Poesie personali


Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie personali)

#Andratuttobene

Andrà tutto bene
ci si ripeteva ogni giorno
per alleviare le pene.
Andrà tutto bene
si urlava dai balconi
per reagire come leoni.
Andrà tutto bene
lo dicevano i bambini
sussurrandolo ai giochini.
Andrà tutto bene
lo pregavano gli anziani
in silenzio sui divani.
Andrà tutto bene
annuivano i genitori
guardandosi con i cuori.
Andrà tutto bene
lo scrivevano gli innamorati
distanti ma non rassegnati.
Andrà tutto bene
lo intonavano tutti quanti
a squarciagola con canti.
Andrà tutto bene
In ginocchio supplicavamo
e la fine del gelo
al Cielo chiedevamo.
Composta domenica 22 marzo 2020
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    Scritta da: Renzo Mazzetti
    in Poesie (Poesie personali)
    "Due tristi passi solo sotto casa
    tra le deserte verdi palazzine
    dalle mille camere chiuse vuote
    nel recintato deserto nel deserto
    recintato vuoto cortile vuoto giardino
    bramo il profumo del libero bosco
    libero su per gattaia verso vicchio
    panoramica unica splendido mugello
    dove ensa precipita verso sieve
    veloce schiumeggia chiara suona
    musica il canto degli uccellini
    ma nel semplice suo innocente naturale
    terribile un gatto immobile interessato
    ascolta attento si lecca un baffo
    con la zampetta si lava il muso
    vicina lascia alla porta un vassoio
    offre sette belle squisite frittelle
    di san giuseppe festa dei papà
    aromi e sapori riportano bambino
    dolcezza al vecchio scapolo incallito."
    -renzo mazzetti bicefalo - (ronta, 19 marzo 2020)
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      Scritta da: Jo Chiaro
      in Poesie (Poesie personali)
      Quando il virus sarà debellato e ogni morto sarà contato,
      ci sarà solo un comunicato, o qualcosa avremo imparato?

      Riprenderemo a tutelare la sanità pubblica come vuole la costituzione
      o continueremo con la raccomandazione e ancora più privatizzazione?

      Capiremo che la solidarietà è l'arma vincente dell'umanità
      o costruiremo muri intorno alla nostra unicità?

      Apprezzeremo ancora di stare in famiglia, leggere e, magari fare yoga,
      o il nirvana sarà sempre sballo, alcol e droga?

      Ricorderemo di aver ascoltato, nel silenzio, un bambino giocare e gioire
      o rimetteremo le airpods per non sentire?

      Sarà evidente quanto è importante il bene comune
      o ricomincerà di nuovo il tiro alla fune?

      Dovremo recuperare la produttività
      o capiremo che lo sviluppo infinito non è una priorità?

      Cercheremo di raffreddare il clima
      o continueremo a bruciare petrolio, come prima?

      Cominceremo a ripescare la plastica dal mare
      o andremo avanti a inquinare?

      Penseremo finalmente che il mondo è un'unica confederazione
      o si tornerà a combattere per il proprio stato o la nazione?

      Ecco, perciò, senza andare oltre; avremo imparato la lezione?
      O saremo vinti da un prossimo virus con una più letale evoluzione?

      Se nulla di tutto ciò avverrà, allora bene sarà
      conservare più di una mascherina, insieme all'amuchina,
      anche se ciò a nulla varrà.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il buio

        Ed ecco che arriva la notte. In un istante mi sento persa nel buio più profondo. Dove prima c'era una luce, seppur flebile, della sera, scende l'inquietudine e l'incertezza.
        Tutto si ferma. Il cammino, i pensieri. Il respiro si fa più intenso sembra manchi l'aria. Quella che prima dava ossigeno si sta esaurendo. Si assapora in ogni singolo respiro quel che ne rimane
        la notte più nera ha rubato il posto alla luce che poco prima brillava. Il sole era alto e riempiva ogni spazio anche il più nascosto. Ora invece non si vede più nulla.
        Tutto si è spento.
        Rimane un gelido tormento che ha raggelato quell'anima che era davvero colma d'amore.
        Composta lunedì 23 marzo 2020
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          Scritta da: Biagio Di Girolamo
          in Poesie (Poesie personali)
          Mentre spulciavo tra le pagine di un vecchio libro ho trovato una foto ingiallita dal tempo
          e nel guardarla ho sorriso, ma poi malinconicamente ho pensato a tutto quello che non c'è più.
          Vorrei dirti che l'anima è rimasta congelata e che neanche il caldo afoso di agosto è riuscito a sciogliere. Esiste solo una medicina, l'amore quello passionale, quello scioglie ogni cosa, i dubbi, le paure, le incertezze e il cuore coi suoi battiti.
          Composta giovedì 5 marzo 2020
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            Scritta da: MauriDora
            in Poesie (Poesie personali)
            Un laghetto con dei cigni sopra, un salice piangente che come chinandosi bagna i suoi rami sulle sue acque.
            Delle nubi bianchi sullo sfondo azzurro, la pioggia che cadendo rumoreggia su un tetto di vecchie tegole.
            Il vento che muove dolcemente i rami di un vecchio pino, le radici di una maestosa quercia che attorniano un vecchio muretto tappezzato di un umido muschio verde.
            Le onde del mare che bagnano una spiaggia deserta mentre dei gabbiani fermi riposano su uno scoglio appena emergente dai flutti.
            Le costellazioni celesti che mute formano dei quadri sullo sfondo di miriadi e miriadi di un numero incosummerabile di stelle.
            In una sola parola: tranquillità.
            Composta domenica 22 marzo 2020
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              Scritta da: Davide Morelli
              in Poesie (Poesie personali)
              Quando guardi le rovine di un'antica civiltà
              pensa che un tempo c'erano sospiri di fanciulle
              dove ora l'aria gioca con la polvere.
              Quando pensi di scegliere tra molte opzioni
              ricordati che labirinto o deserto portano alla stessa morte.
              Quando pensi alla tua vita
              non pensare troppo a che punto sei del tuo viaggio.
              Quando indossi mille maschere
              ricordati che puoi essere chi vuoi,
              ma metti a rischio la tua identità.
              Quando pensi che la realtà non è come ci appare
              non significa che la realtà sia illusione.
              Quando dici che un fatto è probabile
              non è detto che poi accada.
              Quando dici che un fatto è improbabile
              non è detto che poi non accada.
              Quando cerchi di pensare al niente
              in realtà poi pensi sempre a qualcosa.
              Quando guardi le stelle
              ti senti un'infinitesima parte del tutto.
              Quando pensi al tutto
              pensi ad un'infinitesima parte di Dio.
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                Scritta da: Davide Morelli
                in Poesie (Poesie personali)
                È perfettamente cosciente
                che dei suoi versi
                non si occuperà nessun italianista,
                che il suo nome non comparirà
                in alcuna storia della letteratura.
                Non saprà mai con esattezza
                stabilire quale istinto o quale filo
                lo conduca alla scrivania o al monitor.
                Disdegna ogni arcaismo,
                spesso cade nel canzonettistico.
                Di tanto in tanto ringrazia il creato
                per questa terapia della parola,
                priva di costi e tariffario.
                Spesso se ne sta in disparte,
                schivo e riservato
                in attesa di qualche epifania
                per un nuovo canzoniere.
                Il meglio di sé lo dà quando è depresso
                e si masturba mentalmente sui ricordi.
                In alcuni critici suscita
                sarcasmo, odio ed indignazione;
                in altri ilarità, compassione e rassegnazione.
                Ma si dimenticano che le sue parole
                sono esternazioni o pura espressione
                di una sensazione.
                Alcuni snob vorrebbero metterlo alla gogna;
                altri ancora per non farlo più scrivere
                vorrebbero tagliarli piedi e mani
                o quantomeno lesionargli l'area di broca.
                Si dimenticano che senza i suoi versi
                non ci sarebbe alcun termine di paragone:
                nessun grande poeta vive di oscurità propria,
                ma ha bisogno dei chiaroscuri dei poeti minori,
                delle tenebre del poetastro.
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                  Scritta da: Davide Morelli
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Le cose possono significare
                  sempre qualcosa di nuovo
                  o ricordarci qualcosa di vecchio.
                  Noi non possiamo significare
                  niente di niente per le cose.
                  Possono essere utili o inutili.
                  Possono funzionare o meno.
                  Noi possiamo anche romperle.
                  Noi possiamo addirittura distruggerle,
                  ma anche loro possono ferirci a morte.
                  Noi le usiamo, le ammiriamo.
                  Dopo poco spesso ci annoiano.
                  Siamo legati a loro dai gesti.
                  Talvolta usiamo gli altri come cose
                  o ci lasciamo usare come cose.
                  Loro non hanno alcuna colpa.
                  Non sono che materia inanimata.
                  L'io si illude di relazionarsi.
                  Tutto parte e finisce nell'io.
                  Un giorno ci congederemo da esse.
                  Loro sono indifferenti ed eterne.
                  Le cose continuano a esistere,
                  a sopportare tutto questo male:
                  a tollerare il male del mondo.
                  Dirò di più: loro sono il mondo.
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                    Scritta da: Davide Morelli
                    in Poesie (Poesie personali)
                    I trapassati distillano
                    il rosso dei tramonti.
                    Il ricavato lo offrono
                    a piccoli sorsi agli angeli.
                    Il sole non parla più
                    alle statue nei solai.
                    Ora i solai sono chiusi
                    e le statue distrutte.
                    I muri ascoltano in silenzio
                    i nostri battiti.
                    La lascio a te questa vita
                    così precisa.
                    Io ne voglio una più randagia.
                    Gli atomi della mia psiche
                    non sono che attimi
                    di vita vissuta e immaginata.
                    Non preoccuparti per me.
                    Sono atomi psichici
                    che godono di vita propria.
                    Le cose più belle
                    sono quelle che sto facendo
                    e che farò. Se penserò altro
                    te lo dirò.
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