Poesie personali


Scritta da: Dora
in Poesie (Poesie personali)
La Terra ora respira
e la torbida laguna
guizzi di pesci attira
In cieli azzurri e tersi
si librano gli stormi
dolce stagione esplode
di grilli il canto s'ode
È un fiorir il pianeta
allorché l'umanità
a rimembrar sta
di libertà negata
Forse la Terra impietosa
ammala la sua gente
per liberar la natura
angusta e sofferente
Forse sarà un castigo
o forse una lezione
per l'uomo che si crede
del mondo imperatore
Apriremo le porte
usciremo nel vento
finirà questa sorte
che soffoca nel petto
Troveremo la Terra
risanata, guarita
da questa nuova era
ricominciar la vita.
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    Scritta da: Alido Ramacciani
    in Poesie (Poesie personali)
    Viaggiatore
    ho viaggiato il tempo e lo spazio
    perdendo come un malato
    i sogni l'amore
    la musica del battito del cuore
    le certezze e l'equilibrio sul filo dell'eterno
    la luce colorata del mattino
    la via illuminata del cammino
    la danza dei passi del destino
    stordito dalla paura del silenzio
    vedo solo un quadro astratto
    senza forma ne colore
    dove sono, chi ero
    seduto in cerchio con gli anziani
    di una razza sconosciuta
    parlano di giovani e delle loro stagioni
    in braccio alle loro certezze
    nel loro mondo dei giusti intelligenti
    hanno difeso con la ragione le sacre scritture
    conquistate con anni di appartenenza
    voi che avete un lungo vissuto
    aiutatemi a ritrovare me stesso
    e ciò che mi apparteneva
    tracciatemi la strada per ritornare
    mi guardano sorridendo
    con grazia, muovono le labbra
    il suono delle parole sapienti
    accarezzano le mie orecchie
    in una lingua a me sconosciuta
    la storia mi è comunque chiara
    aspetto invano che il cammino mi sarà rivelato
    non posso ascoltare quello che non sento
    nel riflesso della luna
    un sentiero di rose profumate
    una donna, un sorriso luminoso
    abbracciato alla pazienza
    mi chiamava
    le labbra, due ciliegie mature
    la nebbia svanita in un momento
    dimmi! Dove sono, perché mi sono perduto
    "hai guidato una tempesta, con i sogni"
    "non vedo segni del mio passaggio"
    "accendi la luce dell'anima
    tutto ti apparirà limpido e chiaro"
    senza prevedere cosa farà la mia paura
    dismesso l'abito della fragilità
    inghiottite le mie incertezze
    sconfitto la morte della vita
    le attese buie degli abbandoni
    la speranza riprende a germogliare
    grazie di avermi cantato con dolcezza
    la nostra canzone
    a viso aperto salito sul deltaplano
    delle sue verità senza pretese
    darò finalmente libero sfogo al mio amore
    planando come un gabbiano
    incontro il calore del suo cuore
    sfogliando il libro dei ricordi
    tutto mi appare in un momento
    si ora sono sicuro sei li dove io sono partito
    non voglio più viaggiare
    smarrirmi nella confusione dell'incerto
    ora finalmente sono qui
    discutendo con le mie considerazioni
    trovo il senso al mio viaggio
    la mia pochezza
    la paura della vita e di amare
    gli errori del mio ieri
    ha scatenato il mio volo.
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      Scritta da: Santo Costantino
      in Poesie (Poesie personali)

      E mi rimase solo il suo silenzio

      Era tutta la mia vita.
      Me ne innamorai fin da bambino.
      La sua bellezza.
      La favola.
      La leggenda.
      La sirena.
      La cercai sempre, ogni qual volta avevo il mare vicino, sussurrando anche alle conchiglie di lei.
      Ma la ricerca fu vana.
      Quando diventai adulto, il pensiero fisso mi prese così tanto, che comprai una piccola barca.
      Andai alla ricerca di un sogno.
      Del mio sogno...
      Estate.
      In un mare bellissimo, di colori entusiasmanti, andai al largo.
      Lontano dai denti di rocce nell'acqua.
      Tramonto.
      Un dipinto del cuore.
      Mi appisolai...
      Ma d'un tratto venni svegliato da un canto.
      Sì!
      Un canto che mi prendeva la testa e il cuore.
      Una sensazione meravigliosa.
      Mi alzai curioso.
      ... e la notai.
      In lontananza...
      Su uno spunto di roccia.
      I capelli ramati, ricci, lunghi.
      Il viso dolce e forte.
      Sinuosa.
      Piccoli seni chiari.
      E l'acqua che schizzava sullo scoglio agitata dalla sua coda.
      Mi tuffai.
      Il cuore mi scoppiava in gola.
      Arrivai da lei.
      Mi guardava.
      Io mi avvicinai e la baciai.
      Paradisiaco.
      ... d'un tratto... si tuffò in acqua...
      La seguii...
      Era scomparsa...
      Dove sei?
      Dove seiiiiii?
      Un urlo lacerò l'aria.
      Ora mi ritrovo qui.
      in questa stanza asettica.
      Bianca.
      In silenzio, in un angolo.
      Con le braccia conserte e le ginocchia in alto.
      E... non voglio più sentire nulla...
      ... se non solo il suo canto.
      Composta domenica 1 maggio 1994
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        in Poesie (Poesie personali)
        Prima di passar lo straccio,
        stendo all'aria le lenzuola
        coi racconti del Boccaccio
        e i romanzi di Cassola,
        stendo poi i panni lavati
        col deserto di Buzzati...

        Se la fame poi m'assale
        rileggendo il buon Montale,
        mangio un po' di Camembert
        ingollando Grignolino
        con i versi di Prevert,
        e le storie di Calvino...

        Alle tre inforno la torta
        col dialet di Carlo Porta,
        con i più lievi pensieri
        mi divoro Camilleri
        e se mi coglie l'ignavia
        mi ritempro con Moravia...

        Alla sera torna lei
        e le parlo di Hemingway;
        ci lasciamo alle effusioni
        con gli sposi di Manzoni,
        poi a passeggio fino a tardi:
        c'è la luna di Leopardi.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Bacio con profumo di mela

          Stanotte, se mi senti, suono per te una melodia
          strana come me, un po' cupa e piena di malinconia.
          L'ho fatta per te, adesso a mezzanotte
          sfiorando ad occhi chiusi il vecchio pianoforte.
          Ascoltala adesso, domani me la scordo:
          come dimentico le rime, mi perdo anche l'accordo.
          Ti ho arricchito il baule di perle e segreti,
          di frasi belli e falsi, a volte desueti.
          E ci mancava dentro un diamante nero:
          l'ho messo io e se me l'ho concedi
          ti leggo anche il pensiero.
          Adesso ascolta la musica e lasciati portare
          immagina le frasi che scrivo sulla pelle
          e fammi cambiare i verbi di ferro
          in carezze, brividi mai sentiti e fantasie belle.
          Il pianoforte continua a suonar anche da solo
          e già le mie dita ti scrivono sul collo
          parole inventate a luce di candela,
          baci di strega strana, profumo di una Mela.
          E se mi sognerai, non son una chimera.
          Composta giovedì 30 aprile 2020
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            Scritta da: Mauro Lo Sole
            in Poesie (Poesie personali)

            La speranza

            Ciao; sono la speranza.
            dammi la mano e ci conosceremo;
            dammi la mano ci saluteremo;
            dammi la mano ci sfioreremo;
            dammi la mano ci accarezzeremo;
            dammi la mano ci ameremo;
            dammi la mano ci abbracceremo;
            dammi la mano cammineremo;
            dammi la mano danzeremo;
            dammi la mano vivremo...
            Sono la speranza,
            la voglia di stringere te.
            Composta sabato 18 aprile 2020
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              in Poesie (Poesie personali)

              22 Aprile 2020

              Auspico all'umanità smarrita,
              (nell'affrontare questa pandemia),
              il Passaggio consapevole del conscio
              che ha in sé: Il rispetto degli ecosistemi
              sanificare l'equilibrio nella Roccia Vivente
              godersi il respiro risanato nella Creazione –
              L'intimo desio dell'umano cuore a manifestare
              tenerezza e rispetto reciproco senza distinzioni
              di appartenenza (razza, cultura, religione, ecc.)
              Come la generosità d'animo di Medici-Infermieri
              che mettono a repentaglio la propria salute/vita
              nell'accudire umani infettati senza i distinguo.

              Rinnovando l'auspicio del consapevole
              Passaggio cosciente nell'Umanità verso la Madre Terra
              Vivificante Pasqua della Roccia Vivente.
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                Scritta da: Luigi Vannini
                in Poesie (Poesie personali)

                Un metro

                Un metro
                di distanza, un metro
                ma è solo polvere
                un angolo di vita.
                Sguardi muti
                germogliano nell'aria
                e dall'asfalto esalano
                pensieri monocordi
                ma è solo nebbia
                un foro nel cielo
                Nessuno ha voglia
                di ridere di piangere
                saracinesche arrese
                sulle nostre vite
                non sono vere
                non sono mai esistite.
                Oggi i fiori governano la terra
                ma non lo sanno
                non lo sanno ancora.
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Tutti i giorni quando vado a piedi nudi
                  per svegliar con l'acqua fredda gli occhi ancor socchiusi
                  ritrovo quadri, bambole di stoffa e altre meraviglie
                  pazzi ricordi, gioia, nostalgia
                  Alcuni sono i miei,
                  altri sono dalle famiglie dei sogni
                  che si attaccano di notte al soffitto.
                  E. la mattina non saprei che è mattina
                  se qualche voce della casa
                  non scapperebbe sulle labbra
                  un bel "buongiorno".
                  Allora mando a dormire il sogno.
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                    in Poesie (Poesie personali)
                    Incredibile vita,
                    fino a ieri smarrita
                    in labirinti oscuri
                    limitati da alti muri …
                    Incredibile vita,
                    con sorpresa gradita
                    oggi bussi al mio uscio
                    fuoriuscendo dal guscio
                    come lieto pulcino
                    e poi fai capolino
                    più splendente d’un fiore
                    nei giardini del cuore.
                    Incredibile vita
                    oggi ti ho tra le dita
                    e ti gusto e ti lecco
                    come un dolce gelato
                    e conservo lo stecco
                    nulla infatti è buttato
                    del tuo grande tesoro
                    più brillante dell’oro
                    perché non ci son scarti
                    per chi sempre sa amarti …
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