Poesie inserite da Andrew Ricooked

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Scritta da: Andrew Ricooked

Inerme

Non riesco a recuperarti.
Non ti trovo più.
Tu non esisti.
Forse non sei mai esistita.
Eri soltanto un mio pensiero, un mio ideali, ti immaginavo e tu
vivevi.
Respiravi, parlavi, amavi...
Poi ti sei trasferita su Plutone e hai spento il cellulare.
Volando via hai perso delle cose.
Cose che sono precipitate su di noi quaggiù!
Torna e riprenditi per favore tutti i tuoi ricordi.
Il tuo tempo speso con me.
I tuoi baci.
Le tue carezze.
Riprenditi tutto... lascia che si apra nel mio petto
un
solco
profondo
così che lo possa
riempire con qualcosa di
inumano
e
gelido
che mi permetta
di
sopravvivere
inerte
al
prossimo
inverno
che gli uomini come me
prima
chiamavano
amore.
Composta domenica 10 novembre 2013
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    Scritta da: Andrew Ricooked

    C'era una volta

    Eri tutto.
    Mi davi tutto.
    I miei bisogni cessati
    finiti
    un caso chiuso.
    Mi hai promesso la
    Luna
    le stelle
    il sole
    la notte il giorno il cielo la terra il fuoco l'acqua la
    Vita.
    Un amore sconfinato
    cresceva
    e cresceva
    e ancora cresceva
    diventava adulto
    maturava
    restando bambino
    rosso come il fuoco
    e non banale
    -non banale come questa pseudo poesia che sto scrivendo adesso-
    e il fuoco bruciava e mi
    riscaldava
    era
    piacevole
    stavo bene
    stavo bene come stiamo bene nelle pance delle nostre mamme in quei nove lunghi mesi in cui tutto l'amore e la felicità e la meraviglia di questo mondo ci sommerge per intero fino a soffocare ogni più piccolo dolore.

    Poi mi hai lasciato.
    Prima ero solo.
    E adesso lo ero di nuovo.

    Mi hai lasciato da solo col nostro amore,
    la grandezza del nostro amore mi stava schiacciando al suolo,
    il suo fuoco stava bruciando la mia povera carne...
    ... il dolore è
    insopportabile
    ... e la delusione?
    insuperabile
    non riesco ad uscirne.
    -questa pseudo poesia non ha una fine credo-
    io
    si.
    Composta martedì 10 settembre 2013
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      Scritta da: Andrew Ricooked

      La solitudine

      Io vengo da un altro mondo, da un altro quartiere, da un'altra solitudine.
      Oggi come oggi, mi creo delle scorciatoie. Io non sono più dei vostri.
      Aspetto dei mutanti; Biologicamente me la cavo con l'idea che
      mi sono fatto della biologia: piscio; eiaculo; piango. Innanzitutto
      noi dobbiamo lavorare le nostre idee come se fossero
      dei manufatti.
      Io sono pronto a procurarvi gli stampi. Ma...

      la solitudine...

      Innanzitutto le lavanderie automatiche, agli angoli delle strade, sono imperturbabili così come il rosso o il verde dei semafori. I poliziotti del detersivo vi indicheranno dove vi sarà possibile lavare ciò che voi credete sia la vostra coscienza e che non è altro che una succursale di quel fascio di nervi che vi serve da cervello. E pertanto...

      La solitudine...

      La disperazione è una forma superiore di critica. Per ora, noi la chiameremo "felicità", perché le parole che voi adoperate non sono più "parole", ma una specie di condotto attraverso il quale gli analfabeti hanno la coscienza a posto. Ma...

      la solitudine...

      Del Codice Civile ne parleremo più tardi. Per ora, io vorrei
      codificare l'incodificabile. Io vorrei misurare il pozzo di
      San Patrizio delle vostre democrazie.
      Vorrei immergermi nel
      vuoto assoluto e divenire il non detto, il non avvenuto, il non vergine per mancanza di lucidità. La lucidità me la tengo
      nelle mutande.
      Composta martedì 10 gennaio 2012
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        Scritta da: Andrew Ricooked

        A volte vorrei fare pari

        Nei momenti in cui
        mi sento
        più
        solo
        volgo lo sguardo al
        cielo
        e cerco
        Dio,
        tra una scia chimica e l'altra
        in mezzo alle nuvole
        e
        spero.
        Spero che presto o tardi qualche
        nuvola nera
        lo fulmini
        e che
        soffra.
        Che soffra per tutta la sua
        infinita
        vita
        immortale.
        Almeno io...
        ... posso morire.
        Composta domenica 18 settembre 2011
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          Scritta da: Andrew Ricooked

          Troppo distratto: inciampi

          Cosa ho imparato da questi ultimi
          3 giorni?

          Ho imparato che
          se
          un giorno mi troverò
          di nuovo
          faccia a terra
          a respirare la
          polvere
          non dovrò fare altro che
          girarmi
          a pancia in

          e
          aspettare.

          Aspettare
          una mano che mi aiuti a
          rialzarmi.
          Nel frattempo ci penseranno le
          stelle
          a tenermi compagnia.
          Composta venerdì 16 settembre 2011
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            Scritta da: Andrew Ricooked

            Seduto in mezzo al marciume

            Stesso cielo,
            stesso sole,
            stesse stelle.
            Un po' lo stesso di tutto insomma.

            Però il vento è diverso.
            Com'è là da te?
            Qua da me spira uno strano vento da sud.
            un vento che sa di
            Te.
            Che ha il tuo profumo.
            Il profumo dei tuoi capelli.

            E quello che mi circonda acquista tutto un altro
            splendido colore.
            Composta domenica 21 agosto 2011
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