Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Volevo descrivere fiori

Volevo descrivere fiori
come gli occhi d'aprile
sottovoce sciogliendo le zolle
scrivevano righe di festa.
Sono entrato al profumo del sole
nel giardino, ho dipinto una rosa
ma le spine mi hanno ferito
ed ho pianto.
Ora corro notturno contro il tempo,
ti sento bussare mentre ascolto
la tua voce d'allora che mi segue
e parla col silenzio dietro il vetro
dove il tuo sguardo intatto è conservato.
Mi sgridano i contorni manomessi,
non aprono finestre all'orizzonte
al tocco serotino della sveglia
presa da sole placido dell'alba
col vento che lambiva i tuoi capelli
ed il sorriso fermo mentre piangi
guardando l'altro lato della piazza...
così nuotando insieme in questo sale
brucia le notti l'ultimo cuscino,
mentre le mani strette alla ringhiera
sotto il peso del vento
tirano il rettilineo
che fila dritto verso la frontiera.
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Finché ci sarò

    Io ci sarò,
    ci sarò per te,
    anche quando sarò stanco,
    sarò nervoso,
    e accaldato,
    per il caldo,
    e il peso degli
    anni che mi porto addosso;
    io ci sarò per te,
    e ti penserò ogni giorno un po',
    e mi sforzerò un pochino,
    per stare con te,
    e risolvere i tuoi guai,
    ci sarò, per te;
    finché mi vorrai,
    finché ci sarò.
    Composta venerdì 8 maggio 2015
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      E scusatemi sono poeta

      E sono un po' pazzo,
      e un po' artista,
      un po' ciarlatano
      e letterato,
      e scusatemi vado di fretta,
      c'è il popolo che mi aspetta;
      e ne ne frego delle regole,
      e vivo la mia libertà,
      che per me artista è tutto,
      senza libertà non c'è arte,
      non c'è vera poesia,
      e il pensiero deve essere libero;
      e dei luoghi comuni,
      delle convenzioni,
      me ne importa nulla;
      e scusatemi sono poeta.
      Composta giovedì 7 maggio 2015
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        Scritta da: Gigliola Perin
        in Poesie (Poesie personali)
        Lungo strade senza luci
        rincorro un sogno
        che è irraggiungibile,
        ma al quale non so rinunciare.
        Sento il mio cuore
        battere alla ricerca del tuo.
        Attraverso la notte
        per sentire una voce
        che parla alla mia anima.
        Illumina il cammino
        una luna d'argento,
        ed in lei nel silenzio del mio correre
        scopro i nostri corpi
        affamati d'amore.
        Composta martedì 5 maggio 2015
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          Scritta da: Gigliola Perin
          in Poesie (Poesie personali)
          Scivola nella danza,
          il nostro amore
          si perde nel tocco della mano,
          nel vibrare di soffio che tenue si sofferma sulle labbra.
          Sentire che quel brivido
          è il volo della farfalla che regali al mio cuore.
          Lentamente un dito si ferma sulle tue labbra,
          un leggero tocco che sa raccontarti del mio amor per te.
          Composta martedì 5 maggio 2015
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            in Poesie (Poesie personali)

            Alla madre del figlio di un uomo

            Fa tardi la sera,
            ma la tavola è apparecchiata dal primo mattino.
            E sempre per due.
            Gli ripete di nuovo
            di lavarsi le mani,
            ma i giochi si sa
            sono duri da lasciare.
            Lui a volte le chiede dove è suo padre.
            Lei gli ha detto che i bimbi
            possono nascere anche senza un papà,
            che i papà, volendo, si possono scegliere dopo.
            Non se la sentiva di dire
            che i bimbi possono anche vivere senza un papà
            perché sa che non è vero,
            anche se capita.
            Sono figli.
            Quando lui gli chiede perché quella è una casa
            dove non viene mai nessuno gli dice di invitare gli amici.
            Ma non lo fa.
            Fosse stato anni prima avrebbe detto che aspettava un ritorno.
            Ormai non aspetta più né un ritorno né un arrivo.
            E forse neppure lo vorrebbe.
            Sono loro soltanto la famiglia.
            A volte ha pensato che anche un uomo soffre nello stare distante dal figlio
            ma ormai è successo.
            "Si soffre in una famiglia fatta di due,
            ma forse si soffre meglio (non meno)in due che da soli, chissà".
            Ma chi potrebbe risponderle
            che è vero non farà mai sentire il suo si.
            Composta martedì 5 maggio 2015
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              Scritta da: Olos&Co
              in Poesie (Poesie personali)
              Gli uomini continuano a fare soldi, ciechi, senz'anima.

              A che serve l'anima in un mondo di plastica di fibre sintetiche, di razzi interplanetari?

              L'uomo è falso!
              L'uomo è un giocattolo, uno stupido giocattolo azionato dalla presunzione, dall'avidità, dal potere.

              Cuore, Anima, dove siete?
              Non abbandonate un inerme strumento della vita al destino!

              Noi viviamo in una grande illusione, un'illusione per un'altra vita migliore?
              Delusione!
              Ecco cosa avrete alla fine!
              L'uomo è vile!
              Un vile topo che sfugge dalle grinfie d'un gatto rifugiandosi nella tana.
              Vile!
              Il mondo in cui viviamo è una grande sfera, fredda, nuda;
              abitata da esseri spregevoli, esseri con un cuore ed un'anima falsa.

              Tutto è falso in questa vita, tutto!
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