Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Ciascuno si prepari il cammino di ogni giorno
perché il tempo passa svelto e si nasconde
dietro i colori sgargianti di un giorno di festa
il resto degli anni vive nel cuore e nella testa.

Il cammino della vita si coltiva ogni giorno
camminando sotto il sole, pioggia e vento.
La vita è sempre davanti a noi e ci spinge
sui nuovi orizzonti di aurore e tramonti.

La nostra vita è una passeggiata meravigliosa
su questa terra di bellezze, amicizia e amore.
Tocca a ciascun vivente tracciarsi il cammino
con traguardi fissi a terra e nel cielo infinito.

Camminiamo con i piedi a terra e occhi aperti
perché i giorni passano svelti e gli anni crescono.
Ognuno di noi ha il tempo per vivere e sognare.
L'essenziale è raggiungere il proprio traguardo
con occhi aperti, bisaccia piena e cuore in mano.
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    Scritta da: Monica Cannatella
    in Poesie (Poesie personali)

    È giusto così

    È giusto così!
    Rimani pure dentro al tuo assordante silenzio
    privo di emozioni.
    Resta pure lì, tra giorni senza senso, i tuoi.
    Quelli a cui non vuoi mai darne uno.
    Fermati a godere delle tue vuote giornate
    tutte uguali, sempre uguali.
    Rimani dove sei, vivi come hai sempre fatto.
    Non ti lasciare mai sfiorare da un mio ricordo,
    dal suono della mia voce.
    Proteggiti, proteggimi.
    È giusto così.
    Composta martedì 23 giugno 2020
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      Scritta da: Monica Cannatella
      in Poesie (Poesie personali)

      Nuvola di inverno

      Su questo pezzo di cielo non c'è azzurro, niente luna
      solo ali un po' spezzate che non hanno mai fortuna.
      Non arrivano i sospiri di chi vuol fuggire via
      cuori persi e troppo pieni di una gran malinconia.
      C'è chi giura di restare, chi non smette di sperare,
      e sospinto da quel vento ricomincia il suo planare.
      Non si vedono aquiloni, non esistono ragioni
      non arrivano i silenzi delle mie fredde stagioni.
      Come nuvola di inverno volo via come le foglie
      e la pioggia impietosita tra le braccia sue mie accoglie.
      E cullata dalle gocce e dal vento infreddolita
      chiudo il pugno e tengo stretto quel mio sogno tra le dita.
      Composta giovedì 6 agosto 2020
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        Scritta da: Monica Cannatella
        in Poesie (Poesie personali)

        Alice

        Ti abbraccio io Alice!
        Perché tu possa sentirti meno sola, meno incompresa, meno indifesa.
        Ti abbraccio forte Alice, per farti dimenticare tutte le volte che questo mondo, come donna, non ti ha riconosciuta e apprezzata.
        Perché tu possa perderti un'istante e ritrovarti quando sarai pronta.
        Per darti il tempo che serve a capire, che nessuno è mai solo, non quando ha un amico e due braccia pronte ad accogliere tutti i suoi tormenti.
        Ti abbraccio perché è giusto, perché te lo devo, perché così va fatto.
        Ti abbraccio io Alice, perché sei tutte le donne non solo tu, ed io voglio renderti giustizia.
        Quando tutto il mondo te la toglie, io ti abbraccio e ti regalo tutta quella che posso, tutta quella che meriti, tutta quella che è giusto tu abbia.
        Composta sabato 5 settembre 2020
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          Scritta da: Monica Cannatella
          in Poesie (Poesie personali)

          Nostalgia

          La trovi dentro ad un vecchio cassetto, tra la naftalina e la camicia da notte della nonna.
          In un addio che non avresti mai voluto dare, tra le vecchie lettere che hai scritto e ricevuto.
          In un ricordo antico, nel tempo che è passato.
          Lì, tra un amore che non hai vissuto e la giovinezza che hai perduto.
          Tra un rimpianto e un rimorso, poggiata su uno scaffale tra oggetti e cianfrusaglie,
          dentro all'armadio deì mai più'!
          Lontana, perduta e ritrovata, all'angolo della tua bocca in un sorriso amaro.
          Tra un "non ti scordar di me" e una ninna nanna di cui non ricordi le parole.
          Sarà sempre lì; ieri, oggi, domani, sempre.
          Composta domenica 8 novembre 2020
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            Scritta da: Monica Cannatella
            in Poesie (Poesie personali)

            Nei campi di Auschwitz

            Sui campi di Auschwitz non crescono fiori
            non spunta mai l'alba a lenire dolori.
            La notte si prega tra gemiti e pianti
            perché il giorno dopo non muoiano in tanti.
            E nel silenzio dei giorni perduti
            son tanti i bambini che restano muti.
            Angoscia e sgomento negli occhi di tanti
            che invocano grazia da tutti i santi.
            Capelli rasati e pigiama a righe
            non hanno memoria delle loro vite.
            Sui campi di Auschwitz non crescono i fiori
            c'è solo silenzio a tanti orrori.
            E intanto qualcuno ne ha presi altri cento
            da fare morire in un solo momento.
            Laggiù non esiste la vita vissuta
            la camera a gas non rimane mai muta.
            E mentre qualcuno si perde nel pianto
            la morte saluta e continua il suo canto.
            Composta giovedì 28 gennaio 2021
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              Scritta da: Bernardo Panzeca
              in Poesie (Poesie personali)

              La grotta di Massabielle

              C'era una grotta
              in alto sui monti
              con tutt'intorno
              fonti e tanti ponti.
              Era una grotta
              tutta Celeste
              dove al suo interno
              splendeva una veste.
              Da tutto il mondo
              andavano gli ammalati
              Solo lì dinnanzi
              si sentivano confortati.
              C'era una luce
              talmente brillante
              Non vi era guarigione
              tanto distante.
              Da quelle rocce
              quiete e calore,
              si percepiva
              un gran odore.
              Era il profumo
              di Nostra Signora
              i cuori tutti
              Inebriava d'Aurora.
              Composta giovedì 11 febbraio 2021
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                Scritta da: Rosanna Tafanelli
                in Poesie (Poesie personali)

                Angelo di terra

                Com'è successo che non ti vedevo,
                angelo mio sepolto nei ricordi,
                cosa ti nascondeva alla mia vista
                mentre la vita si snodava, piano?
                Non avevo capito che sostavi
                ad un palmo da cuore, in attenzione,
                in perfetto silenzio, evanescente,
                per sostenermi nel momento buio.
                Sei rimasto sospeso nell'attesa,
                quando mi sono illusa di un amore,
                quando sono caduta e risalita,
                convinta che la forza fosse mia.
                Ho sollevato il viso, finalmente,
                per guardare negli occhi la mia vita
                ed ho riconosciuto il tuo sorriso
                in un amore solido, terreno.
                Un angelo di terra, senza ali,
                mi ha aperto le sue braccia ed eri tu,
                ha disperso ogni nube dai pensieri,
                ha illuminato i passi fino a te.
                Composta martedì 1 gennaio 2013
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                  Scritta da: Pietro Colucciello
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La vita scorre sui tetti

                  Ogni mattina quando la Luna
                  cede il passo al Sole,
                  l'alba si accende senza
                  far rumore sul mio davanzale,
                  e i miei occhi incantanti guardano
                  il nuovo giorno che nasce sui tetti.
                  Sotto di essi puoi udire gli uomini
                  che lentamente si svegliano
                  dal torpore, dal dolore, dall'amore,
                  dal sogno e dalla speranza.
                  I tetti hanno una loro vita
                  che scorre con forza,
                  i tetti sono colorati da mille
                  sfumature chiaroscure,
                  i tetti a volte sono bagnati da gocce
                  di rugiada come lacrime,
                  in questa fredda mattina d'inverno
                  la brina bianca li tieni uniti come un tutt'uno,
                  mentre il comignolo inizia a sbuffare
                  quando sente che il ceppo inizia ad ardere
                  di un calore che viene dal profondo e senza sosta.
                  Tutt'intorno il profumo del caffè
                  riempie i miei sensi,
                  e poi vengo rapito dalla danza degli uccelli
                  in cerca di briciole di cibo,
                  e dal chioccolo del merlo indiano
                  con il becco arancione
                  che ogni mattina mi tiene compagnia
                  tra mille pensieri che affollano la mia mente,
                  mentre un gatto grigio e gaio rincorre
                  i suoi amici piccioni in un'unica sinfonia.
                  È proprio vero che sui tetti
                  puoi osservare un mondo nuovo,
                  limpido senza inquietudini e catene
                  che si rinnova ad ogni singolo affanno,
                  sui tetti sei libero di poter raggiungere
                  il tuo desiderio e tutti gli angoli dell'infinito,
                  sui tetti puoi sederti per riflettere,
                  puoi ascoltare te stesso, e alla fine puoi scegliere di scendere anche in quell'ultima casa, dove c'è la stanza con lo scrigno più segreto, dove hai riposto la tua anima
                  e forse un pizzico del tuo cuore malato.
                  È sui tetti che scorre la tua vera vita.
                  Composta sabato 30 gennaio 2021
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                    Scritta da: Alexis Karpouzos
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Un oceano di anime

                    Sappiamo così poco
                    così poco, quasi niente
                    e questa è solo la verità,
                    quando e da dove?
                    dalla fessura dell'infinito
                    e lo scorrere del tempo,
                    schegge solitarie
                    vaghiamo in viaggi da sogno,
                    e la verità un'ombra fluente
                    e ci chiama
                    ma la chiamata ancora non si sente,
                    né il chiamante rivela la sua faccia.
                    e le persone senza voce amano e muoiono,
                    perché la verità non parla
                    ma danzate nell'armonia dell'unità.
                    Composta martedì 15 ottobre 2019
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