Scritta da: Angela Randisi
in Poesie (Poesie personali)
L'arte del poeta
La poesia:
è arte
è amore
è gioia,
è dolore
è speranza
è sogno...
dentro l'anima nobile di un poeta.
Composta lunedì 26 ottobre 2020
La poesia:
è arte
è amore
è gioia,
è dolore
è speranza
è sogno...
dentro l'anima nobile di un poeta.
Cade la sera
sui rami penduli
di un salice piangente
che chino verso il fiume
sembra voler far
la riverenza
alla sua luna.
Limite.
Paure.
Calamite tutt'intorno.
Moto armonico.
Mente e pensiero.
Infinto.
Non cessa.
Rimugino.
Folle idiozia.
Mi sento leggero come foglia portata via dal vento
fragile in balia di quella corrente
malinconico perché consapevole che prima o poi finirà
lascerà cadere il mio essere
lasciandomi a terra in un vuoto tetro.
L'anima distante
occhi senza pace
cuore senza alcuna speranza.
Solo in una periferia di ricordi
su un sentiero camminato dalla solitudine.
Tutto intorno scolora e delude.
Assaggio il dolore di una fine certa.
Il tempo scorre senza emozioni
chi mi aspettava non è più là.
Vago in un mondo estraneo.
Sconosciuto il mio destino
più niente mi appartiene
se non sono i suoi occhi
a guardarmi nessuno potrà vedermi
l'ho gettata via come si lanciano i sassi nel mare
e adesso quell'azzurro increspato
non è più il mio mare.
Come sto?
Sono sano,
rinchiuso nella cella
di una dura prigione,
condannato all'ergastolo!
Ma io sono innocente
e aspetto...
l'ora
della mia libertà.
Si dileguano gli alberi e le voci
mentre le stelle
come foglie d'argento
pendono dai rami della notte.
Ode agli olezzi
ode agli effluvi che restano nelle memorie
e cancellarli non può nessun profumo altro,
ove poggiati si furono
a lungo restano impressi
nelle tristi memorie.
Ode agli effluvi di bulbi gigliacei,
di terreni carichi di limo
e segmenti multiformi
del processo metabolico passato.
La tua presenza incessante
mi andava con essi
alle membra tribolanti soffermatosi alla gola che ardeva incessante
in quel eterno anche se
solo un istante
non volevo altro altro
che narici ottuse o inesistenti.
Ode ai profumi sprigionati
dalla tua pelle grondante
matida di stille di fiele
che donavano a me
inquietudine, angustia e rigetto.
Leggera è la mente
di coloro che ignorano
il costante turbinio di moltitudini
che si abbatte nel suolo
infrangendosi in comuni polveri sottili.
Pesante è il tocco
di mani insensibili.
Esse non guardano l'animo,
non osservano.
Vedono solo loro stesse riflesse
negano la verosimile realtà
di un dono che non hanno.
L'empatia.
Notte fonda e un enorme silenzio,
dopo parole, che bruciano come assenzio.
Ci si ritrova a chiedersi, di tutto questo il senso,
domande senza risposte e un giro immenso.
I granelli del tempo, senza fermarsi, scorrono,
non sappiamo quanti siano, ma soltanto che corrono.
Non c'è tempo per farsi la guerra o per odiare,
la vita è breve e noi viviamo per amare.
Rincorrendo i traguardi, impariamo a sognare,
inciampando, impariamo a rialzarci e a lottare.
Sempre con il sorriso sulle labbra ad ogni follia,
perché in fondo, la vita è brivido che vola via.
Il cuore in sussulto
l'anima per le strade
la mente che ride piange, evade.
Il giorno cambia colore
e porta con se l'amore
di giorni passati, rischiati, andati.
Ma un sorrido t'incontra
ti sfiora e ti adorna
ti riattiva il cuore secondo la legge dell'amore.
Amare senza paura
con costanza e premura
sentire il cuore accanto
il cuore di chi aveva sempre pianto.