Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
La salsedine addosso imbiancava le pelli
mentre i baci infiammavano le nostre papille
con le dita ancorate tra i sassi

i sorrisi ed il ridere ci giravano intorno
quasi avessero i piedi per fare due passi

resta qui... non scappare
ma le dita sfuggivano... e il tuo ridere mi faceva impazzire

noi nel moto perpetuo delle onde del mare
mentre gli occhi sapevano solo riflettere amore

dai riprova punta bene le dita oltre i sassi e la sabbia.

Quante immagini... quadri... senza cornici di nebbia.
Composta lunedì 31 ottobre 2011
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    Scritta da: Pequi
    in Poesie (Poesie personali)
    Mi scopro a navigare 
    nell'acquario del tuo viso
    smarrito in quell'infinita
    incertezza dell'acqua nativa.
    Perso senza saper amare ti ho rifilato
    un vuoto a perdere
    scaricando le tue passioni, 
    livide come un
    pianto invernale...
    occhi strusciati male
    coi malintesi di una
    bellezza abusiva
    sul mio corpo 
    incarognito dai bisogni.
    E nell'illusione di potermi legare a te
    mi sono lasciato trastullare
    evitando il veleno di questi giorni,
    con le tempie pallide e il
    cuore d'argilla ho atteso
    i tuoi segnali,
    brevi respiri senz'alcun affanno.
    Sapevi come cercarmi:
    mi offrivi lampi senza peso 
    a cui mi aggrappavo abbarbicato 
    su due cosce tronfie di impudente
    lussuria ma prive di qualsiasi tremore.
    Persino le labbra mi hai concesso
    in distratti e fuggenti balli a due...
    forse un fastidio da sfumare.
    A luci spente, senza il coraggio
    che rende un uomo desiderio,
    ritmavo le tue frenesie
    lasciandomi violare dalle
    tue più scabre intimità.
    Scarne la parole,
    le mie ingoiate dall'emozione,
    rifratte nel riverbero della
    tua avvenenza.
    Le tue assenti,
    sprechi di pensiero se io rappresentavo solo
    la tempestosa morte dei tuoi sensi.
    Mi abbandonavi al dondolio
    dei tuoi piaceri,
    sagoma incagliata nella rosura
    dei tuoi attizzamenti,
    graffi nella mente
    rabbuiata dalle tue persistenti assenze.
    Eppur mi trovavi sempre,
    e quando convocato, senza sussulti,
    rabbonacciavo il mio spirito,
    rabberciavo il migliori fior di sorriso
    che potessi sbocciarti agli occhi e con 
    febbrile veemenza lo lasciavo
    appassire senza fronzoli.
    Scendevi oltre le viscere del mio desiderio e
    lo rovistavi strappando i finti bordi 
    di ogni mia difesa.
    Silenziosamente piangevo quel tuo lacerare 
    la mia presenza assente,
    senza mani che esaltassero il mio
    esserci per te o labbra gentili
    per azzittire il mio romanzo.
    Starnazzando godimenti immaginari 
    ti spegnevo gli occhi sul nostro ripetersi
    di corpi ma la tua mente fuggiva
    godendo della mia schiavitù
    incatenata alla spudoratezza dei nostri vizi.
    Poi a fior di labbra salutavi il mio congedo
    segregandomi nell'oblio delle impudicizie appagate
    e mi lasciavi varcar la notte
    senza il frastuono di pensieri contromano.
    Erano esili i miei abbandoni,
    addii sporchi d'indecenza coi quali osavo
    colorare i miei ritorni,
    come se dal tuo corpo potessi astrarre
    l'arte dei miei giorni futuri.
    Solo nel buio del mio distacco
    coglievo la pochezza dei nostri incontri
    e, con la carne appiccicata male
    da strali di vizio incolto,
    mi lasciavo lambire dal sorriso amaro
    dell'uomo solo.
    Composta venerdì 5 agosto 2011
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      Scritta da: Marco Teocoli
      in Poesie (Poesie personali)

      Volontario

      Non avevo mai sentito il suo nome
      ho avuto una strana sensazione,
      era li forte e bella
      con le braccia immerse nella terra,
      un forte grido la fece tremare
      era il pianto di un bambino
      in fretta le sue mani a cercare
      di corsa verso il tombino.
      acqua e fango a volontà
      il tempo non ha pietà.
      solo un attimo ancora
      ed il pianto vivrà perora,
      per un soffio strappato
      come uno zombi interrato.
      in un abbraccio a stringerti forte
      piangi e ridi ma non è morte.
      grazie al cuore di chi ti ha salvato
      il volontario verrà ricordato.
      Composta lunedì 31 ottobre 2011
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        Scritta da: Angelo Borrini
        in Poesie (Poesie personali)
        Sei una Rosa senza spine
        un giardino all'imbrunire
        una stella senza scia
        che mi illumina la via.
        Il mio sguardo è più sicuro
        quando vedo il tuo far duro
        ma alla sera è tutto dire
        sei serena come aprile.
        Un omaggio questo è
        alla persona miglior che c'è
        Carla questo è il suo nome
        lo dico ruggendo come un leone
        L'amore è tanto anzi di più
        alto come un monte o forse più sù
        non dimentico ne ora ne mai
        tutto quello che hai fatto e farai
        Ti amo.
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          Scritta da: Bramante
          in Poesie (Poesie personali)
          Tempo non ce n'è per temperare
          al calar di bruma le radici affrante
          Vorrei di questo mondo una matassa
          e a punto croce rimagliare
          una ad una le anime ricamare
          Sorreggerò le carcasse del passato
          nelle reti riemerse dai fondali
          dall'aspro odor del tempo perso
          Ogni scossa ogni tormento
          lo mangerò come fosse pane
          lascerò gli affanni con le ossa
          agli avvoltoi figli della fame
          È breve il tempo del puparo
          ti lascia al buio nelle angosce
          dove solo il freddo ti riconosce
          Miete anime il canto del silenzio
          sciorinando attende le sue vittime
          sul sagrato immacolato del paradiso
          Il mattino rattrista l'alba che scolora
          mentre il grano con pazienza attende il sole.
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA
            in Poesie (Poesie personali)

            Il seme dell'amore

            Sei arrivato in un soffio...
            Con un profondo respiro
            ho catturato il tuo seme
            e l'ho lievemente
            adagiato in fondo
            al mio cuore.
            Una splendida rosa
            è germogliata e cresciuta.
            Le sue radici
            ha intrecciato alle arterie
            ed a me è rimasta
            indissolubilmente legata.
            Eterno bocciolo
            dal seducente profumo
            è adesso l'essenza
            che non mi lascerà mai.
            Composta sabato 29 ottobre 2011
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              Scritta da: SAVERIO FERRARA
              in Poesie (Poesie personali)

              Chitarra a sera

              È sera.
              Vibrano le corde
              di una solitaria chitarra.
              Tremolio di foglie
              dell'albero antico
              accompagnano i suoni
              con un leggero fruscìo.
              È più forte il respiro
              stimolato dal vento.
              L'allegro usignolo
              smorza il suo canto.
              Una finestra si apre,
              una stanza si illumina.
              Una dolce melodia
              che il cuore delizia
              giunge armoniosa
              ad una giovane donna.
              Si risvegliano attimi
              che cancellano tutto...
              Le scale di corsa
              per riabbracciare l'amore.
              Composta sabato 29 ottobre 2011
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                Scritta da: Joe Black
                in Poesie (Poesie personali)

                A Linda...

                Correre, sognare, amare
                vita di donna
                appena nata e già cresciuta
                destini diversi
                ma eguali desideri.
                Eh tu, rosa tra le rose
                senza spine, fine,
                quasi trasparente
                a volte fragile
                e la tua frenesia di vivere
                col tempo, lento,
                ma inesorabile.
                Ed io non so spiegare
                cosa ti muove
                quali emozioni
                quali sogni.
                Coraggio di donna, sola,
                o forza di mamma?
                Se una lacrima scende,
                bagna il tuo sorriso,
                ma non spegne la tua luce
                accesa per sempre.
                Vivi senza paura,
                forte, sicura,
                ogni tuo sorriso
                rafforza la tua anima.
                Composta martedì 25 maggio 2010
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                  Scritta da: Joe Black
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tu sei per me...

                  Tu sei per me...
                  come un soffio di vento
                  ogni mio pensiero,
                  ogni mio tormento.
                  Sguardi rubati
                  e mai vissuti,
                  schiavo d'amore
                  senza troppe parole.
                  Tu sei per me...
                  il sogno di ogni notte
                  l'emozione di un istante
                  il cuore che batte.
                  Voce che trema
                  fra anime in pena
                  nodi alla gola
                  e cuore che implora.
                  Tu sei per me...
                  un bagliore improvviso
                  luce che splende
                  ad ogni tuo sorriso.
                  Nostalgia di un amore
                  che soffoca il cuore
                  e mille domande
                  a cui nessuno risponde.
                  Tu sei e sei sempre stata
                  l'alba della mia giornata.
                  E rincorrer le ore
                  aspettando il momento
                  di starti lì accanto
                  insieme, felici,
                  non più come amici
                  e che quel giorno sublime
                  non abbia mai fine.
                  Composta lunedì 10 ottobre 2011
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