Poesie personali


Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)

Mordo la mela

Mordo la mela preferita:
frutto antico,
riflessi annegati,
suoni lenti,
colori diffusi,
odore di fiori antichi,
sapore dolcemente acre;
mordo te malinconia:
quando guardi indietro,
raccogli sogni persi,
guardi avanti, poi,
lenti futuri
sogni che verranno;
il presente è te
dentro una goccia che scorre,
salata riga umida!
Composta lunedì 14 maggio 2012
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    Scritta da: Rosanna Tafanelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Come all'inizio del viaggio

    Da quale lontananza sei partito,
    seguendo strade ferrate,
    percorrendo sentieri polverosi,
    a bordo di navi senza pilota,
    nell'infinito percorso
    per raggiungermi?

    Ferma in ogni stazione,
    ad ogni curva, in ogni porto
    ti aspettavo, stesa su ogni spiaggia
    baciata dal mare, immemore del mondo,
    con lo sguardo fisso nel tuo stesso cielo.

    Il cammino attraverso isole di sogni,
    i passi lunghi, le soste, ogni tuo gesto ho spiato
    in attesa che finalmente, sgombro lo sguardo,
    tu mi vedessi splendida, adornata, accanto a te
    come all'inizio del viaggio.
    Composta sabato 12 maggio 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      La Mamma il profeta della vita

      Sei tu che doni il primo sguardo
      Sei tu che per via del Signore ci fai avere il primo contatto con la luce
      Sei tu che doni il primo senso alle cose
      Sei tu che hai subito il ruolo più difficile del mondo
      Sei tu che hai il coraggio di far iniziare a camminare le salite della vita
      Sei tu che insegni a salire le scale difficili dell 'amore sentendoti responsabile delle lacrime di paura
      Sei tu che provi dolore e gioia nelle cose anche quando non ti appartengono
      Sei tu che scavi dentro me perché vedi il meglio
      Sei tu che dai di tutto e di più e poi soffri la paura di avere dato male
      Sei tu che riesci ad annullare l'egoismo
      Sei tu che subisci i contrasti per via dei cambiamenti che la vita ci fa fare
      Sei tu che meriti queste poche ma sentitissime parole.
      Composta domenica 13 maggio 2012
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        Scritta da: minnie
        in Poesie (Poesie personali)

        Il falso amico

        Il falso amico
        è come l'agnello,
        e il suo parlar
        è bello,
        il falso amico
        è come il moscerino
        che ti vola
        vicino vicino,
        il falso amico
        è come un ragnetto
        tesse in silenzio
        ma non per dispetto,
        il falso amico
        è fatto così
        e come il serpente,
        alla fine ti mostra
        il suo dente.
        Composta domenica 13 maggio 2012
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          in Poesie (Poesie personali)

          Perso o rubato?

          Mi sono frugato in tasca
          ma non l'ho trovato.
          Mi sono toccato il viso
          ma non c'era,
          e neppure intorno a me
          sui passi fatti e rifatti.
          Mi era stato rubato.
          Poi ne ho sentito il rumore,
          stava arrivando
          ma non era più quello di prima
          lo avevano trasformato in una sguaiata risata,
          il mio sorriso rubato.
          Composta domenica 13 maggio 2012
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            in Poesie (Poesie personali)
            È rimasta un po' di colla
            dalla grande produzione
            per tenere appiccicati
            tanti culi alle poltrone.
            Con la colla che è rimasta
            han cercato di incollare
            ciò che resta del paese,
            e il miracolo è avvenuto.
            Tutte uguali le richieste,
            è tornata l'unità,
            nord e sud tutti insieme,
            dopo centocinquant'anni,
            tutti contro chi fa danni.
            Composta domenica 13 maggio 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              È oggi

              Alla madre
              moglie di un cattivo marito,
              alla madre del condannato,
              alla madre del figlio fuggito.
              A quella di chi ha fatto troppi errori,
              o ha pagato per gli errori degli altri.
              Alla madre di chi non ha voce,
              e di quello che parla troppo,
              alla madre pentita
              ed a quella mancata,
              a quella ferita.
              A quella di ieri
              e quella di domani,
              a quella che spera
              e quella che si dispera.
              Alla madre santa in cielo
              ed a quella di calcutta.
              Che oggi sia almeno un giorno come un'altro,
              non peggiore.
              E le scuse a mia madre in cielo,
              per lo scrivere scarso dell'ultimo momento.
              Composta domenica 13 maggio 2012
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                Scritta da: Demetrio
                in Poesie (Poesie personali)

                Io... che guardo il circo

                Se innalzando gli occhi trovi le strisce bianche nel cielo azzurro
                non sono gli aerei che tracciano il cammin
                bensi"
                un telo di un Circo che ricopre il nostro cammin!

                Non farti meraviglia per le bestie feroci, Pagliacci che incontrerai...
                ma ricorda...
                stà sempre a te ciò che vuoi essere e cio'che non vorrai.

                Adagia le spalle al muro evita il fiatone di attaccarli
                la propria persona sarà difesa anche
                senza sprecarsi a Mortificarli
                tanto non vivono di gloria perciò la nostra non avrebbe Senso

                la vita e divenuta un circo
                io mi adagio all'ingresso
                e tutti i passanti che ci entreranno
                uno sguardo mio a loro
                resteranno.
                Composta martedì 31 gennaio 2012
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                  Scritta da: Daniele De Patre
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Dammi la pace

                  Quando ho qualche dubbio, dammi la pace
                  Quando sono triste, dammi la pace
                  Quando soffro, dammi la pace
                  Quando ho delle incertezze, dammi la pace
                  Quando non comprendo, dammi la pace
                  Quando mi sento inutile, dammi la pace
                  Quando sbaglio, dammi la pace
                  Quando non riesco a fare nulla di buono, dammi la pace
                  Quando mi arrabbio e non dovrei farlo, dammi la pace
                  Quando potrei fare di più e non riesco, dammi la pace
                  Quando non riesco ad ascoltare un grido d'aiuto, dammi la pace
                  Quando riesco a fare qualcosa di utile,
                  dammi tanta pace!
                  Ne avrò ancora più bisogno, per tutte le volte che fallirò.
                  Composta domenica 13 maggio 2012
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ti racconto di me

                    Scrivo parole che hanno radici e tormenti,
                    nero su bianco,
                    fotografie di ricordi.
                    Scrivo parole che dimorano nell'animo e silenziose scivolano e costruiscono,
                    imbastiscono nuovi giorni e nuovi sorrisi,
                    liberando il pianto di giorni andati.
                    Ti racconto parole che hanno mille segreti,
                    taciute mille anni,
                    prigioniere della paura, della consapevolezza.
                    Ti racconto il calore di un bozzolo ancora acerbo che
                    si dischiude all'alba di un giorno d'estate
                    e libera in volo ali nuove.
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