Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Al crepuscolo della nostra umana vita:
quando i giorni si allungano sotto il sole
le sere stentano a richiamare le stelle
gli occhi si chiudono per capire il silenzio
allora qualche lacrima scenderà solitaria
a lavare ricordi che ci nascondiamo dentro.

Il tempo ci ha scolpito il volto con molte rughe
dove abbiamo accartocciato i sogni realizzati
mentre certe voci giovanili si sentono lontano
come un eco racchiuso nella nostra memoria
che trasporta gli anni maturati nel duro lavoro
oggi chiusi negli acciacchi che l'età non perdona.

I nostri giorni trascorrono appesi a tanti ricordi
che ci invitano a dialogare con vecchie fotografie
dove i volti e i sorrisi ci parlano e ci interrogano
masticando il tempo trascorso chiuso negli occhi.
Le ore ce le marca l'orologio della torre silenziosa
che ci invita a tornare a casa appoggiati al bastone.

Tutti noi che abbiamo la fortuna di essere vecchi
ringraziamo il grande inventore dei bei tramonti
dove riposano tenui raggi di sole che si nasconde.
Aggrappiamoci con gioia alla nostalgia passata
in attesa che sboccino i fiori del nostro autunno
per portarceli sulla bara come ultimo nostro bacio.
Composta martedì 30 aprile 2019
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Durante un passeggio lungo campi verdi di foraggio
    dopo una curva i miei occhi si riempiono di colore:
    sono i rossi papaveri aperti che salutano il tramonto
    prima che arrivi la notte a chiudere gli occhi al giorno.

    Mi fermo e ammiro il campo trapunto di chiazze vive
    che la lieve brezza primaverile accarezza con dolcezza
    mentre i tanti petali soffici e delicati s'inchinano al sole
    che lentamente scende sul tramonto con delicatezza.

    Racchiudo il momento in una foto mentre il sole scende.
    Il rosso dei papaveri lentamente perde il suo splendore
    per perdersi lenta nell'ombra mentre la luce si nasconde.
    Mi incammino meditando sul rosso simbolo dell'amore.

    Affido ai papaveri il messaggio degli amori teneri, delicati.
    Alle rose rosse la gran passione dei primi amplessi amorosi.
    Alle buganville color sangue una lunga vita agli sposi santi.
    Gli altri colori li nascondiamo nel cuore per altre occasioni.
    Composta martedì 30 aprile 2019
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      In un piccolo verde bosco fluviale
      senza cammini né grandi animali
      mi hanno accompagnato uccelli
      invitandomi dolcemente a cantare.

      Il sottobosco era pieno di alte erbe
      tappeto verde che copriva le ferite
      di tronchi abbattuti dal forte vento
      con rami secchi vestiti di silenzio.

      Un pomeriggio tiepido primaverile
      mi accompagnava senza mormorare
      mentre con un bastone e uno zaino
      respiravo sentendo la natura cantare.

      Mancava solo una bella pioggerellina
      per dare un tocco di decorazione nuova
      a questo bosco lasciato come Dio vuole
      senza un aiuto alla natura che muore.
      Composta domenica 31 marzo 2019
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        Scritta da: Elena Piccinini
        in Poesie (Poesie personali)

        L'occhio aggraziato

        L'edera selvaggia ha murato la soglia
        e accecato le finestre.
        Forse, al di là del muro, qualcuno
        nell'ora eterna, vive l'attesa.
        Ma il tempo tace e tutto accetta.
        Sul tiepido comignolo,
        l'occhio aggraziato della tortora
        che il petto gonfia e la smisurata agonia
        cede allo spazio.
        Come se non bastasse
        la mia semplice lontananza.
        Composta sabato 4 ottobre 2014
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          Distici Crepuscolari

          Ne distinguo appena i contorni
          albeggianti di stupore.
          Strappo l'inferno del cielo
          in mille, dannate
          scintillanti verità
          mentre il silenzio
          sottintende la follia.
          La speranza è un rancido pasto!
          Coraggio uomini,
          issate le vele
          nutritevi di quegli orizzonti
          che dilaniano il giorno;
          ci è dovuta la salvezza
          ci è permesso morire
          solo se impareremo
          a non farci trovare.
          Composta martedì 3 marzo 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Fuggono le ombre della notte
            dietro tronchi di alti cipressi
            dove riposano uccelli nostrani
            con fantasmi che dormono lieti
            mentre il giorno lento si accende.

            Le vedo aprendo il mio balcone
            ogni mattina quando mi sveglo.
            I miei occhi le seguono volare
            nell'aria che protegge i sogni
            nell'oscurità che si nasconde.

            Il giorno si sveglia e sotto il sole
            la gente aspetta il primo autobus
            che li porterà a salutare il lavoro.
            La mia cagna chiama abbaiando
            per uscire a salutare i compagni.

            Ringraziamo il giorno che avanza
            offrendoci la luce e l'aria limpida
            dove i nostri occhi si specchiano
            nell'azzurro cielo del mese di aprile
            mentre io ringrazio chi mi dà la vita.
            Composta venerdì 30 novembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Siamo come la creta in mano del vasaio
              diceva tempo fa un gran profeta d'israele
              quando gli uomini in ginocchio pregavano
              al buon Dio raccontando le loro tristi pene.

              Oggi i vasai lavorano con nuove macchine
              ma il bel ritocco artistico è delle loro mani
              dove l'estro costruisce ciò che vede dentro
              prima ancora che l'opera sbocci all'esterno.

              Siamo uomini che spesso dimentichiamo
              di essere figli di un unico artista supremo
              che modellò con la pura creta adamo ed eva:
              iniziando la nostra storia con caino e abele.

              Bello e brutto, il bene e il male, amore e odio
              sono opposti che fanno parte di noi mortali.
              Il cammino del giardino tracciato dal signore
              dobbiamo lavorarlo e adornarlo con il cuore.
              Composta venerdì 30 novembre 2018
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                in Poesie (Poesie personali)

                Nel tuo cuore

                Come un fantasma mi aggiro nelle stanze del tuo cuore.
                Cerco inesorabilmente un attimo di visibilità dove potermi sentire presente.
                Vorrei poter percepire un tiepido momento di calore attraverso un tuo sguardo.
                Vorrei poter incrociare la tua essenza e scacciare la mia inquietudine.
                Vorrei assaporare ogni istante del tuo modo di essere, delle tue timide parole, dei tuoi silenzi.
                Vorrei poter rivedere la brillantezza dei tuoi occhi che sempre mi illuminano.
                Vorrei sentire che ci sei e non sentirmi trasparente come sono.
                Composta venerdì 6 marzo 2020
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il mio raggio di sole

                  Ed ecco che un timido raggio di sole spunta dietro ad una nube. Mi stropiccio gli occhi e cerco di scorgere la luce che piano piano si fa spazio nel cielo grigio. In un attimo mi ritrovo illuminata e il mio viso, che prima era cupo, si rischiara con un caldo sorriso. La luce è magica e ha il potere di far riaffiorare ricordi, profumi, emozioni. La pioggia cancella. La pioggia rattrista. Ogni goccia ricorda le solitudini del mio cuore. Ogni goccia separa da ciò che il nostro animo vorrebbe vivere. Il sole, invece, riavvicina e unisce attraverso i ricordi che, dopotutto, sono quelli che voglio tenermi stretti.
                  Composta venerdì 6 marzo 2020
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