Poesie personali


Scritta da: antodp
in Poesie (Poesie personali)

Vorrei

Vorrei sedere sul ciglio dell'infinito per godere della danza cosmica.
Essere avvolta da mille particelle che illuminano i pensieri con le loro aurore boreali.
Inseguire vite diverse per ritrovare la mia essenza e trovarti lì... ad aspettare.
Un'esistenza persa in chissà quale storia.
Riemerge dal passato il ricordo di te, di me, di noi...
Di un mondo fantastico perso in un déjà vu di un bambino che aspetta di venire al mondo.
Perso nelle spirali del tempo per riacciuffare quello che mi appartiene.
Una porta si chiude e un'altra si apre.
L'istinto mi guida verso ciò che sento.
Unire i nostri universi e sprigionare l'energia primordiale.
Nuovo sole, nuovi mondi da scoprire... da assaporare.
Non più timida nebulosa ma nitida galassia,
in viaggio nel continuo divenire di un universo in espansione per ritrovare il ricordo di te, di me, di noi...
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    Scritta da: Elio Lupini
    in Poesie (Poesie personali)

    Nasce una vita

    Rugiada e vento
    Sogno e tormento
    Nel sole e nella luna
    La nostra fortuna
    La nostra speranza
    Acqua che passa
    La nostra pazienza
    Il nostro cuore
    La nostra gioia
    Il nostro dolore
    Il loro e il nostro amore
    Nasce una vita
    Una nuova presenza
    È la nostra essenza.
    Composta lunedì 16 maggio 2011
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      Scritta da: Antonio Recanatini
      in Poesie (Poesie personali)

      Quando te ne andrai

      Quando te ne andrai di qui
      io avrò solcato il confine dell'inferno
      il resto sarà arso
      rimarrà solo cenere
      che si disperderà nel vento

      Quando te ne andrai
      i randagi non torneranno più,
      i muri saranno imbiancati
      e il sole non passerà più
      neanche per un saluto.

      Quando te ne andrai di qui
      molti vecchi siederanno a raccontarti
      molti fiori appassiranno
      e neanche l'alba
      potrà più vederti.

      Quando te ne andrai
      le tue lacrime baceranno
      i miei occhi chiusi
      la mia mente spenta e
      il mio coraggio da selvaggio.

      Quando te ne andrai di qui
      ci sarà una tempesta
      pochi amici sorveglieranno
      quel che rimarrà dei giorni
      quel che rimarrà della notte.

      Quando te ne andrai
      ogni miraggio sarà disperso
      ogni languore diverrà poltiglia,
      non ci saranno bis perché
      lo sbruffone avrà dato l'ultimo saluto.

      Quando te ne andrai di qui
      i lampioni si spegneranno
      la notte sarà infinita
      ogni poesia brucerà con me
      nell'attesa di risorgere.
      Composta giovedì 1 giugno 2000
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        in Poesie (Poesie personali)
        Odo il richiamo dei tuoi sensi fondersi nei miei pensieri... tratti di un percorso immaginario che delineano il tuo viso... nei tuoi occhi si rispecchia la mia anima... un solo passo per arrivare a te... sento il tuo tocco invadere ogni parte di me...
        Potresti anche essere chilometri distante ma continuerei a sentirti incessantemente...
        Oltre ogni distanza se tendo la mano trovo la tua.
        Composta lunedì 24 ottobre 2011
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          Ricordi nel tempo

          Con il rumore della vanga
          avanzava il giorno.

          Il canto della vita
          s'adagiava sull'erba
          tessendo col sole
          una tunica bianca.

          La vanga continuava
          la sua lenta preghiera.
          L'uomo ascoltava la zolla
          feconda di pane.

          La donna del paese
          canticchiava col vento
          una ninna nanna
          a sapore di sale.

          Si baciava la terra
          con piedi scalzi
          e mani di callo.

          Ci pulivamo la faccia
          guardando lontano.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Ascolto la voce

            Dietro tronco d'ulivo
            è nascosta la notte.

            Ascolto la voce antica
            di rami in letargo.

            Il muschio cresce
            difronte alla luna.

            Un bisbiglio umido
            distende lentamente
            il silenzio della notte.

            Le stelle lontane
            sono foglie d'ulivo
            cadute sulle rocce.

            Mi resta nella mano
            un frantume notturno.

            È il giorno
            in pupille di fanciulla.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Sono nato fra due valli.
              I torrenti si riempivano
              di voci di donne
              lavando sudori
              dei propri mariti.

              Le pietre ascontavano
              le mani strofinando
              le notti senza sogni.

              Su acque scendevano
              i miei monti.
              Il paese non aveva gridi
              racchiusi nelle case,

              Conosceva solo il volto
              dei suoi figli,
              le strade di campagna
              con odori a funghi.

              Sono nato fra due valli
              guardando la notte.

              Poi con la rondine
              ho preso il volo
              per andare lontano
              a creare dimora.
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