Le migliori poesie inserite da Ada Roggio

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Scritta da: Ada Roggio

Riflessioni

Sono qui,
sola,
in queste mura,
dove nessuno, dove niente
Nessuno può sapere,
capire
Niente può, o deve uscire
Regina della mia abilità
finita,
per colpa della mia fragilità
Affettiva, e non solo
Regina di regno incantato
dove tutto appare soleggiato
Finito in un torbido squallore
non ha più forma
non ha più valore
Qui dinanzi, a questo schermo
parlo di me
definita,
un essere non più degno
Poveri cuori a cui voglio bene
non voglio darvi altre pene
credo sia giusto
non tentare, mi farei, vi farei, altro male
Solo al pensiero
non ho più respiro,
figurati se tento...
Ogni giorno sarà un tormento
Mentre scrivo queste righe
piangono i miei occhi
sento più lenti i rintocchi
Batte piano, batte lento
Voglio solo andare via
Questa non è più casa mia
Mi volete cementare
Non posso giurare
Nel cuore c'è una grossa pena
con intorno una catena
Sanguina ogni giorno
Io fingo che è un bel giorno
Non mi fate più restare
qui mi sento in alto mare
i miei numerosi sbagli
credo nei valori
amo i loro cuori
Ora zitti per pietà
Non mi fate tornare la
Ho paura di non sopportare
Dove ho sentito tanto male.
Composta giovedì 18 giugno 2009
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    Scritta da: Ada Roggio

    La Befana

    La Befana presto lesta ha sfidato la tempesta.
    È partita dal paese, impiegando qualche mese.
    Indossando una sottana, calze lunghe a filigrana.
    Un cappello lungo e stretto, nero come il corsetto.
    Un mantello rattoppato, un guanto sfilacciato.
    Naso adunco, mento aguzzo, veste truzzo.
    Con le scarpe a mezzo tacco, a con se un grosso pacco.
    Il suo viso vecchio e stanco, porta un sorriso a chi è affranto.
    Vecchia e sgangherata, viaggia sulla scopa a gran figata.
    Sul suo viso ha un grosso neo, assomiglia a un cicisbeo.
    I capelli arruffati, sono tutti affumicati.
    Canta il canto della Befana, canta, canta una settimana.
    A mezzanotte guarda la luna, la befana ti porterà fortuna.
    La befana ha nel suo saccone qualche dono, e tanto carbone.
    Sfida vento, neve bufera, scende nelle case a tarda sera.
    Sorvola monti e colline, la sua corsa non ha mai fine.
    Sorvola l'oceano e il mare, non si stanca di volare.
    Ovunque trova un calzettone, infila il dono e qualche carbone.
    Questa è la fine della filastrocca, carina un po' sciocca.
    Canta, canta l'epifania tutte le feste si porta via.
    Composta venerdì 2 gennaio 2015
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      Scritta da: Ada Roggio

      Amico mio

      Conosciuti così per caso
      per un fatal destino
      Scrissi su di un portale
      quello che volevo fare
      Di li a poco la tua risposta
      Timidamente, titubante, incredula
      volevo sviare
      poi piano piano
      mi son lasciata andare
      Vera
      amicizia
      quella tua e quella mia
      chi poteva immaginare
      questa macchina infernale
      quello che è riuscita a fare
      Di me la vera io
      mi rifletto nello specchio
      sono propio io
      Mi dico io valgo
      prima non riuscivo a farlo,
      piano piano risalgo
      la lunga strada del pendio
      Tra me e te
      cè Dio
      una vera amicizia
      consolidata
      senza ma
      senza se
      sai perché?
      In cambio mai nulla
      è bastato sapere
      solo
      che stavamo bene.
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        Scritta da: Ada Roggio

        Stupro

        Dormiva li nel suo letto
        La stanchezza del giorno
        la portò ad un sonno profondo
        tra sogni che ora non ricorda più
        Nelle buie ore della notte
        si celava,
        l'ascesa del suo io
        Mani che amava la strinsero
        con una violenza unica
        lei rabbrividii,
        al sol pensiero
        ancora oggi rabbrividisci
        Non le fu permesso gridare
        mani forti si posarono sulla sua bocca
        lei d'improviso rivoltata...
        lacrime cadevano sul suo viso
        si dimenava,
        la sua forza era entrata persino nella sua anima
        nulla poté al suo volere
        Al termine di quello stupro
        non lo amò più
        mai più potè
        lasciò dentro di lei una ferita
        chiamata morte lenta.
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          Scritta da: Ada Roggio

          Se guardo i colori del cielo

          Se guardo i colori del cielo,
          vedo i vostri occhi, mi domando
          vi chiedo
          i mille colori dell'arcobaleno
          hanno colorato ora il ciel sereno
          Nel nostro cuore
          brilla la fiamma
          svavilla scintilla,
          dolce ninna nanna.
          Mamma!
          Cantala ancora,
          oggi più di allora
          Domani più di ieri,
          resta nei nostri pensieri,
          resta nel nostro cuore
          l'immenso amore.
          Composta sabato 4 luglio 2009
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            Scritta da: Ada Roggio

            Bussai

            Bussai
            Bussai alla tua porta era chiusa
            Bussai alla sua porta era chiusa
            Bussai alla loro porta era chiusa
            Stanca, senza più fiato
            Bussai ad una porta vecchia, rotta, socchiusa
            Apparve una luce, mi diede calore
            mi inginocchiai,
            pregai
            Ero nella casa del Signore
            Apparve vestito di bianco
            sedette accanto
            Posai il capo sulle sue ginocchia
            Arrivò la pace.
            Composta domenica 27 settembre 2009
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