Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

I suoi occhi

Al chiaror lunare
una pozza di cheta e limpida acqua
mani sfiorano una giovane vita amica
un bocciolo di ninfea galleggia
pervaso dalla brezza della carezza amica
apre i suoi petali all'Esistenza
mostrando al centro del suo "Cuore"
due scintillanti e lucenti stelle
i suoi occhi.
Composta lunedì 30 novembre 1987
dal libro "Fluire" di Libero Ciapparelli
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)
    È l'alba di un nuovo giorno
    comincia ad albeggiare.
    In questa foresta così verde
    le creature del bosco
    corrono al torrente
    a dissetarsi dopo la notte.
    Ora il bosco inizia a svegliarsi
    e una brezza così leggera
    invia increspature sul lago.
    Foglie degli alberi
    ondeggiano come folletti
    le fate danzano e giocano
    un nuovo giorno così caldo
    e piacevole e gioiose di vivere
    in questo Paradiso.
    Composta sabato 12 maggio 2012
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      Scritta da: DANA
      in Poesie (Poesie personali)

      Poesia di niente

      A labbra zoppe
      Mordicchio i lembi
      Le rime rosse
      Lucidate a lacca
      Mastico risacche
      di pensieri idioti
      ogni idea è
      fiocco
      Che ci porge belli
      Ma lo siamo veri
      portatori sani
      Di versi mesti
      È poesia di niente
      Tra la sabbia calda
      La mia ombra grida.
      Composta sabato 12 maggio 2012
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        Scritta da: margherita1
        in Poesie (Poesie personali)

        La stazione

        La stazione tace di voci
        a quest'ora della notte.
        La luce fioca tra i binari
        mi nasconde alla vista
        dei viaggiatori assonnati.
        Quanta vita ci può stare
        dentro una valigia?
        Ieri era pesante di speranza
        stanotte è leggera  come una piuma.
        Ho  ho lasciato tutto lì
        non voglio altre zavorre.
        Nulla che possa ricordare
        una giornata da dimenticare.
        Laggiù nella città che dorme
        dormi anche tu accanto
        ad un posto vuoto.
        Lo stridere dei freni,
        il treno spalanca le sue porte
        mi spaventano come occhi bui.
        Ancora uno sguardo indietro.
        Ora scorrono veloci le luci,
        dal finestrino pezzi di case,
        ritagli di strade , campi deserti.
        Tutto tace eppure ti sento
        dormire tra lo sferragliare
        del treno.
        Composta venerdì 11 maggio 2012
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