Poesie personali


Scritta da: Linda Reale Ruffino
in Poesie (Poesie personali)
Faccio fatica a riconoscermi
in questa nuova pelle
da cui non mi lascio scaldare.
Un cambio di stagione inaspettato
e troppo repentino per acclimatarmi
ha spogliato la mia anima
ma non la sa ancora rivestire.
Se solo fossi più leggera
da permettere a quel vento
che si è insinuato fra i miei pensieri
di soffiare dentro ogni mio respiro,
rinascerei davvero.
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    Scritta da: Linda Reale Ruffino
    in Poesie (Poesie personali)

    Odiata ragionevolezza

    Ingannatevi virtù,
    andate scapestrate
    a raccogliere illusioni
    e polvere di vita.
    Introducetevi
    tra i fasci di luce
    che potrebbero illuminarvi
    di piaceri
    ma che vi ostinate
    a rifiutare.
    Tanti mali già la vita ci serve
    su piatti unti e sporchi di fango
    e voi avete timore
    di bere da coppe dorate,
    lasciate lì innanzi
    a splender di miraggi.
    Inganni perfetti
    che fingete di ignorare
    e che volete a tutti i costi perdonare.
    Ma forse proprio in questo
    sta la vostra forza,
    mentre fragile è l'anima che vi possiede
    che, innanzi a tanta saggezza, soccombe.
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      Scritta da: Sabrina
      in Poesie (Poesie personali)

      L'ombra e la luce

      Nel cielo infinito
      regna il silenzio,
      quando improvviso
      si alza un lamento.
      Minacciosa da occidente,
      un'ombra appare
      avanza veloce,
      e come un'animale feroce
      divora ogni cosa
      lasciandosi dietro
      una scia di buio e di niente.
      Tutto si ferma,
      sorpreso e impotente,
      alla vista dell'ombra
      che diventa la notte,
      che divora il cielo
      e avanza inesorabilmente.
      Ma come un brivido
      scuote la terra
      e tutto, frenetico,
      inizia a reagire.
      Da oriente il sole
      si fa più brillante
      e nell'aria si forma
      un vento potente:
      il cielo si copre di nubi
      che scontrandosi scuoton
      la terra con grandi boati.
      Nei mari si alzan
      enormi cavalli
      che corron veloci
      gli uni sugli altri.
      Uomini e animali
      cercan salvezza
      da quella che sembra
      la fine del mondo.
      Ma ecco che inattesa
      e con grande splendore
      una bellissima figura
      emerge dal mare,
      diffonde bellezza
      ed emana la luce.
      Visto il terrore
      nelle sue creature
      volse lo sguardo
      verso l'ombra feroce:
      "Come osi distruggere
      e portare scompiglio?
      Vattene subito
      e torna nel tuo giaciglio!"
      E arrestata la sua inesorabile avanzata
      l'ombra rispose altezzosa ed irata:
      "Io sono la Morte
      il buio ed il niente,
      mi nutro di tutto
      ed odio la luce;
      non mi fermo
      e mai sono sazia
      divoro l'amore
      per generare paure."
      "Io so chi sei,
      la fine di tutto,
      il nero che uccide,
      la notte perpetua,
      ma ascolta attenta
      ciò che ti dico,
      qui nessuno
      ti ha cercata
      allora sparisci
      da dove sei arrivata"
      E l'ombra rispose:
      "E tu chi saresti
      per tracciare il mio corso?
      Io sono la Morte,
      e decido il percorso!"
      "Io sono la Madre,
      il principio di tutto,
      io creo la vita,
      non chiamo la morte.
      So bene chi sei
      e non fai paura,
      io chiamo la fine...
      Sono Madre Natura!"
      Così salì in cielo
      con grande fulgore,
      la luce esplose
      e ovunque giunse
      il suo splendore.
      A vedere tutto quel chiarore
      l'ombra arretrò
      con grande terrore,
      raggiunse il giaciglio
      nella sua notte oscura
      attendendo paziente
      un cenno da Madre Natura.
      Composta mercoledì 29 aprile 2015
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        Scritta da: Rosita Matera
        in Poesie (Poesie personali)

        Abbi cura

        Abbi cura dell'oggi e non del domani
        perché se coltiverai bene il terreno
        del tuo tempo che vivi al presente,
        nascerà una pianta robusta
        che fiorirà solo grazie al tuo amore.

        Abbi cura di ogni cosa
        che il destino vorrà regalarti,
        anche se piccola o malandata,
        tu guardala col cuore,
        non darla mai per scontata:
        la sedia bianca vecchia e scrostata
        con la sua storia tracciata nel legno,
        il gatto randagio di cui nessuno si accorge
        che ha un mondo da poterti donare,
        dell'esile stelo che regge il papavero,
        se tu lo bagnassi crescerebbe più fiero

        ... perché sarà la tua dedizione, la tua cura, il tuo tempo
        a dare un valore persino al vento che soffia.

        Porterai energia e persino la vita
        a tutto ciò, che stringendo al petto,
        amerai con tutto te stesso:
        al tempo, ai ricordi, alla ruga sul viso,
        alla luna che parla regalandoci sogni.

        Abbi cura di ogni piccola cosa,
        che sia anche un pugno di terra
        perché da una piccola zolla incolta,
        se tu saprai averne cura,
        potrà nascere, a sorpresa, una rosa
        che diffondendo il suo profumo
        farà nascere in te un pensiero d'amore,
        e quel pensiero, invadendo il tuo cuore
        ti renderà un uomo migliore.
        Composta lunedì 27 aprile 2015
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