Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)
Metamorfosi
Come farfalla
fuori dal bozzolo.
Libera.
Appena nata,
leggiadra,
spiego le ali.
Guardami.
Volo in alto.
Anche per te.
Composta martedì 27 aprile 2010
Come farfalla
fuori dal bozzolo.
Libera.
Appena nata,
leggiadra,
spiego le ali.
Guardami.
Volo in alto.
Anche per te.
Ho confuso il tuo cuore
con il mio.
Tu, arido e freddo.
Immutabile.
Io calore e passione.
Ricchezza di Vita.
Tu morte,
io Amore.
Ho guardato nell'abisso del tuo cuore.
Una vertigine inattesa.
Il baratro mi attira,
incantesimo di morte.
Gelo e calore,
ghiaccio e fuoco.
Turbine e quiete,
pioggia e sole.
Pianto e sorriso,
indifferenza e amore.
Un sussurro per te:
non fanno per me.
Poeta solare,
regalaci un timido sorriso
che infine c'illumini
dopo un diluvio di lacrime.
Poeta ridente,
donaci un raggio di sole birichino
che ammicchi
dietro le nubi spumose.
Poeta amabile,
dipingi per noi
un tramonto grandioso
che accenda
il mare maestoso.
Poeta raggiante
traccia con una pennellata divina
un ridente arcobaleno
che annunci il sospirato ritorno
del sereno.
Dolce poeta,
tratteggia una limpida notte
calda e fragrante,
luminoso ristoro
dopo tanta malinconica pioggia.
Poeta amatissimo,
offrici un magico momento,
sospeso tra terra e cielo,
un profumo di sogno,
gioia e canto.
Ecco, tra le mani
ricevo le stelle d'argento
e la luna sognante.
Poeta, mio poeta,
donaci un po' di te.
Cosa rimane
di un attimo di paradiso?
Un incontro fugace,
intenso,
sincero.
Cosa rimane
se vai avanti
senza voltarti indietro?
Passi veloci,
furtivi
mendaci.
Cosa rimane
se fuggi te stesso
e la tua anima rinneghi?
Non un vago rossore,
un battito di ciglia,
un fremito del cuore.
Bugie, follie,
timori spenti,
inconfessabili.
Muto a te stesso.
Sordo al mio pianto.
Indifferente al mio cuore.
Alla tua sete incurante.
Separato, distaccato,
Immemore.
Ci legava un dolce comunione.
Tenerezza, attenzione.
E ora
siam divisi,
Spezzati, sospesi.
Và...
e non voltarti indietro.
Và...
Hai chiuso il cuore.
Non sai cos'hai davanti.
Non posso che restare indietro.
Quant'è bello
un vero amico!
Un tesoro,
una rarità.
Un amico sa parlare
e far silenzio.
Sa farti ridere
o ti commuove
fino alle lacrime.
L'amico è con te
anche quando non c'è...
l'amico è un cuore
che parla a un altro cuore.
Presenza discreta
nella gioia o nel dolore,
nel riso e nel pianto,
nel tempo e nell'eternità,
nello spazio e nell'infinito...
Nelle lacrime
è un raggio di sole
che squarcia le nuvole
all'improvviso.
È un sorriso,
il paradiso.
Ma più di tutto,
un amico,
è il silenzio
dell'amore.
Il desiderio di parlarti è forte,
ma più forte il desiderio di accoglierti,
semplicemente.
Come un dono prezioso.
Come perla di rara bellezza.
Shhh... Silenzio...
E' un delitto sciupare
un dono così grande
con povere parole.
Tu sei l'offerta di una confidenza,
una familiarità
oltre il tempo,
aldilà dello spazio.
Vorrei parlarti
di mille cose,
confidenze sussurrate,
domande senza risposta
serrate nel cuore,
sulla vita, l'amicizia,
e sul dolore.
Vorrei dirti
quanto è bizzarro,
inaspettato, inconsueto,
meraviglioso
chiamare te amico...
E ricevere il sole
In una giornata
di lacrime e vento.
Un sorriso donato
caldo e garbato...
Vorrei dirti
quanto soave
e coinvolgente
è il tempo passato con te.
Sai che ti dico?
Ringrazio il cielo...
Ho ricevuto davvero un gran dono:
un (vero) Amico.
Il silenzio parla.
Si, è vero.
Il silenzio parla.
Questa è una grande verità.
Un vero mistero.
Il silenzio può essere imbarazzato, insicuro.
O ancora timoroso.
Il silenzio può essere delicatezza
o riserbo.
Può essere indignato o irato.
Oppure arrogante.
Il silenzio può essere empatico.
Consolante e amante.
Il silenzio può significare rifiuto.
O può essere dono.
Il silenzio può voler dire
fare spazio all'altro.
Il silenzio, privo di parole
ma colmo di suoni
che un cuore aperto e amante
sa udire.
Perché lo vuole.
Non ditemi mai più che non capite il mio silenzio.
Io parlo nel silenzio.
Tengo il tuo cuore
nella mia mano,
delicata, attenta.
Seguo i tuoi passi.
Discreta, lontana,
Cammino al tuo fianco.
Teneramente ti accolgo.
Libero ti rendo,
a te sono unita.
A te mi affido,
appoggiandomi,
e con amore ti sostengo.
Ti rallegro e ti scuoto.
Ti appassiono, sorridendo.
Giocando, ti amo.
Ti guardo
e in te mi rifletto,
come in uno specchio.
Mi assale il timore,
un sottile disagio,
se il tuo sguardo incupito
mi sfiora contrariato.
Che ho fatto?
Che ho detto?
Pena e tormento.
Mi vedi?
Mi senti?
Ma sai cosa chiedi?
Amato, diletto,
pretendi anche un trono.
Non vedi quell'oro
che è dentro di me.
È solo per te.