Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Crepuscolo di fine novembre

Scuro e freddo nell'orizzonte
nel cielo pieno di nubi, nell'irreale silenzio
che arriva al cuore, le foglie morte
formano tappeti colorati,
che frusciano sotto i piedi,
in questo tempo malato della terra,
inondata dal covid, tra i malati soli
che hanno bisogno di respirare
tra caschi e tubi, con occhi spalancati
di terrore, senza poter parlare e coloro che
passano non rivedono le loro famiglie,
hanno solo Dio da chiamare.
Mentre noi che stiamo rinchiusi a casa
osserviamo l'autunno attraverso i vetri
divisi, lontani, come sospesi tra
un presente angoscioso,
rimpiangendo il passato,
sfiduciati verso il futuro.
Vivere in una zona, così detta rossa!
Pericolosa per le persone,
perché troppi morti e troppi malati.
La natura nella sua tranquillità
sorprende, sconvolge, annienta,
appare tranquilla e sorridente,
come indifferente verso l'essere umano,
condannato a subire un virus micidiale
e strisciante, silenzioso come un killer
che colpisce all'improvviso.
Noi nella nostra solitudine, che serve
per sopravvivere in una umanità,
sguarnita, confusa, violenta.
Ascolto il respiro di Dio, che sussurra
attraverso la preghiera, il suo spirito
è vicino a noi. La preghiera è la potente debolezza di Dio
che smuove il suo cuore entrando nel nostro,
stringendoci a lui.
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    Scritta da: Valerio Varaldo
    in Poesie (Poesie personali)

    Medita

    Rincorri le foglie di un pianto passato
    che dentro al tuo cuore
    ancora è bagnato.
    Cancelli le foto ma non i lamenti
    che fanno da straccio ai tuoi sentimenti.
    Lo sentì il dolore.
    Lo insegui e ci speri.
    Non torna la vita con l'amore di ieri.
    Si spegne la fiamma
    di un gioco perverso
    dove io soltanto sono il diverso.
    Non apri quegli occhi
    che tanto han sofferto.
    Ascolta le parole di uno diverso.
    Il mio cuore è malato e pieno d'amore
    s'infrange soltanto sul tuo secco cuore
    che senza colore e senza calore.
    Non vuole nella vita un nuovo amore.
    Non resta il silenzio che vaga confuso.
    Mi arrendo addio tu questo hai voluto.
    Ti lascio sdraiata cercando risposte
    ormai lacerato il mio cuore risponde...
    Ho amore da dare non fare sciocchezze.
    Lascia il passato e vivi il presente.
    Da cuore e mente non accetti il presente.
    La vita va avanti anche senza la gente.
    Tu vivi ricordi e non accetta la mente
    di metter da parte per vivere il presente
    Io sono sull'uscio e ti tendo la mano
    Ma sto andando via maledetto passato.
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      Scritta da: Valerio Varaldo
      in Poesie (Poesie personali)

      Infinito

      Non riesco a pensare.
      Non voglio pensare.
      Sentimenti che mutano in farfalle
      senza colore.
      Si posano stanche sulla mia mano.
      Si formano nell'aria figure senza senso
      che sembrano cercarsi.
      La luce filtra piano in questa stanza
      e disegna sui muri ombre del passato.
      Osservo la luce fioca che passa dalla finestra
      assorto nei ricordi di una vita andata.
      Le ombre si spostano
      si avvicinano quasi ad accarezzarmi.
      Rimango immobile nei miei pensieri.
      anche quando in uno spiraglio di luce
      vedo te.
      Aspetto che la luce cessi per tornare
      nell'oblio, in quel piccolo mondo dove
      i sogni si nutrono dal cuore.
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        Scritta da: Valerio Varaldo
        in Poesie (Poesie personali)

        4 maggio 2020 (Covid)

        Ciao
        Ehi dico a te...
        Corridore nato oggi.
        Maratoneta della spesa.
        Finita la quarantena?
        L'aria di cosa profuma?
        C'è il sole fuori?
        Non sento più odori.
        Non vedo più luce.
        Sono in reparto Covid 19.
        Ho un tubo che mi secca la gola
        ma mi fa respirare.
        Mi nutrono con il sondino.
        Sai io correvo davvero.
        Stavo bene.
        Ero a casa
        con la mia famiglia.
        Un po' di febbre...
        Pensavo di essere morto.
        Mi risveglio qui.
        Vedo questi angeli
        vestiti di bianco
        con guanti e mascherine.
        Non si fermano mai
        li vedo piangere
        arrabbiarsi
        li sento bestemmiare
        e dare i pugni nel muro,
        mi sorridono sempre,
        mi fanno una carezza.
        Capisco che non è il Paradiso
        ma l'anticamera dell'Inferno.
        Mi hanno detto che non verrà nessuno da me.
        Resterò solo fino alla fine.
        Se andrà male
        sarò avvolto in un lenzuolo
        nessun funerale
        daranno le ceneri alla mia famiglia.
        Dillo tu a mia moglie e ai miei bambini
        che sto lottando per tornare da loro.
        Abbraccia forte i miei figli
        che sono il cuore di papà.
        Mi mancano le loro voci e le loro urla.
        Stringili forte e poi ancora più forte.
        Di a mia moglie che l'amo con tutto me stesso
        chiedile scusa se a volte a casa non l'aiutavo.
        Forse mi conosci o non ci conosceremo mai.
        Forse siamo amici oppure lo diventeremo.
        Forse ci siamo solo incrociati per strada.
        Forse non ci siamo mai visti prima.
        Forse un giorno farò parte delle tue preghiere.
        Non devo restare un numero su una cartella.
        Un nome su un necrologio.
        Una foto senza storia.
        Io esisto o sono esistito.
        Non dimenticarti di me.
        Perché potresti esserci tu.
        Ma ricordami sempre...
        Perché sono un Uomo
        spogliato di ogni sua dignità.
        Buona passeggiata.
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          Scritta da: Valerio Varaldo
          in Poesie (Poesie personali)

          Ricordando un Leone

          È stato ieri.
          Non è l'oggi.
          Non sarà il domani.
          Con il sole
          la giornata rimane
          cupa e uggiosa.
          Nessuna nuvola danza
          dove il nulla prenderà il tuo posto.
          Ogni giorno si ripete.
          Rimane di te solo un sogno
          che scuote e mi affligge l'anima.
          Il mio cuore mi parla di te
          dei tuoi battiti che diventano ruggiti
          di un vagito mai nato.
          Dove la vita si ferma
          è cade in un pensiero
          di un sogno infranto
          d'amare realtà.
          Sarà li che un giorno
          ti abbraccerò
          aspettando un perdono mai nato
          che completerà la mia anima
          rendendomi un desiderio infranto.
          Papà.
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            Scritta da: Mariacarmela Scotti
            in Poesie (Poesie personali)

            Storia di un amore

            Eravamo una spiaggia privata,
            Tu le onde, io la sabbia.
            Tu venivi e te ne andavi quando volevi,
            mentre io rimanevo sempre nella tua attesa.
            Tu così instabile, io così statica.
            A volte arrivavi impetuoso da farmi a pezzi,
            altre volte arrivavi così calmo da lasciarmi tranquilla.
            Amavo il rumore delle tue onde,
            perché anche se ti giravi di nuovo verso il mare
            sapevo che portavi con te una parte di me.
            Composta giovedì 19 novembre 2020
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              Scritta da: Aurora Sisi
              in Poesie (Poesie personali)
              Chiudo gli occhi,
              ascolto la mia canzone,
              la mente mi porta là,
              si, proprio là,
              dove l'ho per prima volta
              ascoltata,
              e, tutto riaffiora,
              la gioia, il dolore,
              tutto quello che
              ho provato.
              Niente si dimentica,
              finché l'anima
              lo tiene
              intrappolato a sé,
              finché la mente
              ha voglia
              di portare lì
              i tuoi ricordi,
              finché un po'
              di sofferenza
              ti tocca il cuore.
              Niente si dimentica,
              finché le note
              di quella canzone
              avvolgono
              i tuoi sensi,
              chiudendoli
              in una trappola
              dalla quale
              non è facile uscire,
              e allora ti arrendi,
              decidi di rimanere,
              perché è là
              il tuo desiderio.
              Composta mercoledì 27 maggio 2015
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