Poesie personali


Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie personali)

Due anime innamorate

Stanotte due anime si perdono nel buio della notte.
Con sguardi lanciati da occhi sognanti,
così pieni d'amore, passione,
di mistero e di complicità.
Abbracci e carezze si incrociano,
due anime che si amano in un infinito
gioco di passione con i desideri
inseguendo i sogni, i pensieri
ben sapendo che se il destino
ha deciso che due cuori dovranno
incontrare, l'anima aspetta l'istante
in cui due cuori dovranno unirsi per sempre.
Composta lunedì 4 maggio 2015
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    Scritta da: Emanuele Longo
    in Poesie (Poesie personali)

    Una goccia

    Una goccia.
    Solo una goccia cadde nel silenzioso grigiore.
    Ora pioggia, pioggia fitta
    leggera come il vento della sera, così leggera
    così delicata
    oh! Invece così tristemente pesante al cuore
    pesante come la tempesta e l'uragano
    come la morte di ogni gioia
    nera tempesta di desolazione,
    devastante come un temporale estivo, come la pioggia martellante...
    martellante! Così battente, così tagliente,
    così tristemente pesante al cuore
    pesante come la morte di ogni gioia.
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Un'altra primavera

      Veggo il cielo
      da ogni lato,
      aria tiepida
      e delizia di maggio;
      strisce d'aereo passato,
      fuito via, andato chissà dove,
      verso un'altra estate;
      e mi soffermo estasiato,
      mentre una brezza fresca,
      mi gratta il viso barboso;
      i giorni sono lunghi adesso,
      la luce non spaura,
      e il buio cala tardi;
      e sento la primavera,
      un'altra primavera,
      in me.
      Composta sabato 2 maggio 2015
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        in Poesie (Poesie personali)

        Grazie a chi?

        Grazie per la vita che mi hai riservato,
        anche se forse meritavo di più,
        anzi non meritavo così poco.
        E grazie per avermelo fatto capire tardi,
        così soffro per meno tempo.
        Grazie per gli incontri che mi hai fatto fare
        anche se non pensavo che ci fossero così tanti delinquenti in giro.
        Grazie per non farmi provare invidia per nessuno
        perché altrimenti avrei dovuto invidiarne troppi.
        Grazie per avermi ben nascosto quanto vivessero bene gli altri.
        Ma sopratutto per non avermi fatto capire in tempo
        che non sempre erano i migliori a vivere bene, anzi.
        Grazie per avermi lasciato quel briciolo di incoscienza per ringraziarti.
        Composta sabato 25 aprile 2015
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          Scritta da: Santi Cicardo
          in Poesie (Poesie personali)
          Tieni a mente tutto
          il conto della spesa
          e quello delle carezze
          niente lasci alla benevolenza
          della dimenticanza
          l'altro giorno ancora
          mi rinfacciavi di quell'estate calda
          e della crema da sole che avevo scordato
          nonostante le mie labbra
          si fossero spellate a furia di baci
          la vita per te
          non si sedimenta mai
          per questo
          non trovo alcun piacere
          negli anniversari
          o nei giorni evidenziati del calendario
          o in quelle banali ricorrenze
          cui spesso gli amanti sono legati
          questi tuoi conati di ragione
          questo tuo dettagliare
          specificare
          sgranare
          mi ha fatto perdere ogni desiderio
          anche fare l'amore è divenuto
          un affare da ragguagliare
          una sorta d'esibizione contenuta
          delle stesse pose nella stessa sequenza
          che dire?
          Se ne non che anch'io
          ho amato i numeri e i ragionamenti
          ma per le loro derive
          per quelle spinte
          che dislocano altrove
          e non si chetano malgrado i calcoli
          non meravigliarti perciò
          se continuo a contare le stelle
          a guardare gli stormi al tramonto
          a perdermi tra l'onda e la risacca
          stai attenta però
          perché non compiamo la stessa azione
          raccogliendo una conchiglia
          tu la numeri tra gli oggetti
          inutili
          che trascinerò a casa
          io ascolto nella sua cavità
          la voce afona di Dio.
          Composta lunedì 11 maggio 2015
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            Scritta da: Santi Cicardo
            in Poesie (Poesie personali)
            A quale epoca appartengo?
            Di quale cronaca sono attore inconsapevole?
            Mi dirigo nell'oltre storia
            - ad esser sincero procedo a tentoni
            anzi a volte per inerzia
            mulinato dal gorgo degli eventi -
            procedo arreso
            nonostante lo scudo e la pistola
            perché non ho bersagli a cui puntare
            e i fendenti arrivano da più parti
            ci vorrebbe uno scafandro
            ma così rischierei di soffocare
            a quale tempo offro il mio tempo?
            A quale ora consegnerò la mia ora?
            Avrò bisogno di testimoni
            non per l'eventuale giudice e carnefice
            né per deporre a discolpa
            sulla mia infame innocenza
            piuttosto avrò bisogno dei loro occhi
            per convincermi d'esser vissuto.
            Composta lunedì 11 maggio 2015
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              Scritta da: Santi Cicardo
              in Poesie (Poesie personali)
              Passa così
              come rumore d'acqua viva
              la lama affilata del desiderio
              uno scarabocchio
              sulla bella copia della vita
              o forse l'accenno di un ritratto
              di un volto abortito
              s'inala ti tanto in tanto
              una nuvola d'ardore
              ed è come sentirsi di carne
              dopo anni di ruggine
              ma svapora
              in acqua piovana
              il solitario cirro celeste
              e traccia torrenti che presto seccheranno
              e lascia alvei pietrosi
              proprio qui
              tra il centro del petto
              e il lato del cuore.
              Composta lunedì 11 maggio 2015
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                Scritta da: Santi Cicardo
                in Poesie (Poesie personali)
                Apro la porta
                esitando
                lascio te alle spalle
                ti vedo di taglio
                sussurrare il mio nome
                un attimo fermo
                trattenuto alla soglia
                chiudo la porta
                ancora esitando
                appoggio le spalle
                sussurro il tuo nome
                basterebbe bussare
                ed entrare di nuovo
                e invece no
                sbilenco m'avvio
                avendo noi due
                in gran segreto
                agli occhi dell'altro
                affidato le lacrime.
                Composta lunedì 11 maggio 2015
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                  Scritta da: Santi Cicardo
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ricordi quel bacio?
                  Fu di mattina
                  il mondo era appena morto
                  e c'era un'aria
                  come di primavera senza mare.
                  Ti ricordi dei fiori?
                  Sembravano
                  memorie di colore stinte
                  e dietro non c'era che la scia del nulla.
                  Io ero fermo sulla porta
                  credo stessi piangendo
                  avevo le mani piene di dolore
                  davanti c'erano tutti i miei giocattoli,
                  però piangevo
                  il mondo era appena morto
                  e l'aria
                  non aveva l'aria di essersene accorta.
                  Lo sentii
                  quando il caldo s'estingueva
                  e fu come scoprirsi d'esser nato vivo
                  quel bacio
                  quando il mondo era appena morto
                  e noi ci amavamo ancora.
                  Composta lunedì 11 maggio 2015
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