la spesa tutti i giorni anche solo per rubare un sorriso alla cassiera
un altr'anno morderemo la mela e ne apprezzeremo il gusto
un altr'anno guarderemo il cielo e il mare contemplando l'infinito
un altr'anno andremo a teatro e apprezzeremo i guitti che con passione ci raccontano le storie
un altr'anno andremo allo stadio ad esultare per un goal
un altr'anno un aperitivo, a cena fuori, una passeggiata mano nella mano
un altr'anno ci ricorderemo di chi non ci è arrivato a quest'anno
un altr'anno non ora.
Il buio oltrepassa
le stelle s'infiltrano
nella notte c'è splendore.
La luna veglia
il mondo nella penombra
sembra addormentato.
L'orizzonte scompare
il mare diventa
una tavola nera.
Il silenzio regna
un sol rumore
pur lieve che sia
è un rimbombo acuto.
In quest'atmosfera
d'inquietudine ed ombre
c'è l'ansia di sapere
che cosa accadrà dopo.
C'è la speranza
che il domani
sarà un giorno migliore
di quello passato.
E verrà l'alba
di un altro giorno
a dare una svolta
a tutto per sempre.
Passeggio sulle rive dell'anima
Osservo onde di passati
infrangersi violente
su scogli di ricordi
Seduta sulla spiaggia del cuore
Sfioro granelli di emozioni
Che scivolano impigliandosi
Sulla rete dell'anima
Scruto il cielo della mente
Vedo intralci di pensieri
Che si diramano
Sul segreto dei desideri
Odo la brezza dell'amore
sfiorare salsedine di speranza
Che piano si addolcisce
Sul risuono dei battiti
Miro il sole del passato
Calare nell'orizzonte del presente
per rinascere
Sulla luce del domani.
La corona hai messo,
senza il nostro permesso.
Come Napoleone Bonaparte,
come il re nel mazzo di carte.
In tavola credi d'aver scala ma
in mano non ha nemmeno una spada.
Non è briscola, con te non avrò pietà
nessun perdono e non è una novità
che mi ritrovi in casa per colpa di qualcosa.
Bada non mi fai paura e ti sfido con una rosa,
una poesia, una coppia che stringo forte.
Vinco il tuo asso, perderai, è la tua sorte
credimi io non son Batman e tu Joker,
e purtroppo per te, ora in mano ho poker.