Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Mattina presto

Di là dal vetro che sta dietro la sedia
c'è il primo giorno,
la strada.
Schiamazzi di giovani destinati allo scontro.
Lascia che ridano oggi,
piangeranno domani.
E se lo dicono i vecchi
puoi stare certo che è vero.
Ancora hanno ferite timbrate addosso
da mostrare ad ogni ricorrenza.
Ma io la mia guerra con te l'ho già persa.
Ti rivesti,
guardi avanti,
scompari.
Vorrei che avessi due occhi nelle spalle,
per vedere la mia faccia
che ti vede andare via.
Composta domenica 3 maggio 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Dal giardino sul piccolo fiume

    Siedo sulla panchina
    per far passare il tempo
    e vederlo che passa.
    Io non lo voglio ingannare,
    non mi ha fatto niente.
    Eppure a volte l'ho perso,
    sprecato,
    gettato via,
    rubato a qualcuno.
    Ma ha continuato a concedersi,
    non si è mai accanito
    non mi è mai stato contro.
    Adesso però vorrei cercare di ammazzarlo
    perché per reazione lui si decidesse ad ammazzare me.
    Composta domenica 3 maggio 2015
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      in Poesie (Poesie personali)

      La storia dà due a tutti

      La gente sorride,
      mi saluta.
      Se rispondo al saluto
      mi vuole parlare,
      vuole sapere,
      fa le stesse domande.
      Se non rispondo
      commenta da sola,
      sul nulla,
      sulle mancate risposte
      o sulle parole che pensa di avere sentito da me.
      Per il resto del giorno
      potrei dire a tutti gli altri che incontro
      e mi rivolgono la parola
      di parlare col primo con cui non ho parlato.
      O tornare a rinchiudermi in cuccia.
      Composta domenica 3 maggio 2015
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        Noi. Un libro

        Noi siamo come un libro,
        alcuni lo leggono
        e non ci capiscono un cazzo.
        altri invece restano meravigliati
        dal libro seppur
        lo leggono a metà
        chiudendolo per poi lasciarlo
        su uno scaffale,
        aspettando se arrivare
        alla fine o lasciarlo
        riempire di polvere!
        Sintesi, c'è chi vorrebbe capirti
        e non ci arriva,
        e chi invece ha paura
        di vedere l'infinito
        che vive in te.
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          Scritta da: Valentina
          in Poesie (Poesie personali)
          Canto per te queste soavi parole
          Oh mia musa
          Tu che ispiri ogni mio pensiero
          Che riempi di gioia questo cuore malandato
          Oh mia dea
          Mi rendi difficile dirti sentimenti dolci
          Quando al vederti
          Ogni parola s'è persa
          Sei tu la mia signora
          La mi spina vitale
          L'essenza di questa mia vita
          Miserere di me
          Mio dolce angelo
          Che con uno sguardo mi intrappoli a te
          Che con un tuo baci mi trasformi in tuo schiavo

          Canto a te parole nuove
          Mia musa... mia dea,
          mio angelo in terra
          canto per te delicati sospiri
          che si mescolano
          e danno vita a questo amor profano
          oh mio dolce amore
          che di gioia mi riempi il cuore
          causa di forti dolori
          liberami da questo peccato
          fammi tuo schiavo
          amami mia dolce musa.
          Composta domenica 3 maggio 2015
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            Scritta da: Roberto Di Nardo
            in Poesie (Poesie personali)

            Che poi ci pensi

            Che poi ci pensi
            a quei giorni passati oscurati
            da ricordi perduti e forse nemmeno vissuti

            Che però fanno parte del tempo in cui sei,
            o sei stato.
            Qualcosa che non ti appartiene
            eppure al momento a prenderti il posto non c'era nessuno.

            E ti chiedi chi sei.
            O che cosa sia poi diventato il tuo senso a osservare.

            Da certezze che imprimi a marchiare il tuo cuore
            ti ci aggrappi sia per saltare,
            per poterti rialzare al cadere,
            ed in fondo, sempre col sogno di potersi aprire a volare.

            Ma...
            forse son proprio i frammenti perduti
            che ci legano a terra.

            Firmatari di soliti accordi,
            compromessi addolcenti ricatti sociali
            convenzioni da strette di mani sudate.

            Il problema non è "non avere le ali"
            ma mancare perenne in qualcosa,
            e non chiamo coraggio, nemmeno ambizione
            no,

            son le piccole cose perdute.
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