Poesie inserite da Andrew Ricooked

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Scritta da: Andrew Ricooked

A grande

Io ti amo
Io ti amo e questa è per te
Io ti amo e non so come dirtelo
Io ti amo e tu no
Io ti amo e ti amerò per sempre
Io ti amo e per questo soffro
Io ti amo e ti ho amata fin dal primo nostro ciao
Io ti amo come non amerò mai nessun altro
Io ti amo più di lui
Io ti amo anche più dell'altro
Io ti amo puoi prenderti pure tutto quello che ho
Io ti amo e lo sanno anche i rospi nel mio stomaco
Io ti amo e non m'importa del sesso
Io ti amo e m'importa solo di te
Io ti amo e questo è tutto.
Composta sabato 6 novembre 2010
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    Scritta da: Andrew Ricooked

    Fate piano per favore

    In mezzo ad un campo di grano
    un grano piccolo, verde, appena nato
    fiorellini gialli a chiazze qua e là
    e la città
    laggiù, lontana, distante
    molto distante
    e una vecchia casa abbandonata
    e un traliccio della luce arrugginito
    e il cielo coperto, il sole non picchia
    e il vento non soffia;
    un piccolo volatile plana leggermente sul terreno
    cerca solo un po' da mangiare
    poche macchine passano lentamente, lungo quella strada di campagna
    poco o niente tutto intorno,
    silenzio
    solo un po' di silenzio
    ci voleva
    silenzio
    va tutto bene adesso,
    grazie
    non c'è niente qui, che disturbi la tua quiete
    niente
    solo silenzio;
    presto finirà
    ma va bene
    ok
    è giusto così
    come potrei apprezzare una cosa che dura per sempre...?
    Silenzio.
    Composta mercoledì 5 maggio 2010
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      Scritta da: Andrew Ricooked

      Mio caro Mister...

      Inadeguato.
      Inadeguato e impossibilitato a scendere in campo.
      Post-infortunio.
      Il mister lo manda in tribuna.
      Uno spettatore silenzioso.
      Soffre.
      Soffre per la sua condizione,
      soltanto.
      La sua squadra sta vincendo,
      e vincerà ancora.
      Ma lui non giocherà mai più su quel campo.
      E allora
      sorride.
      Sorride e fa il tifo,
      per i suoi.
      Composta martedì 4 maggio 2010
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        Scritta da: Andrew Ricooked

        Friday's afternoon

        Il cielo sta piangendo di nuovo.
        Una ragazza sta piangendo sotto il suo ombrello,
        da sola.
        Anche qualcun altro in qualche altro posto nel mondo,
        starà piangendo.
        Uno studente svogliato cammina lentamente e con le mani in tasca.
        Poco gente per strada.
        I kebabbari non affettano più kebab da ore ormai,
        due adolescenti sghignazzano davanti ad un distributore di profilattici:
        "non immaginavo che masturbarsi con il preservativo fosse diventato così divertente...",
        tante persone che parlano al cellulare,
        poi un po' di silenzio.
        È venerdì pomeriggio per
        tutti,
        andiamocene a casa
        adesso.
        Composta lunedì 19 aprile 2010
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          Scritta da: Andrew Ricooked

          Fuori posto

          Brucia all'inferno
          questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
          mentre le altre persone trovano cose
          da fare
          nel tempo che hanno
          posti dove andare
          insieme
          cose da
          dirsi.

          Io sto
          bruciando all'inferno
          da qualche parte nel nord del Messico.
          Qui i fiori non crescono.

          Non sono come
          gli altri
          gli altri sono come
          gli altri.

          Si assomigliano tutti:
          si riuniscano
          si ritrovano
          si accalcano
          sono
          allegri e soddisfatti
          e io sto
          bruciando all'inferno.

          Il mio cuore ha mille anni.
          Non sono come
          gli altri.
          Morirei nei loro prati da picnic
          soffocato dalle loro bandiere
          indebolito dalle loro canzoni
          non amato dai loro soldati
          trafitto dal loro umorismo
          assassinato dalle loro preoccupazioni.

          Non sono come
          gli altri.
          Io sto
          bruciando all'inferno.

          L'inferno di
          me stesso.
          Composta domenica 3 gennaio 2010
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            Scritta da: Andrew Ricooked

            Su due piedi

            Ci sono giorni
            in cui va tutto
            male.

            Sull'autostrada
            a casa
            al super-
            mercato
            e da qualsiasi altra
            parte

            assalti
            continui
            ininterrotti
            feroci
            accidentali
            a ciò
            che è rimasto del
            tuo
            equilibrio e della tua
            suscettibilità.

            Gli dei prima
            giocano con te
            e poi
            giocano
            contro
            di te.

            I tuoi nervi
            si tendono fino a
            spezzarsi.

            Nessuno scudo
            filosofico
            ti proteggerà,
            nessuna dose di saggezza è
            abbastanza.

            Sei allo scoperto
            facile preda
            dei
            cattivi e
            delle
            folle;
            la rottura
            del
            macchinario
            e della
            ragione
            è
            completa.

            Poi
            c'è sempre
            -all'improvviso-
            un volto gioioso
            sorridente
            dallo sguardo
            ottuso, qualche
            semi-sconosciuto
            che ti urla
            forte:
            "ehi, come ti
            va?"

            La sua faccia
            sempre troppo vicina,
            puoi vedere ogni
            macchia e
            poro della
            pelle,
            la bocca,
            aperta
            sembra una pesca
            spaccata
            marcia.

            Il tuo unico
            pensiero
            è:
            dovrei
            ucciderlo?

            Ma poi
            dici:
            "va tutto
            bene.
            E a te
            come va?"

            E
            prosegui,
            e la faccia-da-
            capra
            semi-sconosciuta
            è alle
            spalle
            mentre il sole
            filtra
            attraverso
            le nuvole
            acide.

            Vai
            avanti
            mentre gli dei
            ridono e
            ridono
            e
            ridono,
            metti un
            piede
            davanti
            all'altro,
            muovi le
            braccia
            mentre la comapana
            arrugginita
            non suona,
            e dentro la tua
            testa
            il sangue
            si trasforma in
            gelatina.

            Ma
            questo giorno finirà
            questa vita finirà
            gli avvoltoi
            voleranno
            finalmente
            via.

            Per favore
            in fretta, in fretta,
            in fretta.
            Composta domenica 3 gennaio 2010
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