in Poesie (Poesie personali)
Sei vita che non muore,
ti sento scorrere
dentro l'anima,
fin nei baratri
più profondi,
dove il mondo finisce
nell'assenza di te.
Composta mercoledì 31 luglio 2013
Sei vita che non muore,
ti sento scorrere
dentro l'anima,
fin nei baratri
più profondi,
dove il mondo finisce
nell'assenza di te.
Come pioggia dal cielo giungeranno i sogni
che con passi silenziosi coloreranno i pensieri,
goccia a goccia riempirai il tuo cuore
come un vaso di luce che trabocca di gioia.
Tuttavia ci saranno giornate cambiate
da una nota stonata scritta in contropiede
una nota strozzata che vorresti annullare
ma trattenuta dal foglio che non vuole saperne.
La luce nel vaso che trabocca di gioia
a volte non basta a cancellare
quel che la vita vuole cambiare.
Io lo so che in quelle giornate
guarderai solamente la pioggia che batte
ma sappi che anche la fredda pioggia
serve a far nascere un fiore dal fango.
Forse in quei giorni penserai
che la vita è un gioco senza regole
e la porta del cuore tu chiuderai,
ma io ti sarò accanto e ti spiegherò
che il caso o la vita vuole aver la ragione
senza curarsi della tua opinione.
Ma ognuno di noi ha un potere assai grande
che brilla ogni volta che dobbiamo lottare:
è capire che il caso non va contrastato
perché è come un vento che va assecondato,
attendendo che muti la sua direzione
che prima o poi sarà a tuo favore
affinché nasca un fiore dal fango,
un fiore forte che sfida il vento
perché ha radici di cielo e cemento.
Su cento tentativi avrai una sola certezza
finché i palmi delle mani non avranno durezza.
Di mille parole, tu fanne una preghiera
che giunge a Dio
prima che faccia sera.
E infine sappi che tu sei speciale
e mai lo dovrai dimenticare
perché imparerai che il vento si stanca
e abbatte sé stesso in una calma bianca
e quel fiore robusto nella sua perfezione
sei tu che brilli di vita
nella benedizione.
Sei tu?
Sei tu che da lassù continui a scolpire,
a creare, ad inventare,
a regalare al mondo la tua arte?
Sei tu che l'hai voluto?
Sei tu che l'hai pensato?
Perché questo amore non è terreno,
solo qualcosa di superiore può averlo creato.
Quindi sì, sei tu!
Ex
come stelle cadenti
un'anima vacante
tra le pareti del cuore
tra gli abissi dei ricordi.
Ex
anime che volteggiano
tra un sorriso e un abbraccio
gli eterni sognatori gli eterni arrabbiati.
Ex
l'incontri per strada
con gli occhi spenti
che ti cedono il posso.
Ex
quelli che hanno capito
che amare se stessi è la scelta migliore.
Ex.
Lei mi sovrasta.
Lei illumina la mia notte.
Guardala, mia dolce anima,
è la stessa che accarezza il tuo viso.
Senti il suo tocco e sogna.
Ascolta il silenzio che circonda
quel austero alone di magia.
Il suo pallido chiarore nasconde
il mio amore.
Guardala,
e questa notte regalaci un sogno,
stringimi in un illusione.
Sognaci in un palpito d'amore.
Solo stanotte sogna
che le nostre mani si tocchino
e che quest'angolo di cielo
sia ancora nostro.
Ho calcolato tutto nella mia vita.
Quando mi sarei sposata,
i figli che avrei avuto,
il lavoro che avrei fatto.
Ho calcolato tutto
dimenticando che la vita
non è un'equazione matematica,
e l'imprevedibile è lì.
Ho calcolato tutto.
Nessun sogno,
nessuna strada traversa.
Ho calcolato tutto,
fino a quando nel tiepido
tepore di quel giugno lontano ho visto i tuoi occhi...
avevo calcolato tutto.
Tranne che mi sarei
innamorata di te.
Fogli scritti,
parole che scorrono veloci davanti a me,
la mente libera percepisce il cuore
lascia che sia lui a parlare.
Ella tace,
s'inchina ai suoi sussurri,
quante volte la sue parole hanno messo
in dubbio i battiti che sentiva,
ora immobile sente i respiri che nascono,
in quel tacere le grida prendono il sopravvento su lei
e l'unica cosa che può fare
e zittirsi e lasciare che l'amore compia il suo viaggio
fin dentro l'anima.
Ecco ciò che temeva di più è successo.
Il cuore parla e la mente si piega.
Il sole che batte
è strana novità,
l'inverno gelato,
ogni passato
è stato vissuto solo dal tempo:
il tempo
che s'abbatte
sull'acqua dolce,
si sente imminente
la tempesta assopita:
pare uno scheletro
con un collare
al collo
Scuotersi
con un sordo
sbatacchiare di ossa
per i venti
ch'asciugano
le spruzzate d'acqua dolce.
Mamma, unica, donna,
tu che asciughi
ogni lacrima,
tu che sorridi
con i tuoi occhi tristi,
mamma, tu
l'abbraccio silenzioso infinito,
tu mamma, quale dolce parola
v'è di più bella?
Nessuna.
Tu mamma che nei silenzi tuoi notturni
urli le tue lacrime,
mamma,
a te che fato della vita maledetta
ha portato con sé tuo figlio!
Mamma le tue
lacrime hanno
il sapore del sangue,
sangue sparso
in questo mondo,
un mondo senza pietà,
a te mamma dono
il mio pensiero di donna,
tu che in grembo portasti
la vita,
la stessa vita porta
te in grembo adesso
mamma!
Mamma, donna,
lacrime senza fine seppur nel
cuor tu resti mamma.
Che i sogni siano tranquilli
che i sogni siano dolci come te
che i sogni siano
il luogo dove possa trovar pace
in tuo cuore e cullarsi nella dolcezza.
Che i sogni siano felici
che i sogni ti donino
quello che tu doni
che sia una notte
serena per te che mi leggi.