Poesie personali


Scritta da: Simone Sabbatini
in Poesie (Poesie personali)

Cosa sono

E io invece muto, muto, muto
muto come un pesce in un oceano di parole,
come il giorno, al tramonto oppure all'alba,
come fossero vicini,
cosa sono nel mio cuore? E nella mente?
Cosa sono le mie idee, dentro al mio ventre?
Cosa sono nel mio cuore? E dove vado?
Vado dove non c'è estate, né orologio
per dormire, vado dove sono bello o brutto,
e digerire. Bere perdere sognare
e non morire.
Composta martedì 18 settembre 2007
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)
    Fermeresti la tempesta quando inizia
    è più facile sedarla quando tace
    mi hai svuotato l'anima con il sorriso
    pazzo come un fulmine scatenato
    scapperò da te finché fiato ci sarà
    nella nebbia dei miei occhi tu sarai
    lontana come il cielo quando piove
    vorrei buttare dentro
    nel mare un tuffo al cuore
    con la poesia che muore
    un giorno tutto mio
    e dirti adesso addio.
    Composta giovedì 3 novembre 2011
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      Scritta da: IVAN PASQUARIELLO
      in Poesie (Poesie personali)

      L'amore

      L'amore è vita
      l'amore è paura
      l'amore è coraggio
      l'amore è malattia
      l'amore ' è odio e amore
      l'amore è segreto
      l'amore è rancore
      l'amore è sortilegio
      l'amore è gelosia
      l'amore non è amore se non sai cosa vuol dire amare prima se stessi
      l'amore è amore perché la vita non è vita se non c'è
      l'amore!
      Composta mercoledì 2 novembre 2011
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        Scritta da: Antonella
        in Poesie (Poesie personali)
        Una foglia che cade,
        un ramo che si spezza.
        Accade tutto in un momento.

        La foglia è per terra,
        il ramo si è staccato.
        Ed in quell'attimo tutto è cambiato.

        La foglia non immaginava che sarebbe scivolata via
        da quell'albero imponente e maestoso.

        Il ramo non credeva di doversi separare
        da quell'albero forte e grande
        con cui aveva imparato a coabitare.

        L'albero forse non sapeva
        che entrambi l'avrebbero presto abbandonato.

        Li considerava delle presenze inseparabili.

        Credeva che sarebbero sempre rimasti con lui
        a fargli compagnia nelle fredde giornate invernali,
        a riscaldarlo con la loro semplice presenza.

        L'albero non pensava che sarebbe rimasto solo, spoglio e desolato,
        o forse lo sapeva ma sperava che il momento non sarebbe mai arrivato.
        Composta martedì 18 ottobre 2005
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          Scritta da: Antonella
          in Poesie (Poesie personali)
          Se non mi troverai nel tuo domani,
          sarà perché non sarò stata capace
          di essere quella che avresti voluto.

          Se ti sveglierai con il vuoto nell'anima,
          sarà perché non avrò saputo rimanerti accanto.

          Se mi incontrerai solo nei tuoi sogni,
          sarà perché la realtà ci avrà condotto verso strade divergenti.

          Se domani non ci sarò a scaldarti il cuore,
          sarà perché non avrò saputo riscaldare il mio.

          Se domani non sentirai la mia voce familiare,
          sarà perché non avrò saputo udire la voce della tua anima.

          Se domani mi perderai,
          sarà perché non mi hai mai avuta.

          Se domani ti perderò,
          sarà perché non ti ho mai davvero voluto.

          Se domani una lacrima bagnerà il tuo volto,
          asciugala con il mio ricordo.

          Se non mi troverai nel tuo domani,
          sarà perché un nuovo raggio di sole
          verrà ad illuminare il tuo volto.

          Se domani non ci sarò,
          ricordami per quella che semplicemente sono.
          Composta lunedì 15 dicembre 2003
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            Scritta da: Antonella
            in Poesie (Poesie personali)

            Il ricordo di te

            Esco in punta di piedi
            da quello scorcio di vita
            che mi hai donato.

            Nuvole passeggere mi accompagnano
            mentre mi allontano
            dalla felicità che con te ho avuto.

            Nelle mani stringo il nulla che mi è rimasto.

            Nel cuore porto il peso di un sentimento
            che stava sbocciando
            e che non se ne vuole andare.

            Sento ancora l'eco delle tue risa, ormai remote.

            Sono solo le parole
            che non avrei voluto udire
            a tenermi lontana da te.

            Chiudo gli occhi
            e mi ritrovo nel posto
            in cui avrei voluto rimanere
            molto più a lungo: tra le tue braccia.

            E con la mente
            riassaporo l'intensità
            di ciò che siamo stati
            e che mai più saremo.

            Nel buio della notte
            sogno ad occhi aperti
            ciò che per un breve momento è stato realtà.

            Ed all'alba di un nuovo giorno
            cercherò di trattenere quella felicità
            che irrimediabilmente se n'è andata.

            La tristezza del domani
            non mi permetterà di cancellare
            tutto ciò che mi è rimasto: il ricordo di te.
            Composta martedì 9 agosto 2005
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