Poesie personali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie personali)

Sono cosa hai scelto

Sono l'onestà che non hai dimostrato
il treno che non hai preso
sono la strada in salita che hai snobbato per la scorciatoia
sono colui che hai tradito
la fiducia disattesa
sono il viaggio che non hai fatto
sono la parola morta in gola
la frase di troppo uscita dallo stomaco
sono il viaggio sempre rimandato
sono quella mano che non hai porto a chi ti è caduto davanti
la serenata pensata e mai organizzata
sono l'occasione che ti girava attorno
il segnale che non hai colto
la rinascita sacrificata per la vendetta
sono quel rischio sacrificato al già conosciuto
sono quella condanna senza appello chiamato rimpianto.
Composta mercoledì 16 settembre 2020
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Sensazioni di settembre

    Tempo incerto nel cielo e nell'anima
    sensazione che avvolge lo spirito
    e confonde il cuore come un timore
    serpeggia nelle vene, provocando angosciosi pensieri
    la solitudine è come un grande abbraccio protettivo
    che tutela dalle cattiverie di questo mondo.
    La cerco per sentirmi bene, soddisfatta e appagata,
    tra rocce e cespugli, rovi con grappoli di more
    sotto noci maestosi, carichi di frutta quasi matura
    respiro il loro soffio, ascolto le loro melodie
    in questi ultimi giorni di una difficile estate
    che lentamente cerca di andarsene,
    nella natura che mi avvolge con amore
    dove non esiste la solitudine.
    Composta martedì 15 settembre 2020
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      Scritta da: Renzo Mazzetti
      in Poesie (Poesie personali)

      Virus azzaccagarbugli

      Una cosa era certa:
      ai tempi del mortale virus mondiale 2020,
      non era molto diffuso il senso dell'orgoglio di classe operaio,
      dello spirito di sacrificio, della consapevolezza del ruolo di servizio,
      dell'interesse generale, dell'amor di Patria.
      In quasi tutti i settori del privato e del pubblico
      c'erano grandi lavoratori del braccio e della mente,
      però qualche mela marcia rischiava di infettare tutto il paniere
      ed offuscare il faro acceso dall'eroismo profuso
      dai lavoratori della sanità e dei servizi.
      Politici vari diversamente collocati
      e in particolare gli oppositori, nella quasi totalità
      recitavano la parte dell'avvocato da strapazzo vile ed intrigante.
      Il ministro della scuola lavorava come un vecchio manovale intelligente,
      la sua fine figura assomigliava alla ferrovia che sulla schiena teneva,
      sopportava, supportava, indirizzava e implementava la ripresa dell'istruzione.
      La scuola sembrava una locomotiva che fuggiva dagli assalti degli avventurieri
      e sbuffava sulla salita della sterminata prateria
      per portare i vagoni pieni di scolari
      alla stazione della salvezza e della conoscenza.
      Composta mercoledì 9 settembre 2020
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        Scritta da: Rosa Di Fraia
        in Poesie (Poesie personali)
        Non priviamoci niente
        di ogni giorno che passa,
        anche della più piccola cosa,
        che sia un sorriso o un abbraccio,
        che sia un saluto o un messaggio,
        qualsiasi cosa inaspettata o aspettata
        andrà bene, non sempre possiamo o abbiamo
        di semplici gesti, tutto è di passaggio,
        anche noi in questa vita.
        Composta venerdì 11 settembre 2020
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          Scritta da: Antonio Belsito
          in Poesie (Poesie personali)
          Insegnano
          che devi barare
          che devi essere scaltro
          camaleontico
          subdolo
          insegnano
          che devi arrivare prima
          e pure primo
          che la tua parola
          deve valere di più
          e insegnano a gridare
          perché devi avere ragione
          insegnano
          che se non ti adegui
          perisci
          che se non ti adatti
          impazzisci
          che se non ti imbratti
          non vivi
          insegnano
          a screditare
          ad accusare
          a tradire
          larvatamente
          perché tanto
          va così il mondo
          e non è una cacca
          in più o in meno
          a fare fogna
          insegnano
          che devi sporcarti
          che immacolato
          è solo in cielo
          che tanto tutto
          è così
          e va così
          e insegnano pure
          che non esiste
          amore
          che è tutta una farsa
          che se non scopi più che puoi
          non sei figo/figa
          che se non ti droghi
          ogni tanto
          sei sfigato
          che se passa un gatto nero
          prima di te...

          vaffanculo.
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Pandemia

            Tempesta interna di un tempo strano,
            irriconoscibile, voglia di libertà
            di volare sulle ali del vento di settembre
            di raggiungere sentieri impervi e misteriosi
            sentirsi parte della natura e dell'orizzonte infinito,
            dentro note melodiose che avvolgono l'anima
            come uccelli crepuscolari silenziosi e osservatori
            lasciarsi trascinare dalle scie dello spirito nascosto
            dentro di noi, che scalpita come un cavallo selvaggio e irrequieto!
            In un mondo che non riconosco e non mi piace...
            la pandemia ha tirato fuori i nostri peggiori difetti,
            ipocrisia, egoismo, rancori e odi, la pandemia dividerà
            i popoli della terra sempre di più.
            Composta domenica 6 settembre 2020
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